Dorme... e penso a quale infinito si è sommerso in quel nero fumetto che la riposa, volti, e precise idee sugli animali... ... il ristorante... ... l' abito da sposa...
... con la matita in mano sto disegnando un mondo per te, lontano da quel divano insensato su cui ho sonnecchiato dopopranzi e digerito caterve di funghi e ravioli...
... palla d' essere che annacqua le sue colpe raggomitolata in qualche ottomana post prandiale tra la brianza e il varesotto... in serata, non più stanchi, potrà riprendere la catena delle vigorose giustificazioni. A dopo.
... un minuscolo paperino di gomma leva il cappello da molti giorni in un saluto ideale verso lo spettatore che solo oggi prende posto in sala non più distratto dal telegiornale...
... mi misuravo all' epoca coi rami bassi degli alberi, in punta dei piedi. Era l' epoca in cui ti perdi a casa tua, il giardino ruotava intorno al ciliegio... Poi, una mattina mi son svegliato e non me la son più sentita di morire per la libertà...
Con i risparmi si è comprato un "Fiorino" e ha messo su una ditta di elettricità. Così ha risolto in proprio. E tu? Ancora a scorazzare su e giù tra i collinosi seni di qualche godereccia contrada?