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venerdì 17 aprile 2020

O SI VOTA SEMPRE O NON SI VOTA MAI

O SI VOTA SEMPRE O NON SI VOTA MAI
Quando la tecnocrazia minaccia la democrazia s'incazzano (parlano di élitismo).
Quando metti in dubbio l'epidemiologo di turno s'incazzano (parlano di irrazionalismo).
O si vota sempre o non si vota mai. Dove mi sbaglio?

sabato 18 gennaio 2020

IL VOTO

Il voto non è quasi mai una forma di altruismo efficace. Se vuoi aiutare davvero il prossimo, anziché andare alle urne vai a lavorare e dona i tuoi guadagni a una buona ONLUS.

USATODAY.COM
It’s incoherent to say every vote helps, writes Jason Brennan, professor at Georgetown University’s McDonough School of Business.

sabato 14 dicembre 2019

IL SINCERO DEMOCRATICO

Non do' grande importanza alle elezioni democratiche, esprimono la scelta di gente incentivata a praticare la stupidità e a rimanere nell'ignoranza. Non solo, contrariamente a Chuchill riesco ad immaginare molte alternative preferibili.
L'ho detto mille volte sapendo di scandalizzare i più. So di avere molte frecce al mio arco, ma ammetto che l'orrore suscitato nel benpensante lusinga il mio ego. Ho anche notato che i più "orripilati" e impegnati a difendere i sacri principi sono quasi sempre disonesti. La prova di ciò è che quando le elezioni non vanno per il verso giusto subito eccoli sostenere che il processo è stato pervertito o corrotto.
Ora sono le fake news, ora sono i social, ora sono le idee di facile presa, ora è la pancia del paese, ora sono le paure fomentate, ora è il razzismo dilagante, ora è il populismo imperante. In altre parole, credono che una democrazia ben gestita debba condurre il popolo lì dove loro stanno da tempo immemorabile. Da sempre.
Non ti piacerà molto né la Brexit né Johnson ma se sei un sincero democratico dovresti celebrare le recenti elezioni nel Regno Unito. Dopotutto, la volontà della gente ha prevalso e il risultato è legittimo. Basta questionare indicando tutte le distorsioni registrate nella campagna elettorale per poi sostenere che il risultato non riflette "la volontà più informata e orientata al futuro".
Caro "sincero democratico" che fai l'offeso quando critico le elezioni, oggi è tardi per trasformarti in "me", la tua è solo la tipica disonestà ipocrita che rende tanto simpatici i populisti/fascisti/sfascisti/nazisti/sessisti/razzisti!

venerdì 22 novembre 2019

SPALTI

SPALTI
Il calcio è mimesi di vita, diceva la buon anima del Giuanin Brera fu Carlo. Parole sante: sul campo impari il merito, la fortuna, la vittoria, la sconfitta e soprattutto che la Legge è uguale per tutti: biondi, bruni, forti, deboli, ricchi e poveri.
Ma per imparare ancora di più devi guardare fuori dal campo, sugli spalti, dove ci sono gli ultrà. Ecco, i tifosi ti insegnano come funziona la politica.
Quando sono in casa e gioca la Juve alla TV io tifo di brutto e incito la squadra con una mitragliata di "dài-dài-dài...". La mie bambine mi guardano attonite e sul volto hanno dipinto il consiglio: "guarda che non ti sentono, è inutile che sudi così papà". In effetti il mio tifo non incide, perché mi agito tanto allora? Per esprimermi. Ecco allora la prima lezione: l'elettore sa che il suo voto non incide ma va ugualmente a votare. Perché? Per esprimersi! L'elettore è fondamentalmente un tifoso: la politica gli serve per esprimersi.
Da tifoso ho i miei beniamini, per esempio Bonucci. Lo adoro. Poi ha cambiato maglia, ne ha messa una rosso-nera 8colore orribile converrete), e ho cominciato ad odiarlo. Ma era sempre lui, solo con un vestito diverso. Infine ha ricambiato maglia di nuovo tornando a quella bianco-nera, e ho ricominciato ad amarlo come se nulla fosse successo. Ma era sempre lui, solo vestito diversamente. Chissà cosa hanno pensato le mie bambine, non che sottovalutino l'importanza dell'abbigliamento ma che potesse produrre un passaggio dall'odio all'amore forse non lo sospettavano nemmeno loro. Ecco il militante offre lo stesso spettacolo sconcertante: se una cosa la dice il suo capo-popolo è una considerazione su cui meditare ma se esce da un'altra bocca, tipo quella del nemico giurato, diventa una cazzata terrificante. L'elettore è un tifoso: la politica gli serve per avere un'orda in cui intrupparsi gioiosamente.
Quando ho scelto la squadra da tifare mica mi sono messo a compulsare le statistiche, ad analizzare nel dettaglio le prestazioni degli atleti, ad approfondire la storia dei club: sono andato dove mi portava il cuore esaltando le mie emozioni primarie: il calcio è divertimento mica pallosissimo studio. L'elettore fa lo stesso, resta ignorante pur di andare dove batte il suo cuore e sfogarsi.
Quando alla sera riguardo la moviola noto che la Juve ha sempre ragione, mancano regolarmente all'appello un paio di rigori mentre le contestazioni altrui sono ridicolmente pretestuose. Sì, lo so, sulla Juve circolano miti ma sono chiaramente messi in giro da invidiosi che non sanno perdere (di solito gli interisti ladri di scudetti). In alcuni rari attimi di lucidità puo' attraversarmi il dubbio di essere leggerissimamente fazioso ma poi ricomincio come prima perché in fondo è comodo e divertente (dubitare stanca e domani si lavora). L'elettore è così: un tale che giudica tutto instupidito da una fede... perché è bello così! Perché ci si diverte di più e si fatica meno.
Conclusione. Il calcio è mimesi di vita: guarda in campo e vedrai la società libera, guarda sugli spalti e vedrai la politica.

mercoledì 20 novembre 2019

FOLLIA E DIGNITA'

FOLLIA E DIGNITA'
Le scelte democratiche sono talmente folli che un dittatore folle sembra meno folle. La cosa non stupisce: l'elettore è ignorante perché non ha nessun incentivo a informarsi. Ed è anche stupido perché la sua completa deresponsabilizzazione nell'urna lo spinge a fare il cretino. Il giorno delle elezioni è come il giorno di carnevale. Ma la democrazia garantisce la pace - il "cretino" per lo meno si sente appagato - ed è quindi sempre preferibile alla tirannia. Detto questo, non si puo' fare un po' meglio? Così come Hayek proponeva un innalzamento radicale dell'età minima per votare, in questo libro Jason Brennan propone una regola bizzarra per cui votino solo i ben informati che superano un piccolo test d'ingresso. Ma questa restrizione del suffragio - per quanto argomentata in modo eccellente - lederebbe la dignità del cittadino! Non penso proprio che funzioni, sarebbe un vulnus ai principi liberali, un vero sfregio alla cultura, se ancora ci resta un briciolo di cultura liberale.
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A bracingly provocative challenge to one of our most cherished ideas and institutionsMost people believe democracy is a uniquely just form of government. They believe people have the right to an equal share of political power. And they believe that political participation is good for us―it empowe....

giovedì 7 novembre 2019

ALMENO DA QUANDO

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Almeno da quando sono sposato non voto, e mia moglie non capisce. Sì certo, ammette, il mio voto sposta ben poco, ma in fondo anche mettere una crocetta sulla scheda elettorale non è un grande sforzo, ti porta via giusto un'oretta la domenica. Ora, a parte che potrebbero investirmi attraversando la strada davanti al seggio, ma poi quello che lei pensa è fondamentalmente falso: compilare diligentemente la scheda elettorale potrebbe richiedere anni della mia vita. No, grazie, non fa per me.
Sono sicuro che il nuovo libro di Chris Freiman - Why It’s OK to Ignore Politics - questa cosa la spiegherà molto bene. Per intanto sentiamolo in questo confronto.

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0:00 - Intro to Chris Freiman and public goods 5:12 - Futile political participation, voting, thresholds 18:34 - "If everybody thought this way" and free-rid...

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martedì 8 ottobre 2019

DEMOCRAZIA PER REALISTI

DEMOCRAZIA PER REALISTI



1 - Le persone votano per quello che sono, non per quello che vogliono - Kwame Anthony Appiah


2 - La politica non ha a che fare con le politiche - Robin Hanson

mercoledì 25 settembre 2019

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A CHE SERVE LA DEMOCRAZIA?
IMO: a garantirci contro la tirannia e a consentire passaggi di potere non cruenti.
Capito perché - magari in occasione del taglio dei parlamentari - quando sento parlare di "rappresentanza diminuita" non faccio una piega?
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The Myth of the Rational Voter: Why Democracies Choose Bad Policies