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venerdì 14 dicembre 2012

Senso comune, ovvero il razionalismo intuizionista

Partiamo dicendo che la ragione non implica solo il principio di non-contraddizione ma anche quello di evidenza.

Proseguiamo facendo notare che un argomento valido implica due alternative: o si accettano le conclusioni o si rifiutano le premesse.

Concludiamo dicendo che lo scetticismo è irrazionale: accetta conclusione strampalate pur di conservare premesse forse valide ma perlomeno dubbie.

Dando peso all' evidenza, la ragione non si esaurisce in una questione di "argomenti" ma implica "onestà". Che cosa reputo evidente? Per rispondere devo essere accurato e onesto (introspezione). Quando sorgono contraddizioni devo chiedermi dove sta l' evidenza più probabile facendo appello alla mia onestà introspettiva.

Lo scettico ammette di non poter vivere in base ai suoi principi. Ma questa è un' ammissione decisiva che intacca la razionalità della sua dottrina! Adesso capiamo meglio cosa intendere con il termine coerenza: non si tratta solo di logica ma anche di pratica. Tutto attiene alla ragione.

Difendere il senso comune non significa difendere il pragmatismo: la convenienza puo' essere differente per ciascun soggetto, la verità del senso comune, per contro, deve essere la medesima.

http://econfaculty.gmu.edu/bcaplan/commonsense.pdf