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martedì 19 novembre 2019

IPOCRALISSE

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IPOCRALISSE
FATTO 1: La tecnologia in grado di "leggere" i nostri sentimenti fa passi da gigante: interpretazione delle espressioni facciali, degli sguardi, della scelta delle parole, del tono di voce, dei tic nervosi, ma anche accertamento della sudorazione e vera e propria lettura della mente. Presto saremo un libro aperto e in molti non ci chiederanno il permesso per "leggerci", potranno farlo a distanza negli ambienti pubblici. Difficile difendersi: occhiali scuri? burqas? modulazione elettronica della voce? Mah.
FATTO 2: l'ipocrisia è uno dei perni della convivenza civile. Noi vogliamo essere riconosciuti esibendo sentimenti socialmente ammirevoli. Tendiamo anche a sottostimare il nostro livello di ipocrisia perché l'arte dell'esame di coscienza è stato travolto dall'arte dell'auto-inganno. Esempio di oggi: a me, parlando francamente, non frega niente di Venezia che sta andando sott'acqua ma in pubblico mostro un minimo di interesse e di apprensione per la cosa. Alla fine l'auto-inganno prevale sulla coscienza e mi percepisco come persona civile.
Tesi: i due fatti sono in conflitto e alla lunga genereranno una forma di collasso sociale (Ipocralisse).
Pensate quanto sia importante mascherare i propri sentimenti per difendersi: lo fa il bambino per non essere bullizzato ma lo facciamo anche noi con figli, e lo facevamo con i genitori. Ci proteggiamo dai venditori come dai molestatori, evitiamo i conflitti con i colleghi. Pensate poi ad un boss che prenda coscienza di quanto poco è rispettato. S'incazzerà? La chiesa potrebbe misurare la vostra fede (e scomunicarvi) e l'esercito il vostro giuramento (e degradarvi con disonore).
Ma la tecnologia avanzerà gradualmente e troveremo un modo per adattarci, non vedo questi come problemi insormontabili, non è da lì che arriverà il collasso. Magari sceglieremo più oculatamente le nostre compagnie e gli ambienti da frequentare.
Il problema vero sono le numerosi leggi ingiuste, quelle a cui si sfugge con l'ipocrisia ma che domani - con la lettura dei sentimenti - chiederanno di essere applicate sul serio. Immaginate una legge sull'odio, migliaia di odiatori "in sonno" - imprenditori, dirigenti d'azienda, padri di famiglia... - domani saranno in manette. Pensate alle leggi sulle molestie sessuali, quelle per cui non puoi "provarci due volte", come verranno considerati certi sguardi segnalati dalla tecnologia? Un modo di provarci ancora? E come certi pensieri concupiscenti? In un mondo ragionevole si troverebbe forse una soluzione ragionevole, ma noi non viviamo in un mondo ragionevole.
Ma perché queste leggi disfunzionali proliferano? Perché sono simboliche, non servono a risolvere i problemi bensì ad essere supportate, ovvero a consentire a qualcuno di gridare "sono contro gli odiatori" (anche le leggi contro la droga e la prostituzione sono di questo tipo). Finché l'ipocrisia le rende inapplicabili nulla di male, ma quando l'ipocrisia on ci sarà più?
Considerate ancora le leggi contro il sessismo e il razzismo, poiché esattamente come voi sono sia sessista che razzista questo significa che farò una brutta fine? E se saranno raccolti dati statistici in grado di profilarmi significa che non troverò più un lavoro? Puniremo l'uomo bianco perché ha una bassa opinione dell'uomo nero? L'impressione è che l'applicazione delle leggi simboliche (o "idee lussuose") porterà pochi benefici e molti guai.
Questa tecnologia crescerà lentamente ma questa non è una buona notizia come nel caso precedente. Cio' significa infatti che dapprima si registreranno successi notevoli: verrà scovato il prete pedofilo, smascherato lo stupratore seriale, incastrato il razzista armato. Questi successi incoraggeranno ad andare oltre, fino al collasso sociale, fino all'ipocralisse.

sabato 22 giugno 2019

NEW PRIVACY

Come ha affermato il partner di uno studio legale svizzero, "l'America è la nuova Svizzera". Le leggi americane si sono evolute per produrre un alto livello di segretezza per molti azionisti. Il Sud Dakota sembra essere il nuovo Lussemburgo. Con solo 850.000 persone, questo staterello ospita oltre 226 miliardi di dollari in attività finanziarie detenute nei trust.

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venerdì 5 aprile 2019

L’estinzione della privacy SAGGIO

L’estinzione della privacy

Tutto cominciò in Inghilterra. Diversi anni fa, nella città di King’s Lynn, si installarono per la prima volta sessanta videocamere telecomandate nei noti “punti problematici”, quelli dove i vandali impazzavano ogni notte. Erano collegate direttamente con il quartier generale della polizia. La conseguente riduzione del crimine di strada superò tutte le previsioni. Fantastico!
Le telecamere furono un successone: calo drastico nel crimine e collasso nei costi di sorveglianza. che vuoi di più? Il futuro era tracciato.
L’idea di fondo era quella del vecchio Bentham: sorvegliare tutto da un unico punto d’osservazione. All’inizio del diciannovesimo secolo, Jeremy Bentham, uno dei pensatori inglesi più originali dell’epoca, progettò una prigione in cui ogni prigioniero potesse essere sorvegliato in qualsiasi momento da un’unica guardia opportunamente dislocata. La trovata è stata battezzata Panopticon.
Da allora la storia ha marciato in quella direzione: le telecamere nei posti pubblici o aperti al pubblico sono già da tempo una realtà.
Da noi, le videocamere sono state utilizzate nei grandi magazzini per scoraggiare il taccheggio. Più recentemente hanno iniziato ad essere utilizzate per punire gli automobilisti che passano con il rosso e contro altre violazioni stradali.
Ma si possono immaginare usi ulteriori del  controllo a distanza (e “a tappeto”), facciamo il caso delle emissioni inquinanti delle automobili. Si consideri il problema del controllo delle emissioni inquinanti. Si potrebbe approntare un sistema più funzionale usando la tecnologia moderna. Pensate se esistessero a bordo strada dei rilevatori che misurano le emissioni di ogni singolo veicolo emettendo un fascio di luce attraverso il pennacchio di scarico dell’auto di passaggio e identificando l’automobile fuori norma con un’istantanea della targa. Vi piacerebbe?
Altro esempio: cellulari e traffico. Un’altra applicazione di sorveglianza su larga scala già in fase di sperimentazione sfrutta il fatto che i telefoni cellulari emettono continuamente segnali di posizionamento. Monitorando i segnali dei telefoni dei conducenti, è possibile osservare i flussi di traffico. Si tratta di informazioni molto utili se si desidera consigliare ai conducenti di aggirare un ingorgo o individuare un incidente dal cluster di telefoni risultante. Attualmente si tratta di informazioni anonime, che individuano un telefono ma non ne identificano il proprietario. Con l’evoluzione della tecnologia le cose sono destinate a cambiare.
All’apparenza nessun problema, solo comodità e una quantità di fastidi risolti.
Pochi considererebbero discutibile che un poliziotto gironzoli per il parco tenendo d’occhio i possibili borseggiatori. Le videocamere sui pali, in fondo, sono semplicemente un modo più conveniente per adempiere questa funzione.
L’uso spot della sorveglianza sembra innocuo, ma l’uso pervasivo consentirà di ricostruire l’intera tua vita.
Un poliziotto all’angolo della strada potrebbe vederti, potrebbe persino ricordarsi di te, ma non ha modo di combinare tutto ciò che vede con tutto ciò che vede ogni altro poliziotto e ricostruire così la tua vita quotidiana. Domani, ampie frazioni della tua vita ordinaria saranno un libro aperto per chiunque abbia accesso ai files appropriati.
Si tratta di una potenziale perdita completa della privacy.
Oltretutto, un conto è l’uso limitato e legale della tecnologia di sorveglianza, un altro l’uso pervasivo e illegale, magari da parte di privati.
Un sacco di persone possiedono videocamere e quelle telecamere stanno diventando sempre più piccole. Il proprietario di una batteria di questi aggeggi potrebbe raccogliere molte informazioni sui suoi vicini. Magri vicini facoltosi da ricattare. Magari il Bezos di turno.
Sarà possibile conoscere tutto del vicino. Esempi? Vi ricordate il caso “della  marijuana”. Si trattava di stabilire se fosse o meno un’invasione della privacy dedurre la presenza di marijuana in una casa attraverso l’utilizzo di un rilevatore a infrarossi piazzato all’esterno della stessa.
C’è anche i caso delle conversazioni private. Abbiamo già oggi tecnologie che consentono di ascoltare una conversazione facendo rimbalzare un raggio laser all’interno di un edificio.
La tesi di David Brin: la privacy è destinata a sparire, prendiamo le giuste contromisure.
Assumi, per il momento, che le tecnologie intrusive siano più potenti di quelle difensive, in modo che impedire ad altre persone di spiarti sia impraticabile. Quali opzioni rimangono? David Brin sostiene che la privacy non sarà più un’opzione disponibile.
La soluzione proposta: imporre (o comunque auspicare) la trasparenza totale. L’unica contromossa all’estinzione della privacy è la sua estinzione completa: la società trasparente. La polizia può guardarti – ma tu puoi guardare loro. L’intero sistema di videocamere, comprese le telecamere in ogni stazione di polizia,  sarà accessibile pubblicamente. I genitori potranno tenere d’occhio i loro figli, i figli i loro genitori, il marito la moglie e viceversa, i datori di lavoro i dipendenti e viceversa, i giornalisti i poliziotti e i politici.
Il ragionamento: la privacy è buona cosa, ma siccome il governo e i soggetti più potenti prima o poi si avvarranno della nuova tecnologia “azzera-privacy”, meglio allora rendere libero l’accesso alle info in modo che la “guerra” non sia asimmetrica.
Vediamo cosa c’è di buono nella società della trasparenzaipotizzata da Brin.
Qui custodes ipsos custodiet? “Chi custodirà i guardiani?” La società trasparente offre una possibile soluzione. Considera il caso Rodney King. Un gruppo di poliziotti cattura un sospetto e lo picchia. Sfortunatamente per la polizia, un testimone ha filmato l’accaduto realizzando una videocassetta, con il risultato che diversi ufficiali sono finiti in prigione. Nel mondo di Brin, ogni agente delle forze dell’ordine sa per certo che… è su candid camera!
Ma c’è un problema: la trasparenza selettiva. Difficile pensare che qualcuno non resti in una posizione di controllo.Tutte le informazioni passeranno attraverso una tecnologia sotto il controllo di un qualche livello governativo. Il piano del campo da gioco non sarà mai alla pari.
Se, per esempio, la polizia sta installando delle telecamere nelle stazioni di polizia, può far sì che alcune aree vengano lasciate scoperte… “casualmente”.
La situazione diventerebbe ancora più interessante pensando a un mondo in cui il progresso tecnologico consenta la sorveglianza privata su larga scala, in modo che ogni luogo in cui potrebbero accadere cose “rilevanti”, inclusa ogni stazione di polizia, possa ospitare “mosche spione” che svolazzano inosservate e guardano che succede per riferire poi tutto ai loro padroni. Probabilmente, nascerebbe un mercato privato delle info riservate: una società trasparente non voluta dalla politica ma dalla società.
L’informazione è spesso preziosa e può essere condivisa. Certo, i governi potrebbero cercare di limitare tale condivisione ma in un mondo a forte tecnologia spionistica la sua sarebbe una missione impossibile. Si può immaginare un futuro in cui la società trasparente di Brin non sia prodotta dalla politica  ma dalla sorveglianza privata. Un tale scenario sarà possibile solo se il produttore di info potrà rivenderle. Quindi un requisito fondamentale per una società trasparente generata privatamente è un mercato dell’informazione ben organizzato. La negoziabilità dell’informazione, come vedremo, presenta non pochi problemi.
Ma la trasparenza totale è anche pericolosa.
L’azzeramento della privacy è di fatto un ritorno al passato, quando si viveva tutti insieme. La privacy che la maggior parte di noi dà per scontata è in notevole misura una novità, un prodotto del reddito crescente negli ultimi secoli. In un mondo in cui molte persone condividevano una singola residenza, dove un letto alla locanda poteva essere condiviso da due o tre estranei, le abitudini erano molto diverse.
L’esempio delle isole Samoa. Lì molte famiglie condividono una casa singola – senza stanze appartate. La comunità è abbastanza piccola e i pettegolezzi insistenti. I bambini vengono addestrati presto a giocare in silenzio e gli adulti esprimono raramente ostilità.
In una piccola comunità il pettegolezzo è potente quanto internet oggi. Il bullismo esercitato con il bisbiglio è onnipresente e rappresenta la vera arma di controllo sociale.
In una società del genere si parlerebbe molto meno, il politically correct impererebbe, i caratteri meno conflittuali avrebbero più opportunità ma soprattutto si svilupperebbero lingue e codici esoterici, un po’ come fanno i genitori quando in presenza dei figli parlano una lingua straniera o un gergo comprendibile solo a loro.
La società della trasparenza sarebbe la società dell’ipocrisia all’ennesima potenza. Nella futura società trasparente di Brin, molti di noi diventeranno meno disposti a esprimere le loro opinioni sul capo, sui dipendenti, sull’ex moglie o sul marito. Le persone diventeranno meno espressive esibendo tratti caratteriali autistici, la conversazione  sarà blanda, poco interessante oppure criptica, poco comprensibile.
Ma perché molti di noi considerano la privacy un bene prezioso?
La privacy perfetta la ottengo pensando tra me e me, ma anche in quel caso è possibile immaginare violazioni. Se qualcuno inventasse un modo facile e accurato di leggere le menti, la privacy sarebbe radicalmente ridotta anche in assenza di mutazioni nei miei diritti legali.
Aumentare la privacy è un bene o un male?
La privacy ha dei chiari vantaggi. Il motivo per cui do valore alla mia privacy è semplice: le informazioni su di me nelle mani di persone sbagliate a volte permettono un guadagno a mie spese. Esempio, dei ladri potrebbero organizzare al meglio un furto in casa mia.
Se il ladro sa che mi assento, andrà a colpo sicuro. Certo, io potrei essere il ladro,  ma di solito il vantaggio netto della privacy resta poiché il derubato dà più valore alla refurtiva rispetto al ladro.
Ma le informazioni che mi riguardano nelle mani giuste potrebbero essere la mia fortuna, ad esempio le informazioni sulla mia specchiata onestà e competenza.  Ma la privacy, si noti, non impedisce che tali informazioni siano rese disponibili.
C’è un caso in cui però la privacy è un costo.
Uno dei rischi nella contrattazione di info è il collasso della contrattazione quando un venditore sovrastima il prezzo che un acquirente sarebbe disposto a pagare o un acquirente commette l’errore opposto. L’accordo salta e tutti stanno peggio di come potrebbero stare. Il problema è che non posso vendere un’informazione esponendola affinché il potenziale acquirente possa valutarla accuratamente, altrimenti l’avrei di fatto regalata prima ancora di venderla.
La privacy avvantaggia chi bluffa, e questo potrebbe rappresentare un costo. Per esempio, a causa dei sospetti infondati che ingenera, potrebbe non far chiudere contratti convenienti ad entrambe le parti. Il fatto è che un mercato del genere si riempirebbe di bluffatori, non solo, tutti saprebbero che è così. 
Conclusione: la privacy ci avvantaggia nel prevenire scambi involontari (furti) e ci svantaggia in quelli volontari(commercio).
E la politica? Il rapporto tra governo e cittadini è quasi sempre di natura “involontaria”. I governi si impegnano in transazioni involontarie su vastissima scala.
La privacy, in altri termini, consente al cittadino di proteggersi dal governo, è questa la sua funzione fondamentale. Così come posso proteggermi dai miei concittadini con serrature e antifurti, posso proteggermi dal governo preservando le informazioni che mi riguardano.
La privacy è come la libera circolazione delle armi: un modo per difendersi dagli abusi governativi.
Come giudicare questo scudo? Semplice: è buono se il governo è cattivo, è cattivo se il governo è buono. O meglio, se il governo è l’equivalente moderno del re filosofo di Platone, la privacy individuale rende semplicemente più difficile realizzare il bene. Se, d’altra parte, un governo è semplicemente una banda criminale particolarmente numerosa, ben coordinata e malintenzionata nei tuoi confronti, allora la privacy è un’arma preziosa di cui avvalersi.
Chi ama la privacy implicitamente giudica l’azione di governo. La privacy, per esempio, favorisce l’evasione fiscale.
Torniamo un attimo all’ipotesi di Brin. Difficile che il progetto di società trasparente proposto da Brin possa reggere con un Hitler al potere, ci sarà sempre asimmetria. Quando le SS si confrontano con un privato cittadino, sono le SS ad avere le pistole.
Ma ricordiamoci comunque che la “società trasparente” ipotizzata da Brin non è un “progetto”, nel suo libro la la privacy non è un’opzione: il governo – Di Maio o Hitler – se potrà violare la privacy, prima o poi lo farà (vedi l’accesso nei c/c personali). E’ solo per ristabilire la simmetria che si auspica l’avvento di una tecnologia altamente intrusiva e facilmente disponibile da tutti.
Problema: le info saranno disponibili per tutti ma saranno anche falsificabili. Esempio, prendiamo una causa di divorzio per tradimento. Mia moglie mi ha citato in giudizio perché intende divorziare imputandomi un tradimento. A sostegno della sua contestazione, presenta dei video presi da camere nascoste che mi mostrano in atteggiamenti intimi con donne diverse. Il mio avvocato chiede un rinvio per indagare sulle prove. Quando la corte si aggiorna, invia un video prodotto a mia difesa. Lì c’è mia moglie che se la spassa con con Humphrey Bogart, Napoleone e il giudice della causa in questione. Quando il silenzio è ristabilito in aula, il mio avvocato presenta al giudice l’indirizzo della ditta di effetti speciali che ha prodotto il file video.
L’unica soluzione è affidarsi sempre alla tecnologia. Ci sono modi di utilizzare la crittografia per ricostruire un’immagine firmandola digitalmente dimostrando così da garantire che quella sequenza è stata presa da quella telecamera in quel particolare momento.
Altro argomento correlato: senza privacy sarà molto difficile delinquere. O comunque sarà molto più semplice fare indagini. Ma soprattutto: le indagini potranno essere privatizzate. L’agenzia investigativa si farà consegnare tutti i files e ricostruirà la vicenda risalendo ai colpevoli.
Domanda: il diritto andrebbe quindi totalmente depenalizzato? Oggi abbiamo un codice civile e un codice penale, quest’ultimo, infatti, esiste poiché si ritiene che lo stato debba avere un ruolo prominente nelle indagini. Nel sistema penale odierno l’accusa è controllata e finanziata dallo stato. La legge penale, inoltre, offre una gamma di punizioni leggermente diversa.
Se nella società trasparente non ha più senso che lo stato abbia un ruolo nelle indagini, non ha più senso nemmeno la legge penale con il PM e il suo ufficio.
Un argomento contro la depenalizzazione è che molti reati sono difficili da punire. Una vittima potrebbe concludere che catturare e perseguire penalmente l’autore del reato costi più di quanto si riceverà in cambio, specialmente se l’autore del reato non dispone di risorse sufficienti a pagare poi i danni sostanziali. Alcune categorie di reato potrebbero rimanere sistematicamente sotto-punite e diffondersi. Ma nel mondo della trasparenza radicale una simile difficoltà si dissolverebbe. Ogni aggressione sarebbe registrata su nastro. Il crimine standard diventerebbe molto simile all’illecito standard. Il furto non differirebbe troppo dall’ incidente automobilistico, per esempio, dove (eccetto nel caso dei pirati stradali) l’identità del “colpevole” e molti dei fatti rilevanti sono informazioni pubbliche. Nella società di Brin, se qualcuno ruba la tua auto, controllerai la registrazione video per identificare il ladro, quindi farai causa chiedendo il risarcimento.
E’ un’idea radicale ma lo è solo per noi oggi: nella Gran Bretagna del ‘700, per esempio, le cose funzionavano esattamente così: mentre il sistema legale inglese distingueva tra illeciti e crimini, entrambi erano in pratica perseguiti privatamente, di solito dalla vittima. Le cose cambiarono poiché la società si estese diventando “anonima”, ma potrebbero di nuovo cambiare in seguito all’avvento della trasparenza radicale.
Ma l’ipotesi della società trasparente si scontra col fatto che mai come in questa epoca storica esiste una potenziale privacy telematica in grado di proteggerci da ogni spione: la possibilità di criptare i messaggi li rende completamente inaccessibili a tutti, anche alla NASA. Sono due mondi che collidono: massima privacy nella comunicazione telematica, massima trasparenza nella vita reale.
Chi vince?
A prima vista la trasparenza della realtà sembrerebbe vincente. Non serve a nulla una sofisticata crittografia se una zanzara-con-telecamerina-incorporata svolazza nella mia stanza registrando quello che scrivo sulla tastiera. La privacy in una società trasparente richiede un modo per proteggere l’interfaccia tra il mio corpo nello spazio reale e il cyberspazio.
Si possono immaginare sia soluzioni a bassa tecnologia che ad alta tecnologia. Una soluzione low-tech è quella di digitare sotto un cappuccio. Una soluzione high-tech consiste nel collegare la mente e la macchina in modo che possano comunicare senza produrre eventi esterni.
Le conversazioni faccia a faccia, per sfuggire all’intercettazione, dovranno far ricorso a tecnologia wireless con microfoni in gola e ricettori nelle orecchie.
Probabilmente, potremo ancora assoldare un killer in modo sicuro ma altrettanto probabilmente non lo troveremo mai poiché lui non potrà mai agire impunemente.
Lettura consigliata: The Transparent Society: Will Technology Force Us To Choose Between Privacy And Freedom?, di David Brin.
Risultati immagini per painting spy

venerdì 13 aprile 2018

Privacy percepita

Perché tuteliamo la nostra privacy su internet? Forse perché è un valore a cui teniamo? No, lo facciamo più che altro per paura, per un senso di minaccia percepita quando si vive in un ambiente allarmista.

SCIENCEDIRECT.COM
The increasing difficulty in managing one's online personal data leads to individuals feeling a loss of control. Additionally, repeated consumer data …

venerdì 23 marzo 2018

4 FOUR - HL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SULLA RETE

FOUR
Note:4@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 628
how much of my life to include.
Note:DECISIONE ALL APERTURA DEL BLOG

Yellow highlight | Location: 630
I held unfashionable political opinions,
Note:VOGLIO FARLO SAPERE?

Yellow highlight | Location: 631
support for drug legalization
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 631
support for open immigration?
Yellow highlight | Location: 632
keeping my life in separate compartments was not a practical option.
Note:UNA QUESTIONE PRATICA

Yellow highlight | Location: 636
I should discuss my hobbies or my political views with professional colleagues.
Note:IL PROBL NN È NUOVO

Yellow highlight | Location: 637
the scale
Note:COSA CAMBIA

Yellow highlight | Location: 637
gossip
Note:DIFFUSORE TRAD

Yellow highlight | Location: 638
human brains,
Note:PROCESSORE TRAD

Yellow highlight | Location: 641
In the villages in which most of the world lived, anyone's business was everyone's business.
Note:SITUAZ NN NUOVA...UN TEMPO...

Yellow highlight | Location: 646
keep track of the data for the whole world,
Note:OGGI IN TEORIA

Yellow highlight | Location: 650
the camp organized an email list for ex-campers
Note:SO TUTTO DEGLI EX COLLEGHI ANCHE SE LI HO PERSI DI VISTA

Yellow highlight | Location: 656
He was obviously delighted to discover that there were people still playing with his toy,
Note:SECONDO ESEMPIO... RINTRACCIATO L IDEATORE DI UN VIDEOGAME

Yellow highlight | Location: 659
THE MARKET FOR INFORMATION
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Location: 661
large-scale commercial uses of personal information.
Note:SFRUTTAMENTO

Yellow highlight | Location: 661
why some people would want to collect
Note:INFO XSONALI

Yellow highlight | Location: 662
Knowledge about the people who live in the neighborhood
Note:VOGLIO APRIRE UNA MACELLERIA...DOVE?

Yellow highlight | Location: 664
to find out what sort of people shop
Yellow highlight | Location: 664
shoppingcard.
Note:STRUMENTO

Yellow highlight | Location: 666
if people who buy spaghetti almost always buy spaghetti sauce at the same time, putting them in the same aisle
Note:ALLOCAZIONE...ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 668
where to locate your new store.
Note:ALTRA SCELTA

Yellow highlight | Location: 668
old people on average do not buy very much of what you are selling,
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 669
couples with young children
Note:COMPRANO NEL WE QUANDO UNO PUÒ STARE A CASA

Yellow highlight | Location: 669
singles shop after work
Yellow highlight | Location: 670
retired people during the working day
Note:PENSIONATI...QUANDO COMPRANO

Yellow highlight | Location: 672
consider advertising.
Note:ALTRO UTILIZZO

Yellow highlight | Location: 673
customizing the ads I see to fit my interests.
Note:SERVITO SU MISURA

Yellow highlight | Location: 680
When I bought my Casio Wave Captor Databank 150
Note:PROFILATO!!!!

Yellow highlight | Location: 681
They no doubt resold that information to anyone willing to pay for it.
Note:VENDITA DEL PROFILO

Yellow highlight | Location: 683
A web page can keep track not only of what you buy but also of what you look
Note:COSA GUARDI?

Yellow highlight | Location: 686
If I am going to have my dinner interrupted by a telephone call from a stranger, I would prefer it be someone offering to prune my aging apricot tree - last year's crop was a great disappointment - rather than someone offering to refinance my nonexistent mortgage.
Note:OVVI VANTAGGI COMMERCIALI

Yellow highlight | Location: 691
many people feel strongly that information about them is theirs.
Note:UNA CAUSA DELL INDIGNAZIONE

Yellow highlight | Location: 692
they should get the money.
Note:Cccccc

Yellow highlight | Location: 692
they already do get the money.
Note:TUTTAVIA...

Yellow highlight | Location: 694
ultimately drives down the price
Note:L EFFETTO DEL PROCESSO DI RIVENDITA

Yellow highlight | Location: 695
It is only the aggregation of large amounts
Note:IL PREZZO È BASSO MA IL VALORE STA NEL AGGREG

Yellow highlight | Location: 696
the argument confuses information about me - located in someone else's mind or database - with information that belongs to me.
Note:ALTRA REPLICA... POSSIBILE CONFUSIONE

Yellow highlight | Location: 697
can I have a property right over the contents of your mind?
Note:LA MIA REPUTAZIONE È NELLA TESTA DEGLI ALTRI

Yellow highlight | Location: 699
Many people value their privacy
Note:LA GENTE NN VUOLE RIVENDERE VUOLE IL SEGRETO...RAGIONE DELL INDIGNAZ

Yellow highlight | Location: 700
they do not want other people to have it.
Note:Ccccc

Yellow highlight | Location: 702
a form of self-protection.
Yellow highlight | Location: 704
Toward Information as Property
Note:Ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 704
One is information generated by voluntary transactions
Note:DUE TIPI D INFO...PRIMO

Yellow highlight | Location: 705
what products I have bought
Yellow highlight | Location: 705
what web pages
Yellow highlight | Location: 706
actions I take that are publicly
Note:...SECONDA

Yellow highlight | Location: 707
information can, at least in principle, be determined by contract.
Note:IL PRIMO TIPO

Yellow highlight | Location: 713
selling subscriptions at a lower price without a privacy
Note:IPOTESI

Yellow highlight | Location: 717
a world of zero transaction costs.
Note:QUANDO IL CONTRATTO RISOLVE

Yellow highlight | Location: 719
check the small print on everything
Note:OGGI

Yellow highlight | Location: 719
offered two prices,
Note:MAI VISTO

Yellow highlight | Location: 722
default rules matter
Note:E QUI C È IL CONFLITTO

Yellow highlight | Location: 724
program your web browser with information about your privacy preferences.
Note:POSSIBILE

Yellow highlight | Location: 729
Platform for Privacy Preferences (P3P), supported by several of the leading web browsers.
Note:GIÀ REALTÀ

Yellow highlight | Location: 732
How Not to Protect Privacy
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 733
enforcingthe rights you have contracted for.
Note:PROB RESIDUO

Yellow highlight | Location: 738
let other people have information about you and then make rules about how they use it.
Note:PRIMA STRATEGIA...CHE NN FUNZIONA

Yellow highlight | Location: 743
Once information is out there, it is very hard to keep track of who has it and what he has done with it.
Note:DIFFICILE TENERE TRACCIA

Yellow highlight | Location: 745
the way that does work, is not to let the information out in the first place. That is how the strong privacy of the previous chapter was protected.
Note:SECONDA VIA...CHIAVI PRIVATE

Yellow highlight | Location: 747
There are problems with applying that approach
Note:ALCUNE INFO SGOCCIOLANO INEVITABILMENTE...DEVONO SAPERE IL MIO INDIRIZZO X INVIARE IL PACCO

Yellow highlight | Location: 750
that is a nearly insuperable problem.
Yellow highlight | Location: 751
you do not have to know whom you are selling to.
Note:MA DOMANI

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online transactions can be structured to make each party anonymous
Note:POSSIBILE

Yellow highlight | Location: 756
Individuals subscribing to a magazine would send the seller not their name and address but the name of the information intermediary
Note:REMAILER

Yellow highlight | Location: 760
My guess is that it will not happen. The reason is that most people either do not want to keep the relevant information secret
Note:LA GENTE PARLA MA NN È REALMENTE INTERESSATA

Yellow highlight | Location: 762
TWO ROADS TO PROPERTY IN PERSONAL INFORMATION
Note:Tttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 764
One is to use computer technologies, including encryption, to give me or my trusted agents direct control over the information,
Note:PRIMA VIA

Yellow highlight | Location: 766
The other is to treat information as we now treat real estate
Note:SECONDA

Yellow highlight | Location: 779