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mercoledì 22 gennaio 2020

IL CINICO OTTIMISTA

IL CINICO OTTIMISTA
Si puo' essere cinici e ottimisti allo stesso tempo? Sì, almeno se l'ottimismo è praticato come atteggiamento e strategia, più che come descrizione del mondo.
L'abbondanza culturale in cui viviamo, per esempio, è una benedizione: solo perché la media è bassa cio' non significa che i picchi siano numerosi, e tu puoi dedicarti solo a quelli.
Prendiamo la musica: anche se pensi che la musica prodotta dal 1950 in poi sia tutta fuffa (macroscopica esagerazione), devi benedire di poter vivere oggi, dove puoi passare la vita ad ascoltare quotidianamente Bach e Wagner senza muoverti da casa.

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Yesterday Robin Hanson, Tyler Cowen, Alex Tabarrok, and I had lunch at Morton’s to celebrate Robin’s tenure. As the guest of honor, Robin picked the main topic of discussion. His choice: Cynicism – what it is, who’s got it,…

giovedì 19 settembre 2019

OTTIMISMO!

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Trent'anni fa mi sono convertito all'ottimismo.
Essere pessimisti aveva i suoi vantaggi, non lo nego. Ho potuto leggere autori di prim'ordine come Cioran, Ceronetti e Beckett. Al contempo, sentivo che quello era un mondo pieno di gente in posa. Scrivere sarcasmi ti regala uno stile a buon mercato, in fondo è un po' come barare.
E' stato l'incontro con il diario di Hetty Hillesum a farmi saltare il fosso. In quel momento ho scoperto l'eleganza dell'ottimismo. L'ottimismo non serve solo ad agire ma sprigiona una sua bellezza che assomiglia tanto al mazzolin di fiori che Etty teneva sul tavolino nella baracca del campo cambiandolo ogni giorno che restava viva. Com'è bello essere positivi! Si puo' esserlo con gran classe, senza essere costretti alla parte delle vispe terese. Purtroppo, non registravo nessuna affinità caratteriale con Hetty, per cui, al di là della mia ammirazione personale, non potevo seguire la sua strada: io mantengo un dna da pessimista, e l'umore di fondo non lo cambi.
Ma come diventare allora ottimisti essendo dei pessimisti congeniti? I trucchetti alla Pollyanna non funzionano, mi dispiace. Per quel che vale, la mia soluzione è stata questa: documentarsi oggettivamente sulla nostra condizione, sugli spettacolari miglioramenti rispetto al passato, per poi concludere che ESSERE OTTIMISTI E' UN DOVERE. Ecco, se l'ottimismo non lo puoi mettere nel carattere, mettilo almeno nella morale, fanne un tributo ai tuoi padri.
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*** Autore: Etty HillesumTitolo: Diario 1941-1943Casa Editrice: Adelphi - Gli Adelphi 93 Isbn: 9788845912061 Anno edizione: 2004 Copertina: morbida Pagine: 260 Misure: 12,5 cm x 19,5 cmDescrizione: etichetta libreria in quarta di copertina, scritta a biro blu in prima pagina, ottime condizioni.***

lunedì 11 marzo 2019

STEVEN PINKER: ODIATO PERCHE' OTTIMISTA

STEVEN PINKER: ODIATO PERCHE' OTTIMISTA

Già non si era fatto molti amici divulgando l'idea di una natura umana "rigida". Chi è sempre in cerca di plasmare l'uomo con la scuola e la cultura lo ha odiato sinceramente.

Ma è con il suo ultimo libro "ottimista" che ha davvero sfidato il più grande tabù della cultura accademica dicendo - con la solita tonnellata di grafici d'accompagnamento - che viviamo nell'era più ricca, pacifica, sicura, salubre e felice della storia.

Ma molti non hanno affatto voglia di brindare, ed ecco allora partire una serie di attacchi... fuori bersaglio. Steven Pinker, infatti, non dice che il futuro sia necessariamente roseo, dice solo detto che grazie alla scienza e al capitalismo l'umanità ha fatto passi da gigante nell'ultimo periodo, ma non ci sono garanzie.

Se continuiamo a cercare di risolvere i problemi legati al benessere umano, allora l'umanità migliorerà ma se cambiamo le nostre priorità in qualcos'altro - come glorificare la nazione - allora i rischi si faranno concreti.

https://www.chronicle.com/interactives/hating-pinker?fbclid=IwAR3k-4IQ6bs_ksAQXv6rEZUQtYvjzGnKmB0RkO2QMBtNpVkiZJ0odX86OAQ

mercoledì 5 settembre 2018

LA RIVOLUZIONE DIGITALE PER IL “CINOTTIMISTA”

LA RIVOLUZIONE DIGITALE PER IL “CINOTTIMISTA”
Nei giudizi su questa nostra epoca della “connessione perenne” circola molto ottimismo ingenuo ma anche molto cinismo deprimente. Personalmente, sono sia cinico che ottimista, mi definirei un "cinottimista" .
Da un lato sono cinico: l'epoca di internet ha messo in circolazione tanta di quella "merda" come mai ne avevamo vista prima. Grazie a internet, la "merda" è cresciuta ovunque e in tutti i sensi, sia in assoluto che in percentuale rispetto alla "crema".
Poi però ci ripenso e mi consolo: perché mai questa spiacevole constatazione dovrebbe in qualche modo scoraggiarmi? Non essendo interessato alla “merda” mi è del tutto indifferente al fatto che sia tano ubiqua, l'unica cosa che conta realmente per me è la quantità di "crema" ora a mia disposizione. Ebbene, nell'epoca digitale che stiamo vedendo la "crema" a cui posso accedere è cresciuta anch'essa tremendamente rispetto a ieri, da qui il mio ottimismo senza riserve.
Riassumendo: cinismo + ottimismo = "cinottimismo".
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Riccardo Mariani Facciamo un caso concreto parlando di musica. Anche se io amo la musica moderna, non riesco davvero a capire come un “passatista” possa lamentarsi della nostra epoca. Per quanto costui pensi che la musica composta nel XX e XXI secolo sia “robaccia” – affermazione decisamente esagerata – dovrebbe comunque considerarsi MOLTO FORTUNATO di vivere in un’epoca dove puo’ stare tutti i giorni e tutti i momenti in compagnia dei suoi amati Bach e Wagner! Ieri, per esempio ai tempi di Bach e Wagner, non era certo così facile.
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