L'UOMO DEL NORD
Una civiltà non la vedi dalle norme che produce ma da come reagisce a quelle che si dà, per questo ha senso dividere le civiltà (o le razze?) in lassiste (diffidenti) e rigorose (credulone).
Il lassismo è un’assicurazione contro il rischio, il rigore un moltiplicatore di effetti. I popoli nordici, che oggi – in epoca di democrazie liberali - tanto invidiamo, sono anche quelli che ieri – in virtù delle medesime caratteristiche - hanno prodotto i disastri più terrificanti, dalle inutili guerre mondiali alle tentazioni eugenetiche più repellenti.
A Pontida, nel pratone storico dei raduni leghisti, campeggia da sempre uno striscione: “Tre vòlti "bon" ...s'è cojon !”. L’uomo del nord non è “buono”, è credulone. Sa che il suo punto di forza puo’ trasformarsi in una debolezza e ne è ossessionato, ogni ossessione produce reazioni esagerate, vale per i leghisti come per i crucchi.
https://youarenotsosmart.com/2019/03/01/yanss-148-how-their-tightness-or-looseness-predicts-how-cultures-will-react-evolve-innovate-and-clash/
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domenica 3 marzo 2019
lunedì 5 marzo 2018
Tipi da rete
TIPI DA RETE
A volte in rete discuti con strani soggetti e ti accrgi quanto sia diffusa una spaventosa “mentalità legalistica”. E' più un riflesso pavloviano che una mentalità, provo a spiegarmi meglio: qualsiasi questione venga sollevata la loro prima mossa (ma anche la seconda) consiste semplicemente nel “descrivere cosa dice la legge” in merito. Spesso nemmeno tentano di difenderne la saggezza, la cosa non sembra loro di rilievo, semplicemente te la espongono quasi fossi capitato lì perché bisognoso di una consulenza giuridica. E’ come se ti esortassero ad uniformarti o a cambiarla. Insomma, se vuoi aver ragione devi cambiare un certo decreto legge che loro hanno scovato. Per loro affrontare un problema qualsiasi (logico, etico, scientifico...) si riduce a capire quali siano gli ordini legittimi a cui uniformarsi, l'unica autorità a cui danno credito è quella politica così come interpretata dalla magistratura. Ho come l'impressione che con costoro la scuola di stato in questo senso abbia funzionato fin troppo bene.
TIPI DA RETE
A volte in rete discuti con strani soggetti e ti accrgi quanto sia diffusa una spaventosa “mentalità legalistica”. E' più un riflesso pavloviano che una mentalità, provo a spiegarmi meglio: qualsiasi questione venga sollevata la loro prima mossa (ma anche la seconda) consiste semplicemente nel “descrivere cosa dice la legge” in merito. Spesso nemmeno tentano di difenderne la saggezza, la cosa non sembra loro di rilievo, semplicemente te la espongono quasi fossi capitato lì perché bisognoso di una consulenza giuridica. E’ come se ti esortassero ad uniformarti o a cambiarla. Insomma, se vuoi aver ragione devi cambiare un certo decreto legge che loro hanno scovato. Per loro affrontare un problema qualsiasi (logico, etico, scientifico...) si riduce a capire quali siano gli ordini legittimi a cui uniformarsi, l'unica autorità a cui danno credito è quella politica così come interpretata dalla magistratura. Ho come l'impressione che con costoro la scuola di stato in questo senso abbia funzionato fin troppo bene.
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venerdì 3 novembre 2017
6 Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca
Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca
Da Voltaire in poi è invalsa la cattiva abitudine di credere nella “stupidità umana”. Si tratta di una pratica malsana che induce allucinazioni. Quella che segue è la seconda puntata del nostro viaggio nel pregiudizio volterriano.
***
Quante ne ho combinate con mio cugino: petardi, fialette puzzolenti, puntine da disegno, fionde, cerbottane… tutto era occasione di marachella.
Un’amicizia indissolubile, ma non furono sempre rose e fiori.
La crisi arrivava puntuale allorché i miei e mia zia volevano conoscere il “colpevole” della malefatta. Chi era la mente?
Il fatto è che il più delle volte nemmeno noi sapevamo con esattezza chi fosse il colpevole, chi aveva avuto per primo l’idea di dar fuoco al formicaio sotto la betulla rinsecchita? Ci accusavamo a vicenda instaurando tra noi una tensione che poteva durare settimane.
Poi, finalmente, arrivò lei…
La sfera magica della Mattel era in grado di rispondere a domande delicate sulla colpevolezza degli individui.
La si interpellava così: “E’ forse stato quello stronzo di mio cugino ad avere l’idea di mettere il sale nel caffé degli zii?”.
Bastava agitare con forza la sfera magica e il dadino sospeso nella gelatina avrebbe assunto una posizione che per noi due era sacra: “sì”, “no”, “richiedi più tardi”, e altre ancora che non ricordo. Sta di fatto che alla fine una risposta chiara a situazioni anche molto ambigue veniva fuori sempre.
L’esito era poi comunicato ai genitori sopportandone stoicamente le conseguenze.
Basta ostilità, basta contrasti, basta musi lunghi, basta far finta di non vedersi, basta screzi, basta tensione. Amici per la pelle forever.
Detto in altri termini: potevamo tornare a far cazzate fin dal giorno dopo.
Questo fatto positivissimo bastava a cassare eventuali dubbi sull’attendibilità dei singoli verdetti. Quando una cosa conviene diventa presto “vera”. Senza contare che sei dubbi erano ora in un senso, ora nell’altro.
L’oracolo della sfera magica ha reso la nostra amicizia ancora più coesa e duratura: nei casi di incertezza ci dettava una linea sull’attribuzione di piccole colpe incerte. Fu l’apice di un epopea.
Poi, un giorno, ruzzando come è tipico tra noi preadolescenti, la sfera magica fu scaraventata in un angolo e il dadino si conficco lateralmente immobilizzandosi per sempre.
I genitori ce ne resero conto. Chi era il responsabile dell’ennesimo danno? Il giocattolino non costava proprio poco, eh.
Il guaio è che non avevamo più l’oracolo da interpellare, cosicché cominciammo di nuovo a scambiarci accuse reciproche in un vortice senza fine. Per un nonnulla troncammo l’inossidabile connubio e ognuno andò per la sua strada. Si vede che ormai era tempo di pensare alle cose serie.
***
Oggi so che io e mio cugino non siamo stati l’unica “società perfetta” tenuta insieme da un oracolo. Espedienti del genere non sono solo roba da bambini, anche gli adulti vi ricorrono.
Nell’antichità interpellare l’ oracolo era la norma, ma anche oggi resta un’istituzione importante.
Presso gli Azande, per esempio. La lettura di E. E. Evans-Pritchard è a questo punto obbligatoria.
Ma anche presso gli Ndogo del Sudan.
O presso i Balovale nello Zimbabwe.
Nzakara e Apagipeti ne fanno largo uso giù nella Repubblica Centro Africana.
E ci metto anche Ngbandi e Yoruba.
Gli Azande credono nell’esistenza di un diavoletto – mangu – che si insinua fisicamente nell’intestino dell’indemoniato. E’ qualcosa che si eredita di padre in figlio, molti posseduti non sanno neanche di esserlo.
L’azione iettatoria si concretizza nella rovina dei raccolti di chi è preso di mira. Ma anche nel portargli sfiga durante la caccia, nel rendere difficoltosi i suoi spostamenti e nell’infliggere malattie a lui e ai suoi cari.
Il tutto senza volerlo, basta il sentimento ostile.
Anche per questo lo iettatore è visto dagli Azande come un “innocente” vittima dei troll che si porta in pancia. Su di loro non si maligna: chi di noi non nutre delle semplici antipatie, del resto?
Lo iettatore è giusto condannato a chiedere scusa e la cosa finisce lì.
L’oracolo serve a capire chi trasporta un mangu nella pancia, e ad esso ricorre chi pensa di essere sotto iettatura.
In Africa la sfera magica della Mattel non è distribuita (anche perché fuori produzione), cosicché si somministra a un pollodel veleno estratto da piante selvatiche. Poi lo si scuote per aria con due mani (proprio come la palla-Mattel) ponendogli una domanda a risposta chiusa (sì-no) facendo in modo di esplicitare il nome del sospettato: se il pollo muore è “no”, se sopravvive è “sì”.
La procedura è complessa e vi partecipano le autoritàstregonesche della tribù. L’esito di colpevolezza viene comunicato al sospettato (impalando il pollo ex sopravvissuto davanti a casa sua) che si profonde in scuse e proclamando la sua totale ignoranza. Ma anche in ringraziamenti: è sempre bene sapere che un mongu alberga nel nostro intestino tenue, si comincia così per tempo la terapia di erbe selvatiche.
Grazie all’oracolo, la questione si chiude immediatamente e la relazione tra gli interessati riprende in un clima rasserenato. L’alternativa sarebbe stata la stressante e prolungata ostilità tipica dei rapporti di cattivo vicinato.
L’oracolo viene utilizzato esclusivamente per appianare i piccoli conflitti “condominiali” ben noti a tutti.
Ma perché funziona?
Per capirlo basta chiedersi perché funziona il semaforo?
Il semaforo è un po’ come l’oracolo: quando piombiamo al crocevia possiamo imbatterci nel verde o nel rosso, l’esito è casuale.
Se non ci fosse il semaforo qualcuno si prenderebbe arbitrariamente la precedenza e ad altri toccherebbe stare in attesa. Un senso d’ingiustizia e frustrazione si propagherebbe. Non è l’ideale quando si vive gomito a gomito.
E questo quando va bene: gli incidenti diventano ben presto la norma.
Ma anche i tentennamenti prolungati (vado io? vai tu?) possono essere uno stressante inconveniente, che magari si conclude con un bell’incidente.
Il semaforo, allora, coordina le nostra attese così come l’oracolo coordina i micro-conflitti incerti.
Vi siete accorti che molti scazzi esplodono perché non ci si parla: l’oracolo è un modo per parlarsi. Non solo, il contatto viene sia favorito che indirizzato senza colpevolizzare nessuno. Un affarone per tutti.
Le cose funzionano ancora meglio se l’oracolo possiede una sua autorità.
Ma infatti due pre-adolescenti sono disposti ha conferire una certa sacralità al giochino della Mattel: tutti i nostri giochi non erano “robetta” ai nostri occhi fanciulleschi. C’erano dei soldatini che assurgevano a status semi-sacrale!
Allo stesso modo l’avvelenamento del pollo è sempre supervisionato e benedetto dallo stregone in carica, l’unico a conoscere a menadito le complesse formule da pronunciare. Mica un giochino da cortile.
D’altronde, gli unici conflitti trattati sono quelli tra Azande, lo straniero è escluso: bisogna “credere” fermamente nell’ oracolo per beneficiarne.
Un piccolo calcolo sui polli trattati degli Azande rivela esiti50/50, le manipolazioni sembrerebbero assenti.
Tuttavia, il metodo sembrerebbe favorire interventi esterni: basta dare un un po’ più o un po’ meno di veleno per alterare la risposta.
Questo, forse, per evitare risposte socialmente indesiderate. Nulla di nuovo sotto il sole: anche quando la corte costituzionale deve decidere su un caso che potrebbe pregiudicare il bilancio nazionale sappiamo in anticipo come andrà a finire.
Ma perché gli Azande non usano il loro sistema legale per affrontare questi casi?
Fare causa ad un amico (o ad un vicino) per questioni minime rovina l’amicizia comunque vada. Molto meglio l’oracolo.
A volte, poi, parliamo di frizioni che il nostro sistema legale nemmeno riconosce come reati, anche se per noi sono della massima importanza.
Gli Azande sono un popolo particolarmente litigioso e permaloso, quasi più degli italiani. Senza oracolo – ovvero senza giustizia privata – i loro tribunali collasserebbero ben presto (come i nostri).
***
Leggere degli Azande mi fa capire meglio i legalisti nostrani (sarà che nel giornale davanti a me c’è un’intervista di Travaglio a Di Battista).
La ragione ci dice che è giusto disubbidire ad una legge sbagliata. Direi che la cosa è vera per definizione.
Faccio un esempio: è di per sé lodevole corrompere al fine di evitare l’applicazione di una legge ingiusta, mi sembra ovvio. Eppure molti cervelli in circolazione sui social nemmeno riescono a pensare al concetto di “legge sbagliata”. Vanno letteralmente “in palla” se introduci questo dato nella discussione.
Oggi so che le colpe attribuite a mio cugino (o a me) dalla sfera magica Mattel erano del tutto arbitrarie. Però so anche che quell’arbitrio ha favorito la nostra amicizia. Tuttavia, una superstizione del genere non è più recuperabile, inutile insistere.
Allo stesso modo so anche che le leggi che ci governano sono quasi tutte sbagliate. Osservarle puntigliosamente potrebbe anche avere effetti positivi (forse). Ma come recuperare le superstizioni sull’autorità politica tipiche della fanciullezza? Per un “formalista” non c’è problema, evidentemente, ma per una persona adulta e ragionevole?
Il formalista ci appare ridicolo, quando va bene – e sottolineo “quando va bene” – assomiglia ad un predicatore impegnato a decantare le virtù del “verde” e la santità del “rosso”. E’ la sua figura che ci aliena da un salutare ritorno alle superstizioni infantili. Se perlomeno facesse trapelare la coscienza che è tutta una farsa, forse, che ne so, si potrebbe stabilire un canale comunicativo.
Ah, chiudo con una curiosità: l’ultima volta che ho incontrato mio cugino era attivista nel partito di Di Pietro Un modo solo un po’ diverso per continuare a trafficare con la Sfera Magica.
***
Ma c’è un altro aggancio tra gli Azande e noi.
Avete notato il forte parallelismo tra la società oracolistica e quella medicalizzata?
In quest’ultima non esistono colpevoli: colpevole è solo la malattia.
Neanche nelle società oracolistiche esistono colpevoli: colpevole è solo il diavoletto.
Lo stratagemma adottato in entrambe le società è fondamentalmente lo stesso e ha il pregio di ridurre lo stress dei convenuti.
I genitori, tanto per dire, non hanno più figli “asini”: basta procacciarsi una “diagnosi” per trasformarli da “asini” in “discalculici”, o “disgrafici”, eccetera. I trattamenti differenziati rituali prendono allora il posto delle tirate di orecchie mentre i genitori, loro tirano un sospiro di sollievo.
Anche il “posseduto” viene sottoposto a trattamenti rituali differenziati e sostitutivi della punizione di prammatica.
Su questa similitudine ci sarebbe da imbastire una “demonologia” (cosa che ho già cominciato a fare). Psicologia ed esorcismo sono parenti più stretti di quel che si pensi. La fede nel Demonio è un modo per de-colpevolizzare e allentare la tensione sociale.
In un certo senso la società degli oracoli e degli esorcismi anticipa quella “medicalizzata”. Detto altrimenti, la “medicalizzazione” che stiamo vivendo oggi in tutti gli ambiti recupera le strategie tipiche della possessione demoniaca.
Un tempo, il posseduto – di solito un soggetto vulnerabile destinato ai margini – non solo veniva alleggerito attraverso una deresponsabilizzazione, ma viveva anche un “suo momento” di protagonismo sociale in grado di vivificarlo, quasi gli venisse offerta una nicchia in cui ritagliarsi un ruolo riconosciuto dall’intera comunità. E qui un ricordo va all’opera di Ernesto De Martino sui “tarantolati”.
Manca un accenno all’inconveniente principale dello stratagemma: l’azzardo morale.
Senza responsabilità e protetti dall’incertezza i comportamenti opportunistici si potrebbero moltiplicare. Per i dettagli vedi al link sulla società medicalizzata.
Gli Azande sembrano consapevoli del pericolo e limitano l’impiego dell’oracolo ai conflitti a bassa intensità, laddove produce più danni la colpevolizzazione che l’illecito.
6 Chicken, Please; Hold the Poison
6 Chicken, Please; Hold the Poison
Note:6@@@@@@@@@@@ ORACOLI
Note:6@@@@@@@@@@@ ORACOLI
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my mom, quite reasonably, began insisting that we wear deodorant.
Note:STORIA DI UN PREADOLESCENTE
Note:STORIA DI UN PREADOLESCENTE
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Magic 8 Ball.
Note:GIOCATTOLO DELLA MATTEL PER ELARGIRE CONSIGLI
Note:GIOCATTOLO DELLA MATTEL PER ELARGIRE CONSIGLI
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Inside it is a die suspended in blue fluid,
Note:BREVE DESCR
Note:BREVE DESCR
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ask it a yes-or-no question, shake it, then turn it upside down to see what the ball has answered.
Note:COME FUNZIONA
Note:COME FUNZIONA
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“The 8 ball doesn’t lie!” he shouted
Note:PROBLEMA RISOLTO
Note:PROBLEMA RISOLTO
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Magic 8 Ball probably arbitrated more brotherly disputes than my parents,
Note:PIÙ DI UN GENITORE
Note:PIÙ DI UN GENITORE
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Unfortunately, the 8 ball was no longer available to resolve our disagreement, so we threw candles at one another for 45 minutes instead.
Note:CHI HA SFASCIATO LA SFERA?... LA GRANDE LITE
Note:CHI HA SFASCIATO LA SFERA?... LA GRANDE LITE
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medium for divining answers to difficult questions—
Note:DIVIDERE IN DUE
Note:DIVIDERE IN DUE
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an entire society of adults to answer,
Note:I FRUITORI... NN UN PAIO DI PREADOLESC
Note:I FRUITORI... NN UN PAIO DI PREADOLESC
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Azande, a people who inhabit north-central Africa. Today there are at least a million Azande;
Note:AZANDE
Note:AZANDE
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E. E. Evans-Pritchard
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Ndogo tribes of Sudan,
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Balovale tribes of Zimbabwe,
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Nzakara and Apagibeti tribes
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Ngbandi tribe
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Yoruba
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core of the Zande belief system is mangu,
Note:SPIRITELLO MALIGNO
Note:SPIRITELLO MALIGNO
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In the intestine of some people resides a substance
Note:LA POSSESSIONE COME CONDIZIONE FISICA
Note:LA POSSESSIONE COME CONDIZIONE FISICA
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Witchhood is heritable: fathers pass it
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Most people are witches and don’t even know
Note:SOTTOLINEATA LA COND. D INNOCENZA
Note:SOTTOLINEATA LA COND. D INNOCENZA
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ruin Zande crops, disrupt Zande hunts, cause Zande dwellings to collapse, inflict injury and illness,
Note:L AZIONE DIABOLICA
Note:L AZIONE DIABOLICA
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people accused of witchcraft are neither maligned
Note:INNOCENZA DI FONDO
Note:INNOCENZA DI FONDO
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command him to cease his injuries, which the unwitting witch will ordinarily do.
Note:LA PENA
Note:LA PENA
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To identify the witch
Note:A CHE SERVE L ORACOLO
Note:A CHE SERVE L ORACOLO
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Poison harvested from a special vine is fed to a fowl.
Note:COME FUNZIONA
Note:COME FUNZIONA
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The consulter then asks the oracle a yes-or-no question
Note:LA DOMANDA
Note:LA DOMANDA
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The fowl’s reaction to consuming the poison—living or dying—is the oracle’s means
Note:LA RISPOSTA
Note:LA RISPOSTA
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“If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle kill the fowl.
Note:INVOCAZIO NE MENTRE CI SI CONSULTA
Note:INVOCAZIO NE MENTRE CI SI CONSULTA
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resumes friendly relations with his neighbor,
Note:SE L ORACOLO ASSOLVE
Note:SE L ORACOLO ASSOLVE
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he may have remained cold, distant, even passively hostile
Note:SENZA ORACOLO
Note:SENZA ORACOLO
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he says that he is very sorry and is totally ignorant
Note:RISPOSYA RITUALE AL VERDETTO DI COLPEVOLEZZA
Note:RISPOSYA RITUALE AL VERDETTO DI COLPEVOLEZZA
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“and the matter is closed.”
Note:.......
Note:.......
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Azande used benge to resolve interpersonal conflict,
Note:FUNZIONE
Note:FUNZIONE
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Why would shaking a poisoned chicken be a sensible means of doing that?
Note:IL PUZZLE
Note:IL PUZZLE
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think in terms of traffic lights.
Note:CONVENZIONE
Note:CONVENZIONE
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coordinate traffic,
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Imagine an intersection without a traffic light.
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drivers are in a hurry
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one of the drivers to go through the intersection and the other driver to yield.
Note:PRIMO ESITO SENZA SEMAFORO
Note:PRIMO ESITO SENZA SEMAFORO
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the latter driver goes through
Note:SECONDO ESITO
Note:SECONDO ESITO
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The problem, of course, is that both drivers want to be the one who gets
Note:IL PROBLEMA
Note:IL PROBLEMA
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going through the intersection without yielding, causing them to crash.
Note:TERZO ESITO
Note:TERZO ESITO
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Oracles such as the Azande’s benge work like traffic lights,
Note:ANALOGIA
Note:ANALOGIA
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coordinate bickering
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Consider two neighbors, Myrtle and Mabel.
Note:ALTRA ANALOGIA
Note:ALTRA ANALOGIA
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Mabel and Myrtle interact closely and frequently,
Note:SEMPRE IN CAGNESCO E SEMPRE VICINE... UNA VITA IMPOSSIBILE
Note:SEMPRE IN CAGNESCO E SEMPRE VICINE... UNA VITA IMPOSSIBILE
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Each woman can “back down” by apologizing
Note:PRIMA STRATEGIA X FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE
Note:PRIMA STRATEGIA X FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE
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with chickens, it seems like the oracle consulter could manipulate
Note:INCONVENIENTE
Note:INCONVENIENTE
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they need to be “fair”—
Note:PRIMO REQUISITO DELL'ORACOLO
Note:PRIMO REQUISITO DELL'ORACOLO
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an oracle’s ability to divine “correct” answers
Note:SECONDO
Note:SECONDO
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Oracles need to remove the parties’ least-preferred outcome—
Note:TERZO
Note:TERZO
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When a Zande consults benge regarding a particular person, he does so not once but twice.
Note:COME SODDISFARE IL PRIMO CRITERIO
Note:COME SODDISFARE IL PRIMO CRITERIO
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Similarly, recall that the benge “operator performs in public.
Note:SEMPRE PER EVITARE IL PRIMO INCONVENIENTE
Note:SEMPRE PER EVITARE IL PRIMO INCONVENIENTE
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Benge results support the argument that it tends to produce opposing results with 50 percent probability.
Note:VERIFICA EMPIRICA SULLA GIUSTEZZA DEGLI ORACOLI
Note:VERIFICA EMPIRICA SULLA GIUSTEZZA DEGLI ORACOLI
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why the Azande didn’t just use the legal system to resolve their conflicts.
Note:PERCHE' NON RICORRERE AL SISTEMA LEGALE?
Note:PERCHE' NON RICORRERE AL SISTEMA LEGALE?
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Raise your hand if you’ve ever been in a fight with a friend
Note:FARE CAUSA AD UN AMICO :-(
Note:FARE CAUSA AD UN AMICO :-(
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Our legal system doesn’t recognize petty, passive, interpersonal frictions as legal offenses.
Note:INCOMPETENZA
Note:INCOMPETENZA
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To cope with this “underground stream of” perceived “malice and backbiting, envy and hatred, greed and jealousy,
UN POPOLO MOLTO LITIGIOSO
UN POPOLO MOLTO LITIGIOSO
venerdì 20 ottobre 2017
Tipi da rete
A volte in rete discuti con strani soggetti dalla spaventosa "mentalità legalistica". Qualsiasi questione venga sollevata la loro prima mossa
(ma anche la seconda) consiste semplicemente nel “descrivere cosa dice la legge”
in merito. Spesso nemmeno tentano di difenderne la saggezza o la giustizia,
semplicemente te la espongono quasi fossi capitato lì perché bisognoso di
una consulenza legale. E’ come se ti esortassero ad uniformarti o a cambiarla. Per
loro affrontare un problema si riduce a capire quali siano gli ordini legittimi
a cui obbedire.
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