- Un florilegio di strategie, eccone alcune: 1) strategia del morto: fingersi morto per passare inosservati; 2) strategia del giavellotto o del postino kamikaze: il postino che deve attraversare le linee nemiche avanza come un running fin dove puo', dopodichè scaglia il giavellotto munito del messaggio contro le mura della città assediata; 3) strategia del centauro: mischiare gli elementi. Per esempio, far montare ai soldati romani i cavalli dei germani; 4) strategia del tartassato: occultare le proprie forze presentandosi come straccioni; 5) strategia dell' adunata: l' ultimo che si presenta viene ucciso (favorisce la concentrazione della truppa); 6) strategia dell'autoassedio: l' assediante scava trincee dietro di sè per non essere sorpreso alle spalle;
- Un caso di concorrenza virtuosa: Tito Pullone e Lucio Voreno. Cap.V 44.
- Sembra un insegnamento che regolarmente la Storia impartisce: ogni grande conquista inizia con una richiesta d' aiuto.
- Nella finanza bellica si crea moneta tramite gli ostaggi (il moltiplicatore umano e rischio bolla): si tessono alleanze in cambio di denaro. Per garantire il debito si lasciano ostaggi.
- Il comando richiede decisioni a raffica e continua assunzione di gravose responsabiltà. Pensare a sè in terza persona potrebbe aiutare a sgravarsi. L' idea di "destino" ha il sopravvento.
- 250.000 morti solo tra gli Elvezi.
- Il mercato dappertutto: Ariovisto la scampa facendosi difendere...dai suoi debitori.
- Si fa presto a dire "esercito". Ciascuno ha il suo, con caratteristiche che dipendono dal territorio che deve difendere. E chi vive nelle paludi nemmeno ce l' ha, non è necessario. Al nemico risponde ritirandosi nella foresta e tendendo imboscate. E' la guerra asimmetrica professata dai più deboli: dall' Afghanistan alla Svizzera.
- Siamo di fronte ad una vera e propria scrittura da blogger ante litteram.
- Ma quanto si diverte Elio su rai 2 a scandire con acribia tutti i nomi dei popoli che abitano la Gallia. Va a nozze anche sfruttando il lacunoso raccordo tra i frettolosi appunti di guerra. Sono pazzi questi antichi romani!
- Capita alle vite intense: troppi fatti da raccontare, troppi nomi propri. A tanta abbondanza verrà reso grazie sacrificando Logica e Retorica sull' altare degli Dei.
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lunedì 10 dicembre 2007
De Bello Gallico
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