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martedì 4 agosto 2015

Market without limits di Jason Brennan - mercificazione obiezione semiotica

Alcuni punti sviluppati da Jason Brennan e Deidre McCloskey per respingere la tesi della "mercificazione".
  • Tesi: si accusa il mercato di "mercificare" dando un senso negativo a qs termine. Più corretto ribaltare l'accusa accusando la semiotica di connotare negativamente le mercificazioni utili...
  • Tesi da confutare: alcune cose nn dovrebbero essere negoziabili....
  • Perchè? 1) Perchè finiscono x sfruttare i + deboli (es. compravendita di organi) 2) perchè acquicscono le diseguaglianze (es. accesso all'università) 3) perchè inducono cattive scelte (es.alcol) 4) perchè ingenerano pericoli (es. armi) 5) perchè ingenerano disgusto 7) Perchè corrompe il carattere rendendo tutti + egoisti...
  • Ma qui ci concentriamo su un altro punto: non si ritiene semplicemente sconveniente possedere o scambiare X ma solo partecipare a un mercato per X. Tu puoi donare il tuo posto in coda ma nn venderlo...
  • Si ritiene che il mercato abbia poteri simbolici cosicchè in alcuni casi il fatto che intervenga il denaro simboli guasta l'immaginario collettivo. Questa è l'obiezione semiotica..
  • Commerciare X pregiudica la dignità dei commercianti di X. Mercanteggiare "comunica" e in alcuni casi comunica una mancanza di rispetto che offende...
  • Spesso l'obiezione semiotica ne parassita altre: insistere sulla "dignità" del lavoratore puo' far riferimento alle diseguaglianze ma resta un rilievo semiotico: salari troppo bassi lanciano segnali socialmente nocivi...
  • Alcuni oggetti incorporano il sacro e la loro compravendita viola innanzitutto il loro significato distorcendolo...
  • Anche se l'obiezione semiotica è onnipresente (frammista alle altre) manca una critica sistematica che la respinga...
  • Tesi degli autori: il significato del denaro è un costrutto sociale. Laddove si riconosce la sua utilità sostanziale ci si adoperi per disinnescare la simbologia negativa... 
  •  Mere commodity objection: commerciare qlcs significa considerare quella cosa un mero strumento...
  • Ma pensiamo al commercio dei cuccioli. Oppure a quello dell'arte. E' proprio così? Eppure questi sono commerci accettati...
  • La questione è empirica: che attitudine hanno i contraenti rispetto a ciò che negoziano...
  • L'obiezione semiotica si mischia con quella della corruzione: che negozia un certo oggetto alla lunga tenderà a vederlo come una mera merce...
  • The wrong signal objection: chi partecipa a certi mercati magari nn ha intenzioni cattive tuttavia comunica in modo sbagliato il significato che dà a ciò in cui commercia. Esempio: introdurre denaro in una relazione amorosa potrebbe comunicare male il senso di quella relazione...
  • Risposta: guarda alla sostanza e sulla base di quella tara poi la semiotica. Non viceversa. Non agire per revisionare la semiotica sarebbe a sua volta immorale. Premessa: certi significati sono costrutti sociali. Se conseguenze e semiotica confliggono prevalgono le prime...
  • Corollario: se la revisione è difficile il singolo resta giustificato moralmente a partecipare al mercato riprovevole...
  • Tesi: il significato del denaro è costruito socialmente. Contro c'è la tesi essenzialista: in certi casi introdurre il denaro è segno di un necessario mancato rispetto...
  • Esempio tratto dall'antropologia: guarda il trattamento dei morti nelle varie civiltà. Ciò che in una è offensivo nell'altra è tributo di grandi omaggi. Mentre sembra essenziale mostrare rispetto x il prossimo, anche x il morto, sembrano contingenti i simboli adottati all'uopo...
  •  Presso il popolo malgascio dei Merina il dono in denaro è tutt'altro che irrispettoso. La moglie riceve una somma in denaro dopo un rapporto sessuale, lo scopo è quella di onorarla, evitare il gesto sarebbe un segno gravemente irrispettoso verso la sua persona. Ciononostante nella società Merina la prostituzione esiste eccome e la prostituta ricopre il gradino più basso nella gerarchia sociale. Anch'essa riceve un compenso in denaro per le stesse prestazioni svolte al di fuori di una relazione formale....
  • Gli studi del sociologo Z. documentano come negli USA stessi tra il 1870 e il 1933 i doni in denaro esprimessero grande rispetto. Sempre presso i Merina la moglie riceve denaro dopo il sesso come segno di rispetto. Solo la donna nn sposata è considerata prostituta...
  • Ma è tutto il lavoro di Viviana Zelizer a mostrare come profano e denaro siano solo all'apparenza legati...
  • Bloch/Parry. Studiano molti negozi ripugnanti che sono tali solo nella ns. civiltà in qs particolare momento...
  • Non mettere un prezzo facilita l'ipocrisiaSoule e Reeves hanno mercificato la loro relazione proprio x renderla + trasparenre...
  • Prefiche. Oggi troviamo offensivo che qlcn venga pagato x piangere un morto ma in passato (e ancora oggi in Cina o Romania) era segno di grande rispetto...
  • Noi nn consideriamo offensivo ordinare la torta di matrimonio o compleanno. In altre culture lo sarebbe...
  • Se la altre culture nn errano ciò significa che la mercificazione non è necessariamente un male basta cambiare paradigma culturale... 
  •  Domanda: dobbiamo rovesciare i simboli "costosi" per la comunità?...
  • Sì. Anche la semiotica adottata va sottoposta ad un'analisi costi/benefici...
  • Esempi: contraccezione, anestesie, assicurazioni sulla vita...
  • Esperimento mentale: ogni volta che dico "ti odio" il SUONO di qs parole ti fa del bene. Se ti dico "ti amo" ti faccio del male. Come devo parlare? Devo revisionare la mia semiotica? Devo cambiare il senso dei suoni? Sì...
  • Esempio vero. Presso i Fore di Papua si mangiano i propri morti in segno di rispetto. Insorse però un'infezione direttamente collegata con qs pratica. Abbandonarla divenne doveroso...
  • Altro esempio: la mutilazione dei genitali simboleggia fedeltà maritale. Ebbene, se comporta conseguenze negative nn sarebbe meglio scegliere altri simboli?…
  • IMHO. Gli esempi fatti sono al limite specie se coinvolgono la religione. In qs casi il rito nn è solo simbolico ma un mezzo efficace x la vita eterna e quindi una strategia utilitarista a tutti gli effetti...
  • Ma torniamo al mercato. L'esempio della vendita di organi. Necessità di revisionare la semiotica legata al rispetto x la vita umana...
  • Altro esempio. I prediction market messi a punto dal Pentagono e poi saltati x questioni simboliche...Le femministe acvusano la semiotica maschilista. Al di là del merito nelle rivendicazioni, nessuno muove loro le obiezioni che vengono fatte a chi vorrebbe rimuovre i simboli legati alla mercificazione...
  • Altra domanda: se i simboli sono rigidi ma dannosi il singolo può nn aderirvi?... 
  •  Due obiezioni: 1) alcuni mercati sono essenzialmente offensivi 2) x una questione di rispetto dobbiamo prima convertire la semiotica e solo dopo inaugurare quei mercati...
  • Essenzialismo. Radin: la prostituzione è essenzialmente offensiva poichè separa sesso e amore. Ma anche il sesso occasionale ha qs effetto. Il mercato nn sembra giocare un ruolo decisivo...
  • L'essenzialista deve proporci casi dove sia il mercato a fare la differenza. Vendere pornografia infantile è infame ma lo è anche regalarla o possederla...
  • Nel meretricio il corpo è un oggetto? Perche allora nn lo è quando acquisto altri servizi?...
  • Altro esempio: alcune multe si trasformano in finanziamento x chi incassa. È necessariamente un male?...
  • Il caso dell'asilo ad Haifa: introdotte penali in denaro x il ritiro ritardato dei figli. Più penali più ritardi. Mancata collaborazione perché il denaro ha guastato il rapporto di fiducia? Non è detto. Prob. la penale è stata interpretata come il prezzo di un nuovo servizio e i genitori l'hanno ritenuto comodo
  • Obiezione civica: dobbiamo cmq rispettare le norme del posto, anche se sono contingenti...
  • Risposta: vero le buone maniere contano ma anche i danni che procurano. Occorre un' analisi pragmatica x decidere...
  • Tesi diffusa: il mercato ci degrada moralmente mercificando tutto. Esempio: meglio vendere i biglietti a gente in coda che organizzare un'asta.
  • Le pseudo virtù della coda: enfasi sul tempo libero anzichè sui soldi. In realtà la coda è un cambio di moneta che realizza solo una redistribuzione contingente. cambiare la moneta con cui si paga non elimina le diseguaglianze anche se al momento puo' realizzare una redistribuzione occasionale. Vuoi la redistribuzione? falla sul denaro e sarai + preciso...
  • La moneta-coda, inoltre è pagata senza compensare il fornitore e nn guida così l'allocazione efficiente delle risorse impoverendo la comunità...
  • I prezzi, x contro, guidano le forze economiche e alla fine migliorano lo qualità della vita ovvero i prezzi in termini di ore lavorate...
  • La moneta-tempo è molto limitata e causa una sottoproduzione
  • Restano gli sprechi di mercato dovuti allo sfoggio dello status. Risposta: chi "compra" status oggi migliora i prodotti di domani. È una specie di esploratore. Lasciamolo lavorare.
  • Tesi Sandel: l' etica deve completare l' economia…
  • Tesi Mc Closkey: giusto ma il libro nn lo fa in modo soddisfacente. L'etica che deve completare l'economia è quella borghese.
  • Le 2 obiezioni di Sandel al mercato: 1) crea sacche di povertà 2) erode il senso del Sacro.
  • Povertà e mercato. Sandel sembra interessato ai poveri americani e trascura il vero problema: i poveri nel mondo. Manca la Big Picture...
  • Sandel commette un errore comune: separa produzione e distribuzione...
  • Sandel nn affronta l' obiezione slippery slope: se è ingiusto prezzare X xchè dovrebbe esserlo prezzare Y?...
  • Il problema "Jordan": alcune randi ricchezze sembrano xfettamente legittime... 
  • cosa obbiettare? Sandel tace...
  • Il capitalismo alla lunga ha superato anche gli standard rawlsiani: ha giovato anche a chi sta peggio...
  • E sulla desacralizzazione realizzata dal mercato? Come misurare il disgusto? un bel problema...
  • Standard proposto da Mc: l'etica comune tra oriente e occidente dal sesto secolo. Ebbene, il mondo capitalistico sembra funzionare benino. C'è anche chi parla di doux commerce per segnalare quanto i popoli che si dedicano ai commerci diventino più civili.
  • Dove ha ragione Sandel: gli incentivi nn sono tutto, andiamoci piano. C'è la necessità di coltivare anche incentivi interiori che vengono spiazzati da quelli esteriori. Ebbene, ma qs esigenza nn è affatto soppressa nel capitalismo, basta analizzare pubblicità e organizzazione d'impresa...
  • Dove ha torto: nel pensare che oggi il mercato s'insinui ovunque. È una storia incompleta: ieri c'erano scambi ben più ripugnanti…
  • L'ostracismo dei commerci nn coincide coi "bei tempi andati" ma col periodo 1933-1968. Un brutto xiodo...
  • I commerci spesso ingentiliscono i popoli che li praticano anche se la cosa è meglio colta a livello globale. Mettere la lente sul singolo enfatizza di più la grettezza...
  • Conclusioni: Sandel nn ha esposto le obiezioni al suo credo e qs è immorale nei cfr dei suoi studenti...
continua