Visualizzazione post con etichetta scott atran talking to the enemy. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta scott atran talking to the enemy. Mostra tutti i post

venerdì 27 dicembre 2019

COME SI DIVENTA ATEI

COME SI DIVENTA ATEI
Da adolescente, pensavo che la religione si trovasse nei libri sacri. Ci credevo perché mi era stato insegnato così. Inoltre, da persona che amava i libri trovavo tutto questo molto plausibile, ne ero addirittura lusingato. Tuttavia, ho riscontrato immediatamente che molti "adoratori del Libro" non amavano affatto i libri in generale. In tutto questo c'era quindi qualcosa che non andava.
Successivamente, ho rettificato il tiro e, leggendo Tommaso, ho pensato che la religiosità fosse essenzialmente una scelta razionale. Devo ammettere che per me è ancora così, ma se questa è una buona teoria per me, non riesco più a sostenere che sia una buona teoria generale della religione. Se giudico i miei correligionari vedo più che altro persone emotive, che danno poco spazio alla riflessione, all'analisi razionale della fede, a volte ne sono persino offesi. E così mi sono ritrovato in età avanzata senza una buona teoria della religione. Come rimediare?
Mi sono messo in ricerca e ho incontrato (sui libri) alcuni studiosi - sia atei che credenti - i quali sostenevano che l'atteggiamento religioso ha una profonda radice cognitiva, è cioè un fenomeno del tutto naturale e sempre lo sarà. L'essere religiosi si attaglia al nostro cervello. Il contorno dell'identità religiosa è modellato dalla storia, dalle liturgie e dalle teologie, ma le radici della sensibilità religiosa, sono antiche e primordiali. In questo senso mi sono ritrovato nello strano connubio tra Nuovi Atei e don Giussani: la scelta religiosa "ci corrisponde". Diversamente dai primi, però, non proseguivo pensando che la religione fosse una deviazione dalla retta via, un inciampo nella maturazione individuale. Al contrario: sfidare la nostra natura era per me, oltre che temerario, segno di immaturità.
Successivamente, mi sono avvicinato anche a chi sosteneva una comprensione funzionalista della religione, chi la vedeva come un adattamento culturale. Ci sono molti autori, infatti, che spiegano bene come la religione svolga particolari funzioni nella società o nella psicologia sociale. Spiegano come la religione, ad esempio, abbia reso possibile la cooperazione umana, e come sia stata fondamentale per consentire l'emersione della complessità sociale negli ultimi 10.000 anni. C'è un dibattito aperto sulla questione, e comunque sembra chiaro che la religione non sia stata affatto la "radice di tutti i mali", piuttosto qualcosa di indispensabile per governare la complessità sociale.
Una prospettiva culturale è importante per colmare la lacuna principale dell'antropologia cognitiva: come spiegare le variazioni nell'espressione della religiosità? Gli antropologi cognitivi avevano buone argomentazioni sul perché i fenomeni religiosi tendevano a incanalarsi in determinate direzioni (ad esempio, perché gli dei sono antropomorfi), ma non spiegavano, ad esempio, perché certe persone fossero atee o perché la religiosità oscillava nel tempo.
Le origini dell'incredulità rappresentano un banco di prova fondamentale per una buona teoria della religione. Quando si diventa atei? Ora bene o male lo sappiamo, e c'è un modo semplice per rispondere: la maggior parte delle persone si comporta come le pecore. In ambienti atei la persona comune trova le affermazioni religiose inverosimili. Al contrario, in ambienti religiosi le proposizioni atee sembrano ai più ridicole oltreché blasfeme. Proprio come per i credenti, molti atei non derivano affatto la loro "fede" da una riflessione. La religione, in questo senso, condivide molte caratteristiche con la politica e la cultura. In Italia amiamo l'opera ma non certo sulla base di profondi giudizi estetici!
L'ateo e il credente hanno una struttura mentale loro propria, nessuno lo nega, ma si tratta di pre-condizioni che conducono all'esito previsto (ateismo o fede) solo se immerse nel giusto contesto. Per esempio, la credenza in Dio o in altri poteri soprannaturali può essere collegata in modo cruciale alla capacità cognitiva umana di inferire gli stati mentali di altre persone ("mentalizzazione"). I credenti religiosi pensano intuitivamente alle loro divinità come esseri con stati mentali che anticipano e rispondono ai loro bisogni. Pertanto, l'incapacità di "mentalizzare" rende la credenza meno intuitiva. Questa capacità manca più spesso agli uomini, e cio' spiega il faith-gap. Tuttavia, la probabilità di diventare ateo è indotta dalla scarsa esposizione a stimoli culturali credibili dell'impegno religioso, in questo senso lo stile cognitivo del singolo ha un peso molto più ridotto.
Faccio solo un esempio, prendiamo una società avanzata del XXI secolo, sarà un posto dove è molto importante saper scrivere un programma per i computer. Ma per svolgere al meglio questo compito la capacità di "mentalizzare" è alquanto relativa. Si tratta di qualcosa destinato a perdere valore. Da cio' deriva il fatto che sempre più persone prive di questa abilità potranno comunque avere successo e creare un contesto di successo dove l'ateismo puo' trovare il giusto reagente e diffondersi a macchia d'olio.


lunedì 5 febbraio 2018

I migliori nell'odio e nell'amore

La religione favorisce sia la competizione che la cooperazione tra gruppi umani. Puo' sia promuovere che combattere la tirannia. Ci rende migliori sia nell'odio che nell'amore. Fratellanza universale e terrorismo possono entrambi essere il frutto del suo condizionamento.
#Amazon
“Atran explores the way terrorists think of themselves and teaches us, at last, intelligent ways to think about terrorists.”—Christopher Dickey, Newsweek Middle East Editor…
AMAZON.COM

Il miracolo laico della religione

Il miracolo della religione: fa fare cose orribili ai migliori e cose bellissime ai peggiori.
#Amazon
“Atran explores the way terrorists think of themselves and teaches us, at last, intelligent ways to think about terrorists.”—Christopher Dickey, Newsweek Middle East Editor…
AMAZON.COM

CHAPTER 22 BAD FAITH: THE NEW ATHEIST SALVATION

CHAPTER 22 BAD FAITH: THE NEW ATHEIST SALVATION
Note:22@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 5,666
HEBRON, WEST BANK, FEBRUARY 2008
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 5,668
Mohammed Herbawi and his close friend and soccer buddy Shadi Zghayer
Yellow highlight | Location: 5,668
suicide bombing mission
Yellow highlight | Location: 5,674
Hamas took responsibility
Yellow highlight | Location: 5,679
interview friends and families
Note:LA MISSIONE DI ATRAN

Yellow highlight | Location: 5,680
members of the same Hamas neighborhood soccer team
Yellow highlight | Location: 5,682
neither rich nor poor
Yellow highlight | Location: 5,683
planned to attend, the local Palestine Polytechnic
Yellow highlight | Location: 5,684
She was divorced
Note:LA MAMMA

Yellow highlight | Location: 5,690
our society respects martyrs.”
Note:IL SENTIMENTO DEI VICINI

Yellow highlight | Location: 5,691
“I’m not religious and I respect them.
Note:RELIGIONE SECONDARIA

Yellow highlight | Location: 5,692
right cause,
Yellow highlight | Location: 5,694
“If only I would have known, I am against it, against it.”
Note:SENTIMENTO MAMMA

Yellow highlight | Location: 5,707
“You took your rifle and went. You blew up your belt and burned. So as the son that they killed would rise up again.”
Note:IL POSTER FATTO DA HAMAS X I MARTIRI

Yellow highlight | Location: 5,737
“People don’t have much trouble finding one another for actions like this.
Note:NORMALITÀ

Yellow highlight | Location: 5,739
THE END OF FAITH AND OTHER PULP FICTION
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 5,740
The End of Faith: Religion, Terrorism and the Future of Reason,1 Sam Harris,
Note:BEST SELLERS

Yellow highlight | Location: 5,741
tender religious sensibilities of others.
Note:NEL MIRINO

Yellow highlight | Location: 5,743
the destructive nature of religion
Note:CIÒ CHE LAMENTA

Yellow highlight | Location: 5,744
Dan Dennett’s
Yellow highlight | Location: 5,745
Christopher Hitchens’s
Yellow highlight | Location: 5,746
Richard Dawkins’s
Yellow highlight | Location: 5,747
secular moderation toward religion
Note:SUL BANCO DEGLI IMPUYATI

Yellow highlight | Location: 5,749
I only want to introduce some common misconceptions about suicide bombers
Note:DI COSA È VITTIMA IL NA

Yellow highlight | Location: 5,759
“we can no longer ignore the fact that billions of our neighbors believe in the metaphysics of martyrdom,
Note:IL MESSAGGIO NA

Yellow highlight | Location: 5,762
(Harris, Hitchens, Dawkins, and Dennett) see science at the front line
Note:IL BENE

Yellow highlight | Location: 5,763
Islam in particular, and religion in general.
Note:IL MALE

Yellow highlight | Location: 5,763
Suicide bombers are not only Islamic or religiously motivated.
Note:PRIMO CONTROFATTO

Yellow highlight | Location: 5,764
Tamil Tigers of Sri Lanka,
Note:IL GRUPPO PIÙ PRODUTIVO

Yellow highlight | Location: 5,765
secular movement
Yellow highlight | Location: 5,765
most suicide bombings occurred in Lebanon,
Note:ALTRI MARTIRI LAICI

Yellow highlight | Location: 5,766
(Syrian Nationalist Party, Lebanese Communist Party, Lebanese Ba’ath Party).
Yellow highlight | Location: 5,768
isn’t much precedent in Islamic tradition
Note:L ISLAM HA APPRESO LA TECNICA DAI LAICI

Yellow highlight | Location: 5,768
the atheist anarchist movement
Note:I PRIMI

Yellow highlight | Location: 5,770
parents who would not have done anything in their power to stop their child
Note:UNA PERSONA CHE NN ESISTE

Yellow highlight | Location: 5,772
one regularly hears that Spartan and samurai mothers smiled
Note:LUOGO COMUNE

Yellow highlight | Location: 5,776
What are they going to say when first informed of their child’s death? That it was senseless and stupid?
Note:È CHIARO CHE TENDONO A GIUSTIFICARE MA... SOLO DOPO

Yellow highlight | Location: 5,778
in private, “I am happy” or even “I am proud.”
Note:IN PRIVATO TUTTO CAMBIA

Yellow highlight | Location: 5,780
“Seventy percent of the inmates of France’s jails, for instance, are Muslims. The Muslims of Western Europe are not atheists
Note:L ACCUSA DI HARRIS

Yellow highlight | Location: 5,782
religious people in general, and Muslims in particular, tend to do more terrible things
Note:ACCUSA IMPLICITA

Yellow highlight | Location: 5,784
Muslims in America tend to be slightly more religious than non-Muslims, but are underrepresented in U.S. prisons
Note:CONTROFATTO

Yellow highlight | Location: 5,786
underemployment, poor schooling, and political marginalization.
Note:COSA SPIEGA IL CARCERE... ALTRO CHE RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 5,789
the more someone is exposed to Muslim religious education, the less likely he or she is to enter prison.
Note:FATTO

Yellow highlight | Location: 5,793
In the Encyclopedia of Wars,9 Charles Phillips and Alexander Axelrod survey 1,763 violent conflicts throughout history, of which only 123 (7 percent) were religious.
Note:GUERRE RELIGIOSE

Yellow highlight | Location: 5,794
in recent times,
Note:UNA TENDENZA CHE SI ACUISCE

Yellow highlight | Location: 5,797
I see no evidence that with religion banished, science will reduce violence
Note:RELIGIONE E FELICITÀ

Yellow highlight | Location: 5,798
Nor do I see evidence that religion necessarily contributes more to unhappiness
Yellow highlight | Location: 5,798
to lessen social distance within a group
Note:FUNZIONE DELA RELIGIONE NELLA STORIA

Yellow highlight | Location: 5,805
greater trust of fellow citizens even outside the group
Note:TRA I PENTECOSTALI.... I PIÙ IMPEGNATI

Yellow highlight | Location: 5,808
less educated and poorer a society is, the more religious it tends to be.
Note:CORR SEMPRE SBANDIERATA

Yellow highlight | Location: 5,809
religion is an immature form of human understanding
Note:PER GLI ATEI UNA CONFERMA

Yellow highlight | Location: 5,810
materialism is a monumental barrier to spirituality
Note:LA VERSIONE DEI CREDENTI

Yellow highlight | Location: 5,812
Jamaica,
Note:MOLTO CRIMINE E MOLTA RELIGIOSITÀ... Che LOTTA CONTRO IL CRIM

Yellow highlight | Location: 5,815
intellectual creativity and the expansion of human freedoms and opportunities.
Note:ASSOCIATI ALLA RELIGIONE... Ora SÌ ORA NO. StORIA BALLERINA

Yellow highlight | Location: 5,818
Islam also stops violence.
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 5,823
there’s no evidence that science education stops terrorism.
Note:SCIENZA E VIOLENZA

Yellow highlight | Location: 5,824
Diego Gambetta,
Note:INGEGNERI

Yellow highlight | Location: 5,828
Atheism doesn’t stop intolerance:
Note:ALTRO FATTO

Yellow highlight | Location: 5,829
Ara Norenzayan
Yellow highlight | Location: 5,829
atheists are just as likely as religious believers to be intolerant of other people’s beliefs
Note:TESI CONFERMATA

Yellow highlight | Location: 5,837
Steven Weinberg,
Yellow highlight | Location: 5,837
“religion is an insult to human dignity.
Yellow highlight | Location: 5,838
for good people to do evil things, it takes religion.”
Note:SOLO LA RELIGIONE TRAVIA...TESI W

Yellow highlight | Location: 5,841
evil people to do good things, it takes religion.”
Note:ALTRETTANTO VERO...

Yellow highlight | Location: 5,845
DAWKINS’S DELUSION: THE SLAVISH MIND
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 5,847
Dan Dennett dubs the Brights
Note:ANSIA DI SALVARE IL MONDO DALLA RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 5,847
studiously avoid science
Note:INCIAMPI

Yellow highlight | Location: 5,849
slavish gullibility of jihadis,
Note:X LORO UN DATO DI FATTO

Yellow highlight | Location: 5,850
do what they do because they really believe what they were taught in their religious schools;
Note:FANTASIA DAWKINSIANA

Yellow highlight | Location: 5,855
none of the nineteen 9/11 hijackers or thirty-odd Madrid train-bomb conspirators attended a madrassah,
Note:NESSUNA SCUOLA RELIGIOSA

Yellow highlight | Location: 5,859
madrassahs
Yellow highlight | Location: 5,860
terrorist groups rarely draw from their students
Note:SCARSO RECLUTAMENTO DALLE MADRASSE

Yellow highlight | Location: 5,868
grown people seek religion because they miss their fathers.
Note:LA STRAMPALATE TESI DI D

Yellow highlight | Location: 5,870
they slavishly obey any instructions
Note:VERSIONE D

Yellow highlight | Location: 5,872
None.
Note:EVIDENZA A SOSTEGNO

Yellow highlight | Location: 5,875
such as Harry Potter
Note:ALTRO BERSAGLIO OLTRE ALLA RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 5,877
insidious affect on rationality,
Yellow highlight | Location: 5,880
“About once every hundred years some wiseacre gets up and tries to banish the fairy tale,” wrote C. S. Lewis
Note:IL PIRLA DO CSL

Yellow highlight | Location: 5,881
giving children a false impression
Note:CAPO D ACCUSA

Yellow highlight | Location: 5,884
The fantasies did not deceive me; the school stories did.”
Note:L ESPERIENZA DI CSL

Yellow highlight | Location: 5,886
RELIGION ISN’T CHILDISH SCIENCE
Note:Ttttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 5,887
Copernicus,
Yellow highlight | Location: 5,887
earth orbited the sun.
Note:INIZIO DELLA SC

Yellow highlight | Location: 5,888
Galileo Galilei
Yellow highlight | Location: 5,893
Enlightenment unshackled scientific thinking from lingering religious control,
Note | Location: 5,894
ILLUMINISMO

Yellow highlight | Location: 5,896
separation was at best a temporary armistice,
Note:SECONDO MOLTI

Yellow highlight | Location: 5,900
to provide a unified theory of the world
Note:LO SCOPO DELLA RELIG X MOLTI

Yellow highlight | Location: 5,909
religious adults have very different mind-sets from those of children,
Note:IL RELIGIOSO NN È UN BAMBINO

Yellow highlight | Location: 5,909
concentrating more on the moral dimensions
Note:LA MORALE CONTA PIÙ DI QUELLA METAFISICA

Yellow highlight | Location: 5,912
Science aims to reveal how facts are reliably coordinated
Note:UNO SCOPO DIFFERENTE

Yellow highlight | Location: 5,915
Religion, by contrast, is less interested in how the universe has always been than in how our tiny piece of it ought to be,
Note:I NS DOVERI

Yellow highlight | Location: 5,920
From a scientific perspective, human beings are accidental
Note:CASO

Yellow highlight | Location: 5,926
But doesn’t religion impede science, and vice versa? Not necessarily.
Note:CONVIVENZA POSSIBILE

Yellow highlight | Location: 5,928
Catholic Church acknowledged the factual plausibility of Copernicus, Galileo,
Yellow highlight | Location: 5,929
Pope John Paul II apologized
Yellow highlight | Location: 5,933
“People have known for years that you can have the Earth circle around the sun and still believe in God.”
Note:MEDITATE GENTE

Yellow highlight | Location: 5,935
THE REALIST ILLUSION
Note:Ttttttt

Yellow highlight | Location: 5,937
Science is guided by a faith in reason that always flies ahead of the facts
Note:CAPITA

Yellow highlight | Location: 5,943
the claim by Sam Harris and others “that in ethics, as in physics, there are truths waiting to be discovered,
Note:CIÒ DI CUI DUBITA L AUTORE

Yellow highlight | Location: 5,947
Human rights weren’t discovered, but invented for social engineering
Note:TESI AUTORE

Yellow highlight | Location: 5,954
Voltaire, Adam Smith, and Thomas Jefferson.
Note:IL CONCETTO DI INDIVIDUO

Yellow highlight | Location: 5,957
Monotheism created the concept of a single humanity, worthy of improvement and salvation.
Note:CONCETTO DI UMANOTÀ

Yellow highlight | Location: 5,964
Ideas of “self-evident,” “natural,” and “human” rights are anything but inherently self-evident or natural in the history of our species.
Note:TESI AUTORE

Yellow highlight | Location: 5,969
The American and French republics began to render real the fictions
Note:STORIA

Yellow highlight | Location: 5,971
common both to religious dogmatists and new-atheist
Note:IL CONCETTO DI FATTO ETICO

Yellow highlight | Location: 5,974
OVERBLOWING IDEOLOGY
Yellow highlight | Location: 5,977
Harris’s suggestion in The End of Faith that a total war on Islam may be unavoidable.
Note:NA ALL ATTACCO

Yellow highlight | Location: 5,979
cause of the current global wave of terrorism, then?
Note:CAUSA

Yellow highlight | Location: 5,980
bits of all of them,
Note:UN PO TUTTO

Yellow highlight | Location: 5,981
Throughout human history, it is commitment to a religious or transcendental dream that ultimately sustains cooperation and competition between large groups,
Note:RELIG E COOP E COMP

Yellow highlight | Location: 5,983
kill and die for others who aren’t genetic kin.
Note:EEOISMO E TERRORISMO

Yellow highlight | Location: 5,989
religion has helped to promote tyranny and rebellion against oppression,
Note:TIRANNIA

Yellow highlight | Location: 5,990
inspire monumental works of creativity and of stunning stupidity,
CREATIVITÀ E OTTUSITÀ

sabato 3 febbraio 2018

Cintura esplosiva

Pensi ai kamikaze con cintura esplosiva e pensi subito al fanatismo religioso. Ma il gruppo più generoso in queste pratiche è quello laico delle Tigri del Tamil (Sri Lanka). Il paese più martoriato dagli attentati suicidi è stato a lungo il Libano, dove agivano fazioni laiche come il Partito Nazionale Siriano, il Partito Comunista Libanese e il Partito Ba’ath.
Cerchi una tradizione e non la trovi nell’islamismo radicale quanto piuttosto nei movimenti atei ed anarchici.
“Atran explores the way terrorists think of themselves and teaches us, at last, intelligent ways to think about terrorists.”—Christopher Dickey, Newsweek Middle East Editor…
AMAZON.COM

Guerra di religione

Nella loro "Enciclopedia della Guerra", Charles Phillips e Alexander Axelrod, hanno classificato 1763 conflitti violenti nel corso della storia, solo 123 (il 7%) avevano natura religiosa.
“Atran explores the way terrorists think of themselves and teaches us, at last, intelligent ways to think about terrorists.”—Christopher Dickey, Newsweek Middle…
AMAZON.COM

lunedì 12 settembre 2016

Identikit del terrorista kamikaze

Chi è il terrorista kamikaze?
Potremmo definirlo un altruista radicale.
Un altruista che attinge a quelle stesse forze attraverso le quali abbiamo posto le fondamenta delle più nobili e più potenti civiltà umane.
E la religione c’entra?
Certo che c’entra, la religione è il mattone fondamentale per costruire la civiltà umana.
Ecco, in estrema sintesi queste sono le risposte che fornisce Scott Atran dopo aver a lungo parlato con loro in Talking to the Enemy: Faith, Brotherhood, and the (Un)Making of Terrorists. In realtà dietro c’è uno studio antropologico e psicologico decennale.
Ecco una riga tratta dal testamento spirituale di un martire, mi sempra esemplare di un comune sentire:
I and thousands like me have forsaken everything for what we believe. MOHAMMAD SI DI QUE KHAN, ELDEST OF THE JULY 7, 2005, LONDON UNDERGROUND SUICIDE BOMBERS
Tra i terroristi la voglia di martirio è sincera, la fede è integerrima e la dedizione assoluta:
I noticed tears welling up in the eyes of my traveling companion and bodyguard, Farhin. He had just heard of a young man who had recently been killed in a skirmish with Christian fighters, and the experiment seemed to bring the youth’s death even closer to home. “Farhin,” I asked, “did you know the boy?” “No,” he said, “but he was only in the jihad a few weeks. I’ve been fighting since Afghanistan [the late 1980s] and I’m still not a martyr.” I tried consoling him: “But you love your wife and children.” “Yes.” He nodded sadly. “God has given this, and I must have faith in the way He sets out for me.” “What way, Farhin?” “The way of the mujahid, the holy warrior.”
Il terrorista non è un nichilista ma un credente a tutto tondo:
The terrorists aren’t nihilists, starkly or ambiguously, but often deeply moral souls with a horribly misplaced sense of justice.
L’obiettivo dello studioso è quello di comprendere questo altruismo estremo che conduce a sacrificare la propria vita per cause solo all’apparenza astratte:
… understand and convey what makes humans willing to kill and die for others…
L’istituzione privilegiata per vedere all’opera l’altruismo radicale dell’uomo è la tribù, ma intesa in senso lato:
It is the larger family, or “tribe,” and not the mostly ordinary individuals in it, that increasingly has seemed to me the key to understanding the extraordinary violence of mass killing and the murder of innocents… There is an extended sense of tribe similar to philosopher Jonathan Glover’s outlook in Humanity, his very disturbing chronicle of twentieth-century atrocities. This broader idea of tribe refers to a group of interlinked communities that largely share a common cultural sense of themselves, and which imagine and believe themselves to be part of one big family and home…

La tribù “allargata” puo’ diventare una comunità immaginaria i cui membri mancano spesso di una relazione  personale tra loro:
the “imagined community,” as political scientist Benedict Anderson once referred to the notion of the nation,6 extends from city neighborhoods to cyberspace…

La cosa non è nuova, già le ideologie novecentesche (vere religioni) avevano realizzato un legame tribale tra estranei:
Nazi Germany imagined itself in terms of a tribe, the fatherland, and pushed the Soviet Union away from pretensions of universal brotherhood and back to a Mother Russia, which, with the Stalin priesthood, in fact mobilized tribal passions for sacrifice in the Great Patriotic War…
Ormai sappiamo che esiste un legame solido tra altruismo e guerra. Niente altruisti, niente guerre. Non a caso rinveniamo spesso un’esaltazione della guerra tra gli altruisti radicali: 
War is noble in a true cause that is worth more than life. Fighting for that is a strong feeling, strong.”…
La metafora più sfruttata in questi casi è quella familare:
… It’s no accident that nearly all religious and political movements express allegiance through the idiom of the family—brothers and sisters, children of God, fatherland, motherland, homeland…
I terroristi non sono razzisti: per loro l’uomo è una creta sempre modellabile e la cultura è tutto, un bambino sionista puo’ sempre diventare un eccellente mujahedin:
whether the children of Zionist Jews raised by mujahedin families since birth would become good Muslims and mujahedin or remain Zionist Jews. Nearly all mujahedin, leaders and foot soldiers alike, answered that the children would grow up to be good Muslims and mujahedin. They usually said that everyone’s fitrah (nature) is the same and that social surroundings and teaching make a person good or bad…
Il bene più ambito dai terroristi è la gloria:
Glory is the promise to take life and surrender it in the hope of giving greater life to some group of genetically bound strangers who believe they share an imagined community under God (or under His modern secular manifestations, such as the nation and humanity)…
Difficile non sentire l’afflato religioso spirare da questi sentimenti sinceri.
Nelle parole dei martiri la causa (religiosa) è sempre accostata alla fratellanza, ovvero alla comunità di appartenenza. 
“My son didn’t die just for the sake of a cause, he died also for his cousins and friends. He died for the people he loved.” And my puzzling over that sentiment then became an overarching theme of study for this book…
Ma, almeno nell’uomo moderno, la scienza puo’ rimpiazzare fede e altruismo radicale? No. E non deve quindi meravigliare che molti terroristi non siano affatto estranei al mondo della scienza, o per lo meno della tecnologia (è nota tra loro la preponderanza di ingegneri). La scienza fallisce invariabilmente nel momento in cui vuole proporsi come base morale per una vita appagata:
Some of my fellow nonreligious scientists believe that science is better able than religion to constitute or justify a moral system that regulates selfishness and makes social life possible. In fact, there doesn’t seem to be the slightest bit of historical or experimental evidence to support such faith in science… Neither do I think scientists are particularly well suited to provide moral guidance to society… As Noam Chomsky put it in response to my criticism of “new atheists” who claim to replace faith-based morality with science-based morality: “On the ordinary problems of human life, science tells us very little, and scientists as people are surely no guide. In fact they are often the worst guide, because they often tend to focus, laser-like, on their professional interests and know very little about the world.”…
Dai tempi di Dukheim sappiamo che la religione e solo la religione fonda la convivenza umana (la laicità nasconde quasi sempre una religione moderna che si oppone a quelle passate, ricordiamoci che lo statista laico per eccellenza fu Hitler):
“God and society are one and the same…” French sociologist Émile Durkheim famously conjectured…
In nome della religione e dell’altruismo noi compiamo sia i gesti più nobili che quelli più infimi. L’empatia è alla base dell’ecatombe come della umanità. I genocidi più efferati sono stati compiuti spesso da chi ha sacrificato la propria vita e la propria famiglia alla causa e non certo da avidi egoisti in cerca di un sordido tornaconto personale:
…religions sanctify and incite fear (which is the father of cruelty) but also hope (which is the friend of happiness). Between the Hecatomb and Humanity, religion’s polar products, the destinies of civilizations continue to evolve…
L’idea religiosa regala all’uomo “senso” e “socializzazione”, due beni primari:
Humans and other primates have two preoccupations in life: health and social relations. Actually, they’re often the same: socialize to survive… This belief that our world was intended for the committed community is what I call the Cause. It is a mystical thing, a product of our biological evolution and history that gives spiritual purpose to our lives…
Con la socializzazione e il “senso” del proprio agire arrivano le motivazioni e  arriva presto anche  la civiltà:
… this illusion [Atran è un ateo convinto] came to drive humanity and make itself real in the creation of cultures and the religious rise of civilizations..
Il libro risulta disturbante proprio per il sottile legame che istituisce tra terrorismo e civiltà. Ecco lo scopo dell’autore dietro questa mossa ardita:
It’s about attempting to demystify terrorism, lessen our fears, and reduce the dangers of violent overreaction…
Jihadisti e umanitari hanno molto in comune, quasi ci si confonde:
jihad fights with the most primitive and elementary forms of human cooperation, tribal kinship and friendship, in the cause of the most advanced and sophisticated form of cultural cooperation ever created: the moral salvation of humanity…
Dal punto di vista psicologico e antropologico il terrorista è un tipo normale:
Anthropologically and psychologically, terrorists usually are not remarkably different from the rest of the population. There are a few cruel kooks and some very bright individuals who go in for violent jihad, but most terrorists fall in between. Small-group dynamics can trump individual personality to produce horrific behavior in ordinary people…
Ecco un profilo:
demographic and social tendencies exist: in age (usually early twenties), where they grew up and where they hang out (neighborhood is often key), in schooling (mostly nonreligious and often science oriented), in socioeconomic status (middle-class and married, though increasingly marginalized), in family relationships (friends tend to marry one another’s sisters and cousins)…
Il concetto centrale che il libro vuol far passare: non ci si sacrifica solo per una causa ma per una comunità. Gruppo e sopravvivenza vanno a braccetto cosicché la psicologia evoluzionista viene chiamata direttamente in causa:
These are tales and studies in the wild about how and why people come naturally to die and kill for the Cause—people almost never kill and die just for the Cause, but also for each other: for their group, whose cause makes their imagined family of genetic strangers—their brotherhood, fatherland, motherland, homeland, totem, or tribe… Now I see that friendship and other aspects of small-group dynamics, such as raising families or playing on a team together, trump most everything else in moving people through life. But I also see religion, and quasi-religious nationalist or internationalist devotion such as patriotism and love of humanity, as framing and mobilizing that movement with purpose and direction….But I think I’ve come to understand that without groups, and without sincere love of them by some, our species probably wouldn’t have survived… A person alone can analyze history but can’t make it without others…
Ricordiamoci sempre qual è la chiave del nostro successo evoluzionistico:
The key to this astounding and bewildering development, it appears, is mushrooming cultural cooperation and creativity within groups, in order to better compete against other groups…
E naturalmente la religione è l’ingrediente fondamentale di questa ricetta:
The story of humanity has been the religious rise of civilizations, however secular in appearance the recent chapters of the story appear…
In particolare i monoteismi, che hanno dato vita alle civiltà più estese (grandi dei, grandi civiltà):
The formation of large-scale cooperative societies is an evolutionary problem, because evolutionary theories of reciprocity based on kin relations or quid pro quo (scratch my back and I’ll scratch yours) cannot account for the fact that people frequently cooperate with strangers of unknown reputation whom they will never meet again and whose loyalties they cannot control. But religious beliefs and obligations can reinforce cooperative norms by conferring on them sacredness, and with supernatural punishment or divine retribution for breaking with those cooperative norms. Supernaturals are the unimpeachable authors of what is sacred in society… Sociologists and anthropologists argue that sacred beliefs and values authenticate society as having existence beyond the mere aggregation of its individuals and institutions… A reason for these divine beings: to make large-scale cooperation possible between anonymous strangers. Historical and cross-cultural analyses indicate that the larger a society’s population, the more likely it is to have deities who are concerned with managing morality and mitigating selfishness.
Forse la religiosità non è un istinto innato ma di sicuro emerge direttamente da istinti innati:
Religion, for example, is neither a naturally selected adaptation of our species nor innate in us. But we are biologically primed by evolution to be on the lookout for potential predators, and especially guard against intelligent and cunning agents like ourselves. So hair-trigger is this survival sensibility that we see enemies in clouds or hear them in the wind. It’s only a short step from imagining invisible agents to believing in their supernatural existence—a step motivated by fears of death and deception, and hopes of success and salvation. I’ll show evidence that this tricking and tweaking of our species’ innate and universal sensibilities is what creates religion from cognition…
Un parallelo (provocatorio, esagerato ma eloquente) potrebbe essere fatto tra pornografia e altruismo radicale:
From an evolutionary standpoint, imagined kinship isn’t all that different from pornography: It too involves manipulation of naturally selected proclivities for passionate ends that may be very far removed from evolutionary needs but create a cultural reality of their own….
Atran ha studiato a lungo l’origine della religione. Per lui, questo istinto naturale di far gruppo tra parenti ha isolato alcuni strumenti particolarmente efficaci a fungere da collante, tra questi il più affidabile è appunto il pensiero religioso (la religione emergerebbe così come effetto collaterale di questa esigenza):
When imagined kinship combines with team spirit, amazing things are possible: like winning battles against all odds, achieving civil rights, or you and your buddies blowing yourselves—and your perceived enemies—to bits…
Il concetto di Nazione è essenzialmente un concetto religioso:
In Imagined Communities, Benedict Anderson describes the birth of the concept of the nation as basically a reformulation of religion and the imagined kinship of ethnicity…
Ci sono una miriade di religioni moderne che noi non siamo abituati a considerare tali:
Secularized by the European Enlightenment, the great quasi-religious isms of modern history, as political philosopher John Gray calls them—colonialism, socialism, anarchism, fascism, communism, democratic liberalism—harnessed industry and science to continue on a global scale the human imperative of cooperate to compete… Even the idea of human rights is an outgrowth of monotheism, brought down from heaven to everyone on earth (in principle) by Europe’s Enlightenment.
Oggi le comunità sono virtuali e spesso staccate dai territori. Difficile allora pensare ai conflitti come a “scontri di civiltà” perché questa deterritorializzazione segna una crisi delle civiltà tradizionali – essenzialmente territoriali - e l’emersione di nuove civiltà:
As French political scientist Olivier Roy astutely notes, religion and politics are becoming increasingly detached from their cultures of origin, not so much because of the movement of peoples (only about 3 percent of the world’s population migrates),18 but through the worldwide traffic of media-friendly information and ideas…contrary to those who see global conflicts along long-standing “fault lines” and a “clash of civilizations,” these conflicts represent a crisis, even collapse, of traditional territorial cultures, not their resurgence… Many made giddy by globalization—the ever faster and deeper integration of individuals, corporations, markets, nations, technologies, and knowledge—believe that a connected world inexorably shrinks differences and divisions, making everyone safer and more secure in one great big happy family…
Molti giovani sono in cerca di “senso” e lo rinvengono in queste comunità virtuali che pur veicolando valori tradizionali sono spesso staccate dalla tradizione vera e propria e nel contesto contemporaneo offrono qualcosa di originale e in grado di marcare l’identità:
Many, especially the young, are increasingly independent yet interactive, in the search for respect and meaning in life, in their visions of economic advancement and environmental awareness. These youth form their identities in terms of global political cultures through exposure to the media…
Ora ci appare più chiaro l’errore preoccupante che si annida nelle analisi più superficiali:
Politicians and pundits assure us that jihadism is nihilistic and amoral, with no real program or humanity. Yet charges of nihilism against an adversary usually reflect willful ignorance regarding the adversary’s moral framework
COMMENTO PERSONALE
Al netto dell’ateismo dell’autore – fatto emergere anche laddove del tutto irrilevante – le tesi del libro sembrano convincenti. D’altronde, una certa sovraesposizione ideologica è giustificata: l’autore vorrebbe forse rassicurare della sua fede di fondo i “quattro cavalieri” dell’ateismo militante (Harris, Dawkins, Hitchens e Dennett) visti i duri scontri precedenti. Ricordo solo che i “quattro” sostenevano come al fanatismo islamico andasse contrapposto un non meglio precisato “pensiero scientifico”. Il commento di Atran: “barzellette”. E da lì sono state legnate pesanti come solo tra atei puo’ succedere.