UN BUON ARGOMENTO ABORTISTA
Il paradosso di Sorite afferma che - come principio generale - se da un mucchio di sabbia levi un granello di sabbia ottieni un altro mucchio di sabbia, dal che deriva che, iterando questa pratica, dobbiamo necessariamente concludere che anche un granello di sabbia costituisce un mucchio di sabbia, il che è assurdo. Analogamente: se da un uomo levo una cellula otterrò ancora un uomo, dal che deriva che, iterando questa pratica, dobbiamo concludere che una singola cellula umana costituisce un uomo, il che è assurdo. Risolvendo il paradosso di Sorite potremo risolvere anche il paradosso dell'uomo a cui sottraggo le cellule una ad una.
Il paradosso di Sorite puo’ risolversi in vari modi: 1) concentrandosi sul punto di partenza dell’intero processo, cioè dicendo che i mucchi di sabbia non esistono in quanto tali, oppure 2) concentrandosi sul punto d’arrivo dell’intero processo, cioè ammettendo che in qualche modo anche un granello di sabbia puo' dirsi che costituisca un “mucchio” di sabbia, oppure 3) facendo notare che il paradosso deriva dal fatto che il concetto di “mucchio” è imprecisato, una volta che sarà precisato sarà anche possibile individuare quando nel processo descritto un “mucchio” cesserà di essere tale. La terza soluzione sembrerebbe quella più di buon senso. Parallelamente si potrebbe dire che una volta precisato il concetto di “uomo” sapremo dire a che punto del processo di sottrazione cellulare non avremo più un uomo di fronte a noi. In definitiva, rispetto a ritenere cruciali l’inizio e la fine del processo il buon senso ci spinge a privilegiare un punto intermedio.
Il paradosso di Sorite puo’ facilmente applicarsi anche ad un processo di addizionale oltre sottrattivo: quando ottengo un “mucchio” di sabbia aggiungendo granello a granello? Gli abortisti fanno notare: e perché mai il paradosso di Sorite non dovrebbe potersi applicare anche all’uomo nella sua fase nascente oltre che nella sua fase morente?