IL POPULISTA IGNORANTE
Poiché spesso l’elettore populista si presenta come orgogliosamente ignorante la controparte politica pensa all’istruzione come ad una “medicina” che guarirà il paese. Evidentemente non ha ben capito come incide la scolarità sui comportamenti elettorali. Qui come altrove è l’ignoranza relativa a farsi sentire, non quella assoluta.
Faccio un esempio macroscopico per spiegarmi meglio: sappiamo che chi è più istruito ha più probabilità di andare a votare, questo è vero oggi come lo era ieri. Tuttavia, nonostante l’istruzione media sia aumentata notevolmente nell’ ultimo mezzo secolo, l’affluenza alle urne è diminuita; non solo, in una buona parte dei paesi più scolarizzati si vota meno che nei paesi a bassa scolarizzazione. Quindi, sebbene resti vero che un titolo di studio più elevato aumenti la probabilità di andare alle urne, la legge generale da tenere a mente è un’altra: persone con la medesima istruzione tende a fare gruppo e a comportarsi in modo simile. Ecco, quanto detto per l'affluenza alle urne vale anche per il voto espresso.
Da quanto detto deriva che l’istruzione dell’elettorato attivo di per sé non incide granché sull’esito delle elezioni: quand'anche fossimo tutti scienziati ma permarrà una distinzione tra i “più istruiti” e i “meno istruiti” il populismo potrà giocarsi tranquillamente le sue possibilità, questo perché nel voto politico più che esprimere delle preferenze cerchiamo delle affiliazioni.