IL SACRAMENTO
Tra le ragazze c’è una tendenza a sostituire la festa di matrimonio con quella di laurea ma l’operazione non sembra destinata a riuscire, si tratta di cose troppo diverse: la festa di laurea celebra un successo (si rivolge al passato), quella di matrimonio un impegno (si rivolge al futuro). Forse proprio per questo è tanto particolare: l’istituzione del matrimonio è in crisi ma non sono in crisi le feste di matrimonio, personalmente penso che siano le feste più autentiche, quelle in cui i protagonisti e la loro cerchia sono più coinvolti. Ad una festa di laurea, tanto per dire, non si piange certo di gioia, cosa che invece ricorre nei matrimoni.
Per quanto oggi indebolito, per quanto sottaciuto, l’impegno che si prende è in buona sostanza questo: ti starò vicino anche quando non ti amerò più. Si puo’ ben dire che la celebrazione di un matrimonio celebri ancora oggi il non-amore. Evidentemente, visto che troviamo le feste di matrimonio come le più sincere, un simile sacrificio per noi è importante. Penso che la cosa si leghi al nostro bisogno di… senso. Difficile produrre “senso” senza abbinarlo a un sacrificio.