venerdì 13 luglio 2018

LA TASSA VOLONTARIA

LA TASSA VOLONTARIA
La logica mi sembra fallata: se devo costruire una strada e l’unico contributo è il mio, la strada non si fa, oppure si fa, tutti ne beneficiano a scrocco e io sono l’unico che paga. Lo stesso se falciassi le aiuole della strada pubblica. In questi casi una tassa è plausibile ed è quindi plausibile affermare "non lo faccio perché pago le tasse". Ma se invece chiedo più generosità verso i migranti africani e comincio con l'ospitarne uno a casa mia aumento la generosità netta del sistema conseguendo il mio obbiettivo senza gravare su chi invece vorrebbe respingerli in Libia infischiandosene della "generosità" o ritenendo che siamo già stati abbastanza generosi. In questo caso anche l'azione individuale ha un senso. D'altronde è la logica sottostante all'istituto della "sponsorizzazione". Inoltre: perché mai uno dovrebbe donare a quelle ONLUS che forniscono assistenza ai senza tetto visto che "paga già le tasse"? Si tratta forse di una contraddizione?
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