martedì 31 luglio 2018

LA SCIENZA “CAPISCE” QUELLO CHE DICE?

LA SCIENZA “CAPISCE” QUELLO CHE DICE?
La filosofia capisce qualcosa spiegandone la funzione, la scienza spiegandone il funzionamento.
Di fronte ad una rete stradale il filosofo nota, per esempio, che serve a condurre da A a B, lo scienziato che per utilizzarla al meglio bisogna svoltare a sinistra ogni due svolte a destra.
C’è da chiedersi se la scienza “capisca” le cose di cui parla, in passato certo idealismo lo ha negato provocando così la reazione di certo scientismo che tende a considerare la filosofia inutile (magari evidenziando l’assenza di scopi nell’universo).
Forse è meglio lasciare da parte idealisti e scientisti puntando invece su ammissioni involontarie e disinteressate di chi conosce da vicino cio’ di cui parla. Viene in mente allora lo scienziato Richard Feynman quando un tempo ebbe a dire: “penso di poter affermare con certezza che nessuno capisce la meccanica quantistica”. Strano perché gli scienziati sembrano dominarla in tutto e per tutto, fanno esperimenti, fanno previsioni attendibili, le leggi fondamentali dell’infinitamente piccolo sembrano non avere più segreti per loro, la comprensione meramente scientifica dei fenomeni (funzionamento) sembra ormai pienamente matura. Cosa manca? Manca la comprensione filosofica: difficile capire cosa sia una realtà che si presenta in forma di distribuzione probabilistica! Non impossibile ma difficile. In altri termini la situazione è questa: facile per il ricercatore sapere cosa fare, le regolette e i protocolli sono ampiamente collaudati, ma difficile per il filosofo trovare metafore concettuali adeguate per descrivere cio’ che ha di fronte.
Conclusione: sembra proprio che le parole dello scienziato Richard Feynman tradiscano un' amara verità, almeno per molti membri della categoria a cui appartiene: solo la filosofia “capisce” in senso stretto, solo la filosofia “conosce” cio' di cui parla. Poi, uno puo’ sempre dire che la pratica è tutto e la conoscenza niente!
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