IL PROGRESSO NON ESISTE
Ve lo ricordate il Libro della Giungla? Baloo è goloso di miele ma le sue scorte sono scarse poiché le api difendono strenuamente i loro alveari. Quando fa amicizia con Mowgli sfrutta l’intelligenza del suo amico umano in grado di escogitare mille trucchetti (tecniche) per ingannare le api. Conclusione: Baloo comincia a vivere nell’abbondanza ma non sa gestirla, passa di scorpacciata in scorpacciata facendo indigestioni che lo rendono ancora più triste rispetto a quando non conosceva il suo dotatissimo amico. A quanto pare l’intelligenza di Mowgli non ha giovato a Baloo che era abituato ad avere e a gestire X e non Y. Baloo ora sa produrre di più ma non gli serve a niente poiché non sa consumare di più. La produzione dipende ora dalla tecnica mentre la capacità di godere dall’evoluzione: sono due variabili che viaggiano a velocità differenti.
Il progresso puo’ dirsi un cambiamento per il meglio ottenuto attraverso le idee anziché attraverso l’evoluzione naturale. L’elemento cruciale qui sono le idee (ovvero la coscienza). La tecnica (ovvero le idee applicate) producono inevitabilmente un cambiamento accelerato rispetto all’evoluzione naturale. D’altro canto, il cambiamento nella nostra capacità di godere delle innovazioni è scandito proprio dall’evoluzione naturale. Da questa discrasia temporale nasce lo “spreco” del progresso.
Per negare questa tesi vengono in mente alcuni doni del progresso, per esempio l’allungamento della vita umana: chi puo’ considerarla uno spreco? Ma speranza di vita e benessere non sono la stessa cosa: gli animali dello zoo vivono più a lungo di quelli selvaggi ma siamo sicuro che sappiano godere di questo privilegio? Siamo sicuri che barattare taluni rischi con una vita più lunga arrechi una maggiore felicità? Altro esempio: l’alfabetizzazione. L’analfabeta vivrebbe oggi in un inferno ma l’alfabetizzazione generalizzata è il rimedio o la causa di questo inferno? Altro esempio: oggi sappiamo combattere lo scorbuto, ovvero quella terribile malattia che colpiva i marinai che affrontavano lunghi viaggi in mare. Tuttavia, i lunghi viaggi in mare sono un portato del progresso, in altre parole: il progresso ha solo rimediato ad un guaio del progresso. Altro esempio di progresso (morale): l’abolizione della schiavitù. Ma anche qui, la schiavitù, a suo tempo, fu un progresso, o perlomeno un portato di quel progresso che fu la rivoluzione agricola. Ancora una volta il progresso rimedia ad un guaio del progresso.