martedì 11 giugno 2024

i lungimiranti.

I lungimiranti ci ammorbano la vita.

Ai lungimiranti piace spaziare nel tempo (ignari di ogni tasso di sconto). Si dedicano così a minuziose misurazioni con il bilancino del farmacista su tempi ultrasecolari. Ma ogni nostra azione oggi ha così tante possibili conseguenze future che è impossibile essere giustificati nel prevederne l'impatto quando i tempi sono così lunghi. Di solito i lungimiranti traducono questo avvertimento con un saggio "agite con attenzione". Io lo traduco con un "non agite affatto". Ma perché l'inazione ( = preghiera) è la scelta migliore? In primo luogo, il ragionamento a lungo termine richiede uno sforzo cognitivo quando le risorse cognitive sarebbero meglio spese altrove. Certo, riflettere sul futuro puo' essere divertente (specie per chi ama la fantascienza) e consente di stupire chi ascolta, tuttavia un'allocazione più razionale del pensiero resta sempre auspicabile. Inoltre, sospetto che, per una questione contingente di psicologia umana, sarà molto difficile dare al Processo X solo il minuscolo peso che merita: una volta pagati i costi cognitivi per pensare al Processo X, questo fattore sarà molto importante per te e sarai tentato di enfatizzarne l'influenza. In generale la complessità cognitiva è un terreno fertile per i vizi cognitivi. Forse la razionalizzazione è la versione più diretta di questa obiezione: se tu sei è emotivamente attratto dall'Azione B e se il pensiero su lunghissime distanze sembra favorire l'Azione B, è plausibile che darai a quella azione più del peso di quello minuscolo che meriterebbe.
http://schwitzsplinters.blogspot.com/2024/06/the-meta-epistemic-objection-to.html