venerdì 21 giugno 2024

falsa tradizione

Vetus Ordo
Nella diatriba tra fautori e avversari della messa tridentina la cosa che meno mi convince è l'accusa dei modernisti ai tradizionalisti di non essere abbastanza fedeli alla tradizione. Ma l'ossequio a false tradizioni ha una venerabile tradizione. Se vado a un ristorante indiano per mangiare il cibo della tradizione di quel paese non intendo abbassare la mia sicurezza alimentare solo perché nella "vera" tradizione la sicurezza alimentare era molto meno garantita di oggi. Se rievoco i valori della famiglia tradizionale non trasformare la mia casa una "caserma" solo perché nell' "epoca d'oro" della famiglia tradizionale molti genitori abusavano della disciplina. Se un rito della fertilità rievocato oggi - e ce ne sarebbe bisogno - non è fedele a quelli originali del passato, non mi disturba affatto, mantiene molti dei significati che intende veicolare. Ho amato molto la musica hawaiana grazie a Mike Cooper, non certo un filologo. Mi ha regalato tanta felicità di cui difficilmente mi pentirò mai in futuro solo perché qualcuno mi farà notare i molti "passi falsi" che ha compiuto. Quante cose buone sono state fatte rievocando tradizioni che si sono rivelate imperfette se non false. E come non menzionare il fatto che molte tradizioni doc idealizzavano il passato rifacendosi a false tradizioni? Oso dire che la stessa contrapposizione tra modernisti e tradizionalisti, intesa in senso lato, è ingannevole perché i secondi rimpiangono lo stile di vita della recente civiltà agricola mentre i secondi sostengono uno stile di vita "libertario" ben più remoto e tipico dei raccoglitori/cacciatori.
Ergo: di fronte agli aspri contrasti sulla Messa Vetus Ordo, l'unica domanda che mi faccio è: pluralismo o uniformità? E tifo "tradizionalisti".

Ergo: di fronte agli aspri contrasti sulla Messa Vetus Ordo, l'unica domanda che mi faccio è: pluralismo o uniformità? E tifo "tradizionalisti".

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