lunedì 10 giugno 2024

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I sindacati degli insegnanti sono gestiti da avidi idioti?

Molti pensano che sia così, in fondo è gente che non smette mai di chiedere soldi. Sono tristemente noti per essere al fianco dei colleghi fannulloni (anche condannati). Cercano scampare ad ogni valutazione e di impedire ai genitori di vedere ciò che i loro figli stanno imparando, oltre a lottare strenuamente per impedire qualsiasi scelta scolastica! Inutile dire che durante il Covid hanno resistito ostinatamente a qualsiasi ritorno all'istruzione in presenza. Ma in tutto questo c'è qualcosa che non convince, l'avidità puo' far capolino qua e là ma non è il loro tratto distintivo. La cosa più evidente è che le persone avide sono felici di negoziare. Vuoi un rapido ritorno all'istruzione in presenza? Bene, ti basterà aumentare gli stipendi degli insegnanti per ottenerlo. Vuoi licenziare i cattivi insegnanti? Perfetto, puoi licenziare l'1% inferiore in cambio di un aumento del 3% per gli altri. Vuoi un'estensione dei voucher? Certo, a condizione che le scuole possano mantenere la metà del finanziamento statale per ogni studente che perdono. Ma un panorama del genere assomiglierebbe al Paradiso in Terra! Il fatto che i sindacati degli insegnanti realmente esistenti si oppongano istericamente a questi compromessi per fare soldi, dimostra che non si tratta solo di soldi. La maggior parte della loro dirigenza e gran parte dei loro iscritti sono sinceramente FANATICI. Forse non abbastanza sinceri da mandare i propri figli in scuole pubbliche scadenti, ma comunque abbastanza sinceri nell'ampio schema delle cose. Se i sindacati degli insegnanti avessero a cuore solo il benessere dei loro membri che pagano le quote, per esempio, sarebbero feroci sostenitori della disciplina in classe (avere anche solo un teppista che gira tra i banchi ti procura i capelli grigi in pochi mesi). Il sincero fanatismo è una base più credibile per la loro recalcitranza. E sebbene si sia tentati di incolpare i sindacati di sostenere una spesa per l'istruzione sempre più elevata, la dura realtà è che quasi tutti gli adulti del paese sarebbe favorevoli a una spesa per l'istruzione... ancora maggiore! Retoricamente parlando, definire gli insegnanti "avidi idioti" probabilmente li scredita in modo più efficace che definirli "fanatici di sinistra". A nessuno piacciono i cretini, ma un terzo della popolazione prova simpatia per i fanatici di sinistra. Eh sì, la storia dell'avidità è ottimista. Con loro la negoziazione appare piuttosto disperata. Queste considerazioni dovrebbero dettare la linea sulla politica dei tagli alla scuola e dei voucher: il modo migliore per trattare con i fanatici... è non trattare affatto con loro.
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