sabato 14 aprile 2018

UNA NARRAZIONE DIVERSA DELLA CRISI

UNA NARRAZIONE DELLA CRISI
Negli USA la grande perdita di posti di lavoro c'è stata nel biennio 2008-2009 e la contrazione della domanda seguita alla bolla immobiliare spiega bene il disastro, anche se le imprese, in casi del genere, non licenziano in massa per non deprimere il morale di chi resta. Tuttavia era in moto al contempo un trend più generale, tanto è vero che chi è stato messo fuori è poi rientrato altrove ma in modo lento e con lavori non certo al livello dei precedenti, i salari erano bassi e la precarietà la regola, quasi che accanto ai posti prestigiosi potessero esistere solo lavori umile: la precedente condizione “media” sembrava essersi dissolta. Probabilmente, già in precedenza questa gente dismessa occupava posti poco produttivi e la crisi ha rappresentato per loro un “momento della verità”, studiosi come Nir Jaimovich e Henry Siu avevano già parlato di lavori polarizzati e il fenomeno si è scatenato con la recessione, chi occupava posti medi poteva essere ricollocato solo in basso: i nuovi lavori non sono e non saranno mai come i vecchi, e questo a prescindere dallo stimolo keynesiano di cui parla sempre la politica. Chi prima era impiegato ora fa commissioni per conto terzi o assiste persone anziane o sistema merci sugli scaffali o impacchetta prodotti per la spedizione, e se non accetta il cambio infoltisce l'esercito di chi sta a casa e non cerca più perché il mercato “non offre nulla di interessante”. I lavoratori che non producono nulla (zero-marginal-product-worker) ieri non sapevano neanche di esserlo, c'è voluta la crisi per recapitare questa notizia, ormai questa gente aveva interiorizzato un certo giudizio su di sé e oggi fatica ad accettare occupazioni più umili.
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The groundbreaking follow-up to the New York Times bestseller The Great Stagnation The United States continues to mint more millionaires and billionaires than any country ever. Yet, since the great recession, three quarters of the jobs created here pay only marginally more than minimum wage....