Solo i laureati ottengono i posti di lavoro migliori. Certo, col tempo magari poi emergono delle inadeguatezze, ma licenziare resta molto difficile. Non parlo solo degli ostacoli legislativi: innanzitutto il boss non è un robot, nel frattempo, poi, si sono instaurate delle relazioni con i colleghi e un atto brutale quale il licenziamento singolo mina il morale anche di chi resta. C’è poi un’etica sottesa che si rischia di tradire: quando sei assunto fai parte del team. Romperla genera guai.
Una cosa è certa: quanto più un’impresa è riluttante al licenziamento individuale, tanto più il titolo di studio (pezzo di carta) assume un valore in sé. Il titolo di studio consente di fare il primo passo in entrata, qualcosa di molto prezioso quando essere sbattuti fuori una volta dentro diventa quasi impossibile.