QUANDO L'UOMO RICEVETTE L’ANIMA?
Secondo Mark Stoneking, ricercatore al Max Planck Institute di Lipsia, 107.000 anni fa, lo suggeriscono i pidocchi. Ne esistono infatti di due tipi, quello dei capelli (humanus capitis) e quello della pelle (humanus corporis): il primo ha dato origine ad una sub-specie che si è adattata ai vestiti dell'uomo sopravvivendo solo grazie alla loro presenza. La mutazione decisiva sembrerebbe risalire proprio all’epoca indicata. Evidentemente fu allora che la “scimmia nuda” cominciò a vestirsi e a diventare “uomo”. L’abbigliamento è una tecnologia tutt’altro che banale, oltre a proteggerci da freddo e caldo è anche deposito di ornamenti e simboli, con i vestiti possiamo ben dire che nasce la cultura. Il vestito ci trasforma da primati in persone, non a caso in quella stessa epoca vengono rinvenuti in Africa manufatti proto-artistici come conchiglie incise, giavellotti decorati, perline e collane, in Medio Oriente si rinvengono anche le prime sepolture di cadaveri… avevamo ricevuto la nostra anima, stavamo diventando "esseri umani".