martedì 10 aprile 2018

COME SI IMPARANO LE COSE?

Nel mondo pre-moderno la gente non andava a scuola e aveva una produttività bassa sul lavoro. In epoca moderna va a scuola e la sua produttività è cresciuta. Eppure la scuola non ha inciso sulla nostra capacità di produrre ricchezza, questo libro lo dimostra in lungo e in largo. Cosa conta allora? Due ipotesi:
1) AFFIANCAMENTO. La modernità ha valorizzato l’innovazione e il modo migliore per averci a che fare consiste nella pratica ma soprattutto nell’affiancamento quotidiano con chi è già pratico. Un giovane programmatore impara molto vivendo fianco a fianco con un programmatore esperto. Un apprendista operaio specializzato sulle piattaforme petrolifere impara molto mettendosi sotto la tutela di un collega più esperto. Ogni volta che nasce una nuova industria nasce anche la possibilità di fare pratica con chi è più esperto di noi.
2) MANAGEMENT. Produrre è un lavoro di squadra in cui anche i più talentuosi combinano poco se non si coordinano. Per avere una buona squadra occorrono buoni allenatori, spesso sono loro a fare la differenza. Nel Terzo Mondo il management è scadente, ma anche da noi i margini di miglioramento sono notevoli. E’ il boss a fare la differenza.
CONCLUSIONE: non sono gli insegnanti ad averci arricchito, ma i “praticoni” e i boss. Non dobbiamo rendere omaggio ai libri, ma all’esperienza e ai leader. Non sopravvalutiamo lo studio e non sottovalutiamo il “fare2 e il “dirigere”.
N.B.: consiglio la visione del reality The Profit, dove si coglie dall’interno della vita aziendale la dinamica di come un lavoratore sterile uscito dall' università diventa un lavoratore produttivo.

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Why we need to stop wasting public funds on educationDespite being immensely popular--and immensely lucrative—education is grossly overrated. In this explosive book, Bryan Caplan argues that the primary function of education is not to enhance students' skill but to certify their intelligenc...