martedì 23 maggio 2017

Il fallimento della democrazia cilena

Nel suo saggio “Nunca mas”, Josè Pinera ci fornisce un resoconto del golpe cileno leggermente diversa da quella pervenuta dalle nostre parti. Se si evocano le figure di Allende e Pinochet, infatti, ogni italiano ha subito le idee chiare circa il carro su cui salire. La colonna sonora ideale per questa lettura non sono gli Intillimani ma l’inno nazionale cileno.
Tutta l’enfasi del saggio è posta sul cosiddetto “Accordo”.
Mercoledì 22 agosto 1973, il plenum della Camera di Deputati si riunì a mezzogiorno per “analizzare la situazione politica e legale che colpisce il paese”. Incominciando la sessione, i gruppi parlamentari dei Deputati del Partito Democratico Cristiano (PDC) e del Partito Nazionale (PN) presentarono un progetto di Accordo che avrebbe cambiato il corso della storia del Cile…
Una cosa deve essere chiara: quando parliamo di “plenum della Camera dei Deputati” parliamo dell’organo che aveva eletto Allende non di un’opposizione esacerbata.
Nell’accordo si sosteneva sostanzialmente che…
… “il paese sta soffrendo attualmente una crisi che non ha paragone nella nostra storia patria, durante centosessanta anni e tanti anni di vita indipendente....”
Nelle parole di Orrego, il presidente della democrazia cristiana cilena (partito decisivo per l’elezione di Allende):
… “la situazione di illegalità riguarda oltraggi reiterati alle risoluzioni del Congresso Nazionale, nonché oltraggi reiterati alle attribuzioni del Potere Giudiziario, ed ancora oltraggi reiterati alle facoltà dell’Organo di controllo generale della Repubblica (Contralorìa General de la Repubblica, ndr) e oltraggi reiterati ai diritti dei cittadini, ai mezzi di comunicazione dei cileni “… Il deputato Orrego affermò anche che il Presidente Salvador Allende non stava rispettando lo Statuto di Garanzie Democratiche che aveva fatto possibile la sua elezione. Questo elenco di diritti individuali era stato incorporato alla Costituzione nel 1970 come condizione affinché la Democrazia Cristiana votasse Allende come presidente, dato che quell’anno lui, candidato socialista, aveva ottenuto solo il 36,2 per cento del voto popolare e, pertanto, il Congresso poteva scegliere alla presidenza chiunque tra le due altre formazioni di maggioranza relativa…
Come reagì il partito di Allende?
… Luis Maira della coalizione di partiti di governo chiamata Unità Popolare. Non negò le gravi accuse che faceva il progetto di Accordo e cercò di giustificare la condotta del governo sostenendo “che il problema di fondo non è altro che lo Stato di Diritto e la sua giusta correlazione con le trasformazioni economiche indispensabili”…
Sembra sia stato velatamente prospettato anche un intervento sovietico:
…  La sessione del pomeriggio, convocata per votare il progetto di Accordo, cominciò alle otto di sera. Ma ci fu una sorpresa. Dopo un breve dibattito, la Camera si costituì in sessione segreta su richiesta di Jorge Insunza ed il pubblico seduto in tribuna dovette abbandonare l’aula. In quella sessione, il deputato comunista pronunciò un discorso minaccioso sostenendo che, se si approvava il progetto di Accordo, forze straniere avrebbero invaso immediatamente il paese…
Ecco il contenuto dell’Accordo parlamentare:
… L’Accordo, approvato da quasi due terzi dei deputati, ovvero il 63.3 per cento dell’assemblea, accusava il governo del Presidente Allende di venti violazioni concrete alla Costituzione e alle leggi, tra le quali anche la protezione di gruppi armati, le torture, e il fermo illegale dei cittadini, o ancora l’imbavagliare la stampa, il manipolare l’educazione, il limitare la possibilità di uscire dal paese, il confiscare la proprietà privata, il formare organismi sediziosi, il violare le attribuzioni del Potere giudiziale, il Congresso e il Controllore Generale della Repubblica, e tutto ciò in maniera sistematica e col fine di instaurare in Cile “un sistema totalitario”, cioè, una dittatura comunista…
Il fatto più rilevante:
… Fu un fatto straordinario che l’Accordo della Camera sia stato approvato da tutti i deputati del PDC, il partito maggioritario il cui leader indiscusso era il Presidente del Senato ed ex Presidente della Repubblica Eduardo Frey Montalva, dato che solo tre anni prima, il 24 ottobre del 1970, quello stesso partito aveva contribuito con tutti i suoi voti a nominare Presidente Salvador Allende nella sessione plenaria del Congresso…
Allende e i militari:
… Allende aveva aperto le porte della politica ai militare conferendo, un anno prima, a vari generali ed ammiragli i ministeri chiave…
Ma perché il tentativo di rimozione del Presidente non seguì le corrette? Perché un atto del genere era impossibile di fatto:
… la rimozione del Presidente, come previsto dall’articolo 42 della Costituzione promulgata nel 1925, esigeva per allontanare il Presidente i due terzi dei senatori in esercizio. Dato che il Senato si rinnovava parzialmente durante il mandato governativo, era virtualmente impossibile che un Presidente, per impopolare che fosse, perdesse così marcatamente le elezioni parlamentari durante il suo periodo al punto tale da rimanere senza l’appoggio di almeno un terzo dei senatori… In sintesi, la Costituzione di 1925 permetteva che un governo la violasse, perfino “sistematicamente” come sostenne un’ampia maggioranza dei deputati…
Del resto, il governo Allende non dimostrava una grande sensibilità per lo “stato di diritto”. Alcune dichiarazioni sintomatiche in merito:
… “dietro l’espressione ‘Stato di Diritto’ si nasconde una situazione che presuppone un’ingiustizia economica”… “La rivoluzione si manterrà dentro il diritto finché il diritto non pretende di frenare la rivoluzione”…
Ma è il comunismo stesso ad essere sempre stato in cattivi rapporti con il diritto e la democrazia:
… una rivoluzione comunista-socialista che cerca di stabilire quello che la sua stessa dottrina ha denominato “la dittatura del proletariato”, per definizione non si può fare nei limiti della Costituzione e della legge di una repubblica democratica… non è mai successo nella storia dell’umanità, perché tutti i regimi comunisti hanno raggiunto il potere totale attraverso la violenza… parliamo di un’ideologia ed una prassi, tanto sistematica quanto implacabile che concepiva la violenza come “la levatrice della storia”…
Il Partito Socialista cileno nelle sue risoluzioni aveva parlato chiaro fin dal 1967:
… “La nostra strategia scarta in realtà la via elettorale come metodo per raggiungere il nostro obiettivo di presa del potere.... Il partito ha un obiettivo: per raggiungerlo dovrà usare i metodi ed i mezzi che la lotta rivoluzionaria renda necessari”… La risoluzione adottata affermava che “la violenza rivoluzionaria è inevitabile e legittima.... Costituisce l’unica via che conduce alla presa del potere politico ed economico, e la sua ulteriore difesa e rinvigorimento… Le parole del futuro ministro degli esteri governo Allende: “io propendo a credere che è più probabile che prenda la forma di una guerra civile rivoluzianaria, alla maniera spagnola, con intervento straniero, ma di corso più rapido ed acuto”…
Allende e l’URSS:
…Probabilmente senza avere mai letto George Orwell, Allende chiamò la superpotenza comunista il “fratello maggiore” del Cile, in un discorso tenuto al Cremlino il 7 dicembre del 1972… Questa adesione ai regimi comunisti veniva da molto prima. Dai tempi dell’omaggio a Stalin a Santiago, una settimana dopo la sua morte, nel marzo del 1953, dove uno degli oratori principali fu il socialista Salvador Allende…
Stalin e il partito di Allende, orazione in morte del dittatore:
… “Oggi dorme la sua gloria eterna nella camera ardente della Sala delle Colonne di Mosca il camerata José Stalin. E’ da un solo giorno e qualche ora che è morto l’amato conduttore dei lavoratori del mondo, il più grande, profondo e nobile amico dell’umanità.... è morto il padre ed il capo di tutta l’umanità progressista. È morto, come Mayakovsky diceva di Lenin, il più umano di tutti gli uomini.... Diede abbondanza ed esistenza felice al suo paese. Sotto la bandiera di lutto, ma sempre spiegata di Stalin, i paesi vanno per la strada più breve verso la sicura vittoria, verso il mondo della felicità umana”…
Ancora sulla formazione di Allende, siamo negli anni 60:
… Allende accettò servire come presidente dell’Organizzazione Latinoamericana di Solidarietà (OLAS), un organismo castrista per esportare la rivoluzione comunista al continente, quella che aveva affermato pubblicamente che “la rivoluzione armata è l’unica soluzione per i mali sociali ed economici dell’America latina”…
Da presidente del senato:
… Allende, essendo presidente del Senato, espresse in vari episodi il suo appoggio al Movimento di Sinistra Rivoluzionaria (MIR), gruppo che iniziò la violenza guerrigliera in Cile…
La politica degli “spiragli legali”.
… aveva sviluppato l’insolita teoria giuridica degli “spiragli legali”, grazie alla quale non solo aveva fatto progredire l’interventismo statale in multiple imprese private di ogni grandezza, ma stava erodendo in maniera fatale la necessaria fiducia pubblica nelle istituzioni fondamentali della Repubblica…
Allende risponde alla Corte Costituzionale che lo aveva bacchettato per le sue politiche sul filo della legalità:
…“In un periodo di rivoluzione, il potere politico ha diritto di decidere in ultima istanza se le decisioni giudiziali non concordano con le alte mete e necessità storiche di trasformazione della società, quelle che devono avere assoluta precedenza su qualunque altra considerazione; come conseguenza, l’esecutivo ha il diritto di decidere se portare a termine o no le sentenze della Giustizia”….
risultati economici sotto il governo Allende:
…  crescente crisi economica - inflazione annuale attorno al 300 per cento, razionamenti, crisi della bilancia dei pagamenti, disoccupazione in aumento, sfiducia…
Allende e la guerra civile cilena:
… il paese era arrivato ad essere “un campo armato”, il che preoccupava oltremodo le Forze Armate, bisognava essere ciechi per ignorare che, durante l’inverno del 1973 (in Cile l’inverno corrisponde all’estate europea, ndr), il Cile era caduto in un stato di guerra civile (Due libri importanti e complementari che dimostrano questa realtà sono quelli di Paul Sigmund, The Overthrow of Allende, e di James Wheelan, Dalle Ceneri…
parziale giustificazione del Presidente ci sono i precedenti governi di centro e di destra che avevano aperto la strada a politiche illegali:
… Salvador Allende arrivò alla presidenza dopo il fallimento dei governi di Jorge Alessandri (1958-1964) e di Eduardo Frei Montalva (1964-1970). Entrambi i governi furono incapaci di cambiare la fallimentare strategia di sviluppo, che generava una crescita economica tanto mediocre che rendeva impossibile sconfiggere la miseria e creare un orizzonte di prosperità per tutti i cileni, ed ambedue aprirono la strada verso la violazione del diritto di proprietà, fondamento essenziale di una società libera… È deplorevole la scarsità di uomini pubblici nella destra disposti a difendere i suoi progetti con lo stesso vigore con cui i socialisti difendevano i loro… L’indebolimento del diritto di proprietà in Cile cominciò, in effetti, con la riforma costituzionale propiziata dal governo del Presidente Alessandri con la scusa di iniziare la Riforma Agraria…. Inoltre, il suo governo permise la proliferazione degli espropri di proprietà altrui da parte di gruppi di agitatori. Al governo di Frei espropriarono tutto: università, municipalità, centinaia di proprietà agricole, zone erariali, strade, industrie, un quartiere militare, e perfino la Cattedrale di Santiago…
Ma come coglie la situazione un “moderatissimo” padre della patria come Eduardo Frei? Eccolo che risponde alla confindustria cilena:
… la risposta di Eduardo Frei è rivelatrice: “Niente posso fare io, né il Congresso né nessun civile. Disgraziatamente, questo problema si risolve solo con i fucili... consiglio lor signori di esporre crudamente queste apprensioni, che condivido pienamente, ai comandanti in Capo delle Forze Armate, magari oggi stesso”…
Ed eccolo nella sua lettera a Mariano Rumor:
… “Trattarono in maniera implacabile di imporre chiaramente un modello di società ispirato al Marxismo Leninismo. Per riuscirci applicarono in maniera distorta le leggi o le ignorarono apertamente, ignorando anche i Tribunali di Giustizia.... In questo tentativo di dominio arrivarono a proporre la sostituzione del Congresso con una Assemblea Popolare e la creazione di Tribunali Popolari, alcuni dei quali arrivarono persino a funzionare, come fu denunciato pubblicamente…
Ed ecco lo studioso Brian Crozier, fondatore del “London’s Institute for the Study of Conflict”:
… “Durante i suoi tre anni al potere, Allende trasformò il suo paese, in realtà, in un satellite cubano, e pertanto un’addizione incipiente all’Impero Sovietico... a quei tempi il Cile poteva essere francamente descritto come un stato marxista in termini ideologici ed economici... da una prospettiva strategica, era stato trasformato in un’importante base per operazioni sovversive sovietiche e cubane, incluso il terrorismo per tutta l’America Latina... il KGB sovietico stava reclutando membri per corsi di allenamento in materia terroristica... specialisti della Corea del Nord stavano insegnando a giovani membri del Partito Socialista di Allende”.( The Rise and Fall of the Soviet Empire), 1999…
Il golpe secondo il moderatissimo Frei:
… “I militari furono chiamati, e hanno adempiuto ad un obbligo legale, perché il potere esecutivo e quello giudiziale, il Congresso e la Corte Suprema avevano denunciato pubblicamente che la presidenza ed il suo regime rompevano la Costituzione”…
Richard Pipes, professore dell’Università di Harvard sul golpe:
… con l’Accordo, “la Camera sollecitò le Forze armate affinché restaurassero le leggi del paese… Le Forze armate ubbidiscono All’alba di martedì 11 settembre del 1973, esattamente 18 giorni dopo che i ministri militari ricevettero formalmente l’Accordo della Camera dei Deputati, le Forze armate cilene iniziarono in tutto il territorio un’operazione militare per compiere il mandato parlamentare….
L’ Economist del 13/9/1973 sul golpe:
… “La morte transitoria della democrazia in Cile sarà deplorevole, ma la responsabilità diretta appartiene chiaramente al Dr. Allende e a quelli tra i suoi seguaci che costantemente calpestarono la Costituzione”… “se una sanguinante guerra civile cominciasse, o se i generali che ora controllano il potere decidono di non richiamare a nuove elezioni, non ci sarà dubbio alcuno rispetto a chi ha la responsabilità per la tragedia del Cile. La responsabilità è del Dr. Allende e di quelli nei partiti marxisti che applicarono una strategia per controllare il potere totale, al punto che l’opposizione perse le speranze di controllarli con mezzi costituzionali”… “Quello che accadde a Santiago non è un colpo tipicamente latinoamericano. Le forze armate tollerarono il Dr. Allende per quasi tre anni. In quel periodo, egli le inventò tutte per affondare il paese nella peggiore crisi sociale ed economica della sua storia moderna. L’espropriazione di terreni ed imprese private provocò un’allarmante caduta nella produzione, e le perdite delle imprese statali, come da cifre ufficiali, superarono i 1.000 milioni di dollari. L’inflazione raggiunse il 350 percento negli ultimi 12 mesi. I piccoli impresari fallirono; i funzionari pubblici e i lavoratori specializzati soffrirono la quasi scomparsa dei loro stipendi causa l’inflazione; le padrone di casa dovevano fare interminabili code per ottenere alimenti essenziali, se li trovavano. La crescente disperazione originò scioperi enormi tra i camionisti iniziati sei settimane fa. Ma il governo di Allende fece di più che distruggere l’economia. Violò la lettera e lo spirito della Costituzione. La forma in cui bypassò duramente il Congresso ed i Tribunali debilitò la fede nelle istituzioni democratiche del paese”… “le forze armate intervennero solo quando fu chiaramente stabilito che esisteva un mandato popolare per l’intervento militare. Le Forze Armate dovettero intervenire perché fallirono tutti i mezzi costituzionali per frenare un governo che si comportava in maniera incostituzionale”…
Allende e i militari, sempre l’Economist:
… Per la rivista britannica la causa del golpe “furono gli sforzi degli estremisti di sinistra per promuovere la sovversione dentro le Forze Armate. Il signor Carlos Altamirano, ex segretario generale del partito socialista, ed il signor Óscar Garretón del Movimento di Azione Popolare Unitaria, entrambi leader dell’Unità Popolare di Allende, furono segnalati dall’esercito come gli autori intellettuali del piano di ammutinamento dei marinai in Valparaíso....
L’Economist sul ruolo degli USA nella vicenda:
… “Il Generale Pinochet e gli ufficiali che l’accompagnano non sono fanti di nessuno. Il suo golpe fu preparato in casa, ed i tentativi per fare credere che i nordamericani fossero implicati sono assurdi, specialmente per chi conosce la cautela dei nordamericana nelle loro recenti trattative col Cile”…
Una sintesi di questa brutta storia a cura del Presidente della Democrazia Cristiana Patrizio Aylwin:
… “Il governo di Allende aveva esaurito, con un totale fallimento, la via cilena verso il socialismo e si apprestava a consumare un autogolpe per instaurare con la forza la dittatura comunista. Il Cile visse sull’orlo del “Golpe di Praga” che sarebbe stato tremendamente sanguinoso, e le Forze Armate non fecero altro che anticipare quel rischio imminente” (El Mercurio, 17 settembre 1973)…
Le tesi dell’autore una volta analizzati i fatti:
… È impossibile, alla luce di tutti questi antecedenti, non concludere che l’intervento militare fu il risultato di una ribellione civile davanti ad una tirannia…I fatti dimostrano allora che: a) Il Presidente Salvador Allende fu il principale responsabile della sua propria fine, perché commise un suicidio politico dichiarandosi in rivolta contro la Costituzione della Repubblica. b) L’allora Presidente del Senato, Eduardo Frei Montalva, fu il leader determinante della resistenza civile che si concluse con l’accusa che il governo di Allende aveva commesso venti violazioni alla Costituzione e con una chiamata all’intervento delle Forze Armate. c) Le Forze Armate, rimuovendo il governo socialista-comunista dell’Unità Popolare, obbedirono ad un mandato morale e politico della Camera di Deputati, un braccio dello stesso Congresso che nel 1970 aveva scelto Presidente Salvador Allende…