In Italia si fanno pochi figli. Dopo pochi secondi che lo si è detto, ecco che sale alto il reclamo di un sussidio nelle forme più svariate. A mo' di esercizio elenco qualche riserva in proposito.
- La cultura potrebbe contare in questioni come queste. Le donne da noi partecipano poco al lavoro, non c' è paragone con i paesi scandinavi dove possono usufruire di parecchie facilities. Il gap resta però costante se si esaminano gruppi di donne italiane e scandinave che vivolno in paesi terzi, esempio gli USA (vedi Alesina). La cultura conta.
- Se le donne partecipano poco al lavoro e, in più, la loro fertilità è bassa, forse cio' significano che la loro scarsa attitudine a filiare non dipende solo da motivi carrieristici.
- Il difetto principale del nostro welfare consiste nel non trasferire risorse dai ricchi ai poveri. Una misura generica a favore dei figli rafforzerebbe questa tara (vedi anche punto 3).
- Chi sopporterebbe il costo dei sussidi? Se lo sopportassero i più affluenti sarebbe l' ennesimo disincentivo all' efficenza. Se lo sopportassero i meni abbienti sarebbe l' ennesimo finanziamento dei poveri verso i ricchi. Se lo sopportasse la classe media sarebbe l' ennesimo fenomeno di churning dove a guadagnare sarebbe solo il realizzatore del trasferimento con le sue ampie percentuali trattenute.
- Si sussidia il figlio perchè il figlio "pesa" sulla famiglia. Ma il figlio è anche una ricchezza! Chi lo considera per cio' che deve essere, ovvero una ricchezza, ha già gli incentivi giusti. Si finirebbe per sussidiare la nascita dei figli del "capriccio" e del "conformismo".
- Vedere i figli come "bene di consumo" porta a considerarli un capriccio. Per ribaltare questa visione le misure ci sono: basta riformare il sistema pensionistico abbassando le prestazioni. I figli torneranno lentamente ad essereun bene d' investimento.
- Rendere più "costoso" l' aborto potrebbe alzare la natalità.
- Avere pochi figli è un male per la società? Secondo molti punti di vista no. Secondo molti altri è addirittura un bene.
- Una misura alternativa a costo zero sarebbe quella di concedere in custodia ai genitori il diritto di voto dei figli.