mercoledì 26 marzo 2008

Origini della Rivoluzione Industriale

Per gli economisti dello sviluppo esiste un prima e un dopo. lo spartiacque è la rivoluzione industriale inglese. Non esiste paragone tra i ritmi dello sviluppo precedente e quello successivo. Se così è, si capisce bene l' urgenza di rintracciare le cause di un simile cambiamento. Offro di seguito alcune ipotesi che cercherò di mantenere aggiornate nel tempo.

  1. Marx. Giocano un ruolo decisivo gli espropri terrieri del XV secolo. Vedi su questa linea anche Dobb.


  2. Toynbee. Giocano un ruolo decisivo la distribuzione delle terre e la loro recinzione (vedi sul punto anche Zingales: Difendere il Capitalismo dai capitalisti, e Ashley: la rivoluzione industriale.


  3. Hartwell. Ha contato la crescente domanda interna.


  4. Rostow. L' innovazione ha segnato una rottura. Contro Gershenkron: in realtà i processi di sviluppo si sono chiaramente differenziati nei vari paesi nonostancte che le innovazioni fossero ormai disponibili per tutti.


  5. Clark. Ha contato l' evoluzione: solo in Inghilterra il successo economico si è tradotto in profonda selezione demografica (beneficienza stigmatizzata).


  6. Findlay-O'Rourke. L' Ingjilterra, anche grazie alla sua potenza militare (marittima) ha saputo porsi al centro di un mercato globale in cui non era estraneo il commercio degli schiavi e i successi dell' agricoltura estensiva statunitense (Londra-Africa-Virginia). Questi effetti benefici vennero prolungati con la pax britannica del 1815.



Per ulteriori suggestioni si rinvia all' articolo di Gianni Toniolo sul domenicale del sole 23.3.2008 p. 43