venerdì 28 marzo 2008

L' arte di provocare

Non si sa bene se conti di più il coraggio o l' esibizionismo, ci sono però alcuni studi curati da economisti che possono tranquillamente essere considerati come "molto provocatori". Non a caso hanno scatenato una miriade di risposte tese a ridimensionarne la portata delle loro conclusioni quando non la confutazione pura e semplice. Il tutto condito da contro repliche e bagarre accademica.

Di seguito vorrei accenarne qualcuno.

John Lott non solo si limita a smentire ogni rapporto tra diffusione delle armi e diffusione di crimini violenti ma addirittura rileva una correlazione negativa.

Isaac Ehrlich in un suo storico studio rileva un chiaro effetto deterrente della pena di morte.

Robert Martinson, in uno studio che ha fornito la costola da cui è uscito mezzo mondo di studi accademici, rilevava come tutti programmi riabilitativi in favore dei carcerati avessero un effetto praticamente nullo.

Charles Murray: Bell Curve. Intelligence and Class Structure in America. Per conoscere a grandi linee il futuro di una persona (successo economico, capacità lavorativa, potenziale criminale...) la cosa più ragionevole da fare è guardare al suo QI. Con il QI si faranno predizioni più adeguate rispetto a chi si concentra sul contesto o il grado di istruzione. Cio' significa, per esempio, che un datore di lavoro dovrebbe discriminare in base al QI se vuole agire ragionevolmente. Aggiungiamo poi che il QI è strettamente legato all' etnia e... Davvero imbarazzante. Certo, il QI delle etnie cambia nel tempo (qui la vulgata ha tradito il buon Murray banalizzando il suo messaggio), però...bel colpo Murray, ci hai davvero provocato a dovere.

Greg Mankiw propone di tassare in base alla statura. L' ironia è scoperta. La provocazione sta nel fatto che una simile tassa risponde a tutti i requisiti dell' ottima politica fiscale così come la intendiamo oggi.

Bryan Caplan invita a disincentivare l' afflusso al voto. Quando la percentuale dei votanti è bassa si alza la percentuale degli "esperti" e il voto risulta più consapevole.

Robert Fogel: la schiavitù fu un sistema efficiente e, prima della guerra civile americana, la qualità di vita di uno schiavo del Sud era più elevata rispetto a quella di un operaio del Nord.

Daniel Gros: le "bolle" fanno bene all' economia, basta una rassegna delle più recenti per capirlo.

...continua...