lunedì 25 novembre 2019

VAIOLO

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VAIOLO
La storia del vaiolo aiuta a capire perché negli ultimi tre secoli l'Occidente si stacca dal resto del mondo e finisce per dominarlo.
Nel 1720, la "vaiolizzazione" era una pratica popolare ovunque del mondo e lo era da centinaia di anni, ma il vaiolo era ancora endemico quasi ovunque. La malattia esisteva da almeno 1.400 anni (probabilmente da oltre 3000). Poco più di 250 anni dopo era sparita.
Perché ci è voluto così tanto tempo per liberarsene? E perché tutto è accaduto così in fretta proprio in Europa? Perché queste tecniche non erano praticate più ampiamente in Cina, India o Medio Oriente, quando erano conosciute da secoli? Rispondere è interessante perché le stesse identiche domande sorgono anche per altre tecnologie.
Innanzitutto la cultura. In Europa, nel 1700, c'era una diffusa convinzione nell'idea di progresso: si possono fare scoperte utili per migliorare le nostre vite. Sembra una cosa banale ma non lo è affatto. In molte altre culture l'idea circolare del tempo prevaleva.
Poi la religione. Credere nel progresso richiede di credere nell'agire umano. Sebbene l'Inghilterra abbia saputo della "vaiolizzazione" dall'Impero ottomano, è andata oltre. I musulmani hanno evitato di farlo poiché pensavano che la pratica interferisse con la divina provvidenza.
Poi la comunicazione. Nell'Europa del XVIII secolo, la diffusione di conoscenze utili e la fondazione di reti e istituzioni espressamente dedicate a tale scopo faceva parte del "programma baconiano". La Royal Society, per esempio, ha agito come un hub di informazioni, ricevendo e ritrasmettendo i documenti più significativi.
Poi la scienza. La pratica della "vaiolizzazione" era controversa in Occidente, quindi probabilmente era controversa anche altrove. L'Occidente, tuttavia, aveva il metodo scientifico. Non ci siamo limitati a discutere, abbiamo ottenuto i dati e alla fine la soluzione è emersa dai numeri.
Infine il capitalismo. Bisogna infatti dire che la "vaiolizzazione" era un'attività redditizia che ha motivato molti imprenditori sanitari a rendere ampiamente disponibili i loro servizi. La pratica richiedeva poca abilità e non era soggetta a licenze, cio' spingeva alla concorrenza, ai prezzi bassi e alla spasmodica ricerca di mercati. Furono soprattutto i Sutton ad applicare il loro senso degli affari alla "vaiolizzazione", aprendo case di franchising un po' ovunque.