CHI E' ELITE?
Più facile dire chi non è élite. La discendenza di sangue non ti autorizza ad accedere. Nemmeno le classe dominante in senso marxista - così zeppa di outsider - ha niente a che fare con lei.
Per farne parte devi essere rispettato, anche da chi ti insulta.
L'élite immagina se stessa come la vincitrice di una competizione meritocratica, pensa di essersi guadagnata sul campo quel che ha.
La politica, i media e, in minor misura, il business forniscono alla società la sua crema, si tratta di persone che fanno del prestigio il cardine della loro esistenza, anche perché senza quello non resta molto (lo vedi bene nella decadenza di certe star televisive).
Le sorti di queste persone dipendono dai titoli e dagli accreditamenti. Vengo accreditato, dunque sono. Parlano ma non ascoltano (i non accreditati). Oggi più di ieri un marchio distintivo è l'istruzione superiore, la cultura raffinata. Hanno canali privilegiati e si presentano sempre "ben informati", non per nulla una delle battaglie in cui più si impegna è quella contro le fake news.
Vedono la democrazia come una Repubblica platonica in cui fama e potere vanno di pari passo con virtù e intelligenza. Loro ne sono i guardiani, gli esperti, quelli che colgono la complessità in tutte le sue sfumature.
La democrazia è il peggiore dei governi, tranne tutti gli altri. Ma se la democrazia boccia i suoi candidati in favore di Trump, Johnson e Salvini, allora deve sottoporsi a "profonde riforme".
L'élite non dibatte mai con il popolo. Se pensa al popolo lo fa per stigmatizzarne la stupidità e l' ignoranza. Altre questioni care all'élite: la diseguaglianza sociale, la devastazione ambientale e il pregiudizio razziale. Spesso esalta il dubbio ma chi dubita su questi temi è "negazionista".
Sto forse descrivendo l'élite insultandola. Risponderò con una domanda: se dico che i gilet gialli bruciano le banche e saccheggiano le strade, oppure che i contestatori cileni mettono a ferro e fuoco le metropolitane, sto forse insultando il popolo? Non saprei dire, di certo nessun appartenente al popolo si offende.
È impossibile esagerare il fastidio e la paura sperimentata oggi dall'élite. La velocità digitale la stordisce, è l'esatto contrario del suo ideale di lentezza pacata e riflessiva, non per niente ultimamente si è così innamorata della bicicletta. Parigi - una città praticamente perfetta - è stata distrutta dalle piste ciclabili più che dalle rivolte dei gilet gialli. Naturalmente solo il popolo sarà condannato a pedalare nel traffico. Sì perché lìélite, dimenticavo questo dettaglio importante, abita in centro. La riconosci dal CAP.
Ah, un ultima cosa. C'è chi potrebbe obbiettare dicendo di ritrovarsi nei contenuti descritti senza far parte di nessuna élite. Ma la cosa non deve sorprendere, l'élite è costantemente inseguita da gente che "vuol farsi vedere" vicino a lei.