mercoledì 27 marzo 2019

PERCHE’ IL POLITICALLY CORRECT CI ESASPERA?

PERCHE’ IL POLITICALLY CORRECT CI FA IMBESTIALIRE

Perché il politically correct provoca reazioni tanto esagerate rispetto ai danni reali che fa? In fondo abbiamo ben altri problemi a cui pensare!

Ecco, questo mi sembra un modo corretto di porre la questione. E' comunque una valida alternativa al vicolo cieco in cui si infila chi - e penso alle ultime uscite del grande Guido Vitiello – si spinge fino a negare l'esistenza del p.c., almeno in Italia.

[… difficile che la battaglia sui diritti civili non implichi una battaglia sul rinnovamento del linguaggio, e almeno da 20 anni a questa parte anche la sinistra italiana ha mollato il tema del lavoro per impegnarsi a tempo pieno in questo sforzo “costruzionista”…]

Ma torniamo alla domanda iniziale. Propongo due ipotesi.

1) Davanti all’istanza reiterata del politically correct ci si sente trattati da scemi: lo so anch’io che i negri non puzzano e che le donne non vanno bastonate, mi consideri davvero un cretino? Mi viene quasi voglia di bastonare le donne e schifare i negri. E’ la stessa sensazione che provo quando la circolare della scuola invita i genitori a non “derapare” nel parcheggio in cortile: ma pensi davvero di avere il diritto a trattarmi come un bambinone? Quasi quasi vado a fare un paio di sgommate con il SUV nel campus. Oltretutto, siamo sempre più nevrotici. Il nevrotico ingigantisce gli aspetti negativi di una situazione trascurando il resto ed è vulnerabile alla frustrazione e alla rabbia; diventa facilmente invidioso e paranoico: vede tutto come una mancanza di rispetto nei suoi confronti. E’ chiaro che una persona del genere reagisce male se esposta alla pedagogia p.c.

2) Per l’uomo comune la politica è innanzitutto una dialettica divertente per evadere dai problemi quotidiani. Ebbene, cosa c’è di più distante dai veri problemi quotidiani che la questione del p.c.? Questo è già un buon motivo per appassionarsi della cosa. Analogia: perché mi butto nel tifo calcistico con il coltello fra i denti senza paura di apparire ridicolo o di compiere passi falsi? Perché quel mondo è puro divertimento, una specie di fight club, non ha nessuna ripercussione sulla vita che per me conta veramente. Quando si parla di fenomeni che mi toccano sul vivo taccio e sto a guardare gli sviluppi, al limite mi pronuncio con estrema prudenza.