giovedì 7 marzo 2019

LA MORTE DEL COMPORTAMENTISMO

LA MORTE DEL COMPORTAMENTISMO
Problema: devo prevedere il tuo comportamento. Posso seguire due approcci:
1) vedere cosa hai fatto in passato assumendo che ti ripeterai.
2) interrogarti sulle tue preferenze per capire chi sei.
L’approccio 1) è quello dell’economia tradizionale. Per l’economista non conta cio’ che gli uomini pensano, conta cio’ che fanno (comportamentismo). La preferenza è “rivelata” dall’azione, l’individuo è una scatola nera dentro cui non ha senso scrutare.
L’approccio 1) è morto 20 anni fa.
Ecco due problemi esemplari in cui l’approccio tradizionale fallisce.
A. I VESTITI DELL’IMPERATORE. Quando comincia la rivoluzione? Le rivoluzioni sono difficili da anticipare poiché le innesca una debole scintilla dopodiché la gente si unisce ai primi sparuti rivoltosi finché si crea un effetto valanga. Evidentemente, si tratta di una massa di persone che prima “falsificavano” le loro preferenze per non esporsi ma che poi, constatando che in molti la pensano come loro, escono allo scoperto. E’ chiaro che in un caso del genere la capacità previsionale di 1) è nulla.
B. RADICAL CHIC. Che partito vota chi porta il figlio alla scuola privata? Molto spesso vota partiti di sinistra (che non vedono di buon occhio le scuole private). La discrasia tra politica e mercato è qualcosa che 1) non è in grado di spiegare bene; il fatto è che sul mercato il mero interesse prevale quasi sempre sulla mera preferenza interiore ma quest’ultima torna a dominare in politica laddove posso esprimerla senza costi particolari (l’eventuale errore si ripartisce sulla moltitudine).