lunedì 25 marzo 2019

UN GESU’ ALTALENANTE

UN GESU’ ALTALENANTE
Non è che il Gesù di Giorgio Jossa abbia le idee chiarissime.
Comincia come collaboratore di Giovanni Battista condividendone le posizioni apocalittiche.
Poi si mette in proprio dando vita a un ministero autonomo molto diverso dal precedente, centrato piuttosto sull’annuncio della venuta imminente del regno (terreno) di Dio. Nel frattempo comincia a guarire le persone.
Il successo riscosso lo portò a pensare che la venuta del regno era realmente vicina e che la sua azione ne costituiva l’inizio. Prese posizioni molto radicali nei confronti della legge mosaica, da lì cominciò la sua sfortuna.
A Gerusalemme gli eventi precipitano poiché farisei e sommi sacerdoti si coalizzano contro di lui che comprese come l’avvento del regno di Dio non era poi così vicino (Dio voleva che prima morisse).
Rincula quindi sulla predicazione del Battista enfatizzando l’apocalissi e la necessità di convertirsi.
Nell’ultima cena tenuta con i discepoli la vigilia della pasqua riafferma di nuovo la sua fede nell’avvento del regno (celeste, questa volta) chiedendo a tutti di interpretare la sua morte come una nuova alleanza con Dio.
Nel processo dinanzi al sinedrio parla della sua venuta gloriosa come Figlio dell’uomo.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/03/21/la-storia-di-gesu-riscritta-da-un-grande-storico-non-contro-ma-%E2%80%9Caccanto%E2%80%9D-al-gesu-della-fede/