Quale uguaglianza?
Nella società moderna l’uguaglianza tra i membri è un precetto irrinunciabile, almeno dai tempi della rivoluzione americana (o francese)..
Ma quale uguaglianza?, ne esistono almeno tre:uguaglianza dei diritti (UD), uguaglianza dei risultati (UR) e uguaglianza delle opportunità (UO).
La nostra Costituzione dice tutto e il contrario di tutto, quindi, come al solito, meglio metterla da parte.
La prima è tipica dei liberali, ma poiché i liberali non esistono, almeno alle nostre attitudini, la trascurerò.
La seconda è tipica dei comunisti: “da ognuno secondo le sue capacità ad ognuno secondo i suoi bisogni”.
La terza è tipica dei “liberali alle vongole”, quelli che non hanno lo stomaco per essere liberali ma hanno la furbizia di non essere comunisti.
Personalmente prediligo l’ UR a l’ UO. Ok, sarei per l’ UD, ma qui non vale.
Perché?
Ci sono applicazioni radicali e applicazioni sensate sia dell’ UR che dell’ UO.
E’ chiaro che di fronte ad un’applicazione radicale dell’ UR rispetto ad una sensata di UO, preferisco la seconda. Ma questo non è un confronto onesto.
Per capire la tesi procedo con esempi.
1. Applicazione radicale dell’ UR: progressività della tassazione.
2. Applicazione sensata dell’ UR: reddito minimo di cittadinanza.
3. Applicazione sensata dell’ UO: borse di studio.
4. Applicazione radicale di UO: ?
Il punto 4 merita attenzione: si noti che se Giovanni intende fare il liceo scientifico e Giuseppe il classico, Giovanni e Giuseppe non avranno le stesse opportunità. Bisogna intervenire.
Vi lascio comprendere l’incubo in cui l’applicazione radicale dell’ UO getta la società: va controllato tutto di tutti. La carta millimetrata diventa lo strumento principe del burocrate.
Una società comunista controlla i redditi, ovvero la punta finale dell’ iceberg. Una società invasata dall’ UO deve controllare la parte sommersa dell’iceberg, ovvero il 95% della realtà sociale!
Se uno ha tre dipendenti, uno e mezzo dovrà essere donna, altrimenti le donne non avrebbero le medesime opportunità degli uomini.
Si capisce adesso perché preferisco UR a UO?: nel confronto tra applicazioni sensate nessuna prevale con chiarezza, ma un elementare principio di precauzione ci impone di privilegiare il confronto tra alternative radicali, e in questo caso l’UR si rende preferibile.
Inoltre, si sa come vanno le cose: la marcia indietro non esiste, si inizia con soluzioni sensate per radicalizzarsi sempre di più quando le cose non funzionano come si vorrebbe (e le cose non funzionano mai come si vorrebbe).