Nella prima fase l'intellettuale - e ricomprendo nel novero anche lo scienziato - pubblica la sua ricerca in cui sostiene X.
Dopodiché, riceve delle critiche in cui gli si fa presente che ha dimenticato Y.
Nella seconda fase, risponde affermando che anche considerando Y la conclusione X resta valida. Oppure che se si considera Y, allora bisogna considerare anche Z, coscchè la conclusione X resta comunque valida.
Il lavoro dell'intellettuale è essenzialmente questo: la fase 1 e la fase 2 si alternano ripetutamente per tutta la sua vita e in entrambe diventa maestro insuperabile.
È la pluralità a fare la scienza non la fantomatica mentalità "critica" dello scienziato, che in questo senso è anche più dogmatico del prete.
Certe teorie scientifiche vengono superate ma molto spesso ciò accade solo dopo la morte fisica di chi le ha allungo sostenute e dei loro allievi.
Il mestiere del ricercatore.
Nella prima fase il ricercatore pubblica la sua ricerca in cui sostiene X.
Dopodiché, riceve delle critiche in cui gli si fa presente che ha tralasciato Y.
Nella seconda fase, risponde affermando che anche considerando Y la conclusione X sta in piedi. Oppure che se si considera Y, allora bisogna considerare anche Z, coscché la conclusione X resta comunque valida.
Il lavoro dell'intellettuale è essenzialmente questo: la fase 1 e la fase 2 si alternano ripetutamente per tutta la sua carriera e in entrambe le mansioni diventa efficientissimo.
È la pluralità dei soggetti a fare la "scienza", non la fantomatica mentalità "critica" del ricercatore, che in questo senso è anche più dogmatico del prete.
Certe teorie vengono superate solo con la morte fisica di chi le sostiene e dei suoi discepoli.