Metodo. Prendete una qualunque frase banale. Fa freddo. Oppure, dove vai? Procuratevi un dizionario con le definizioni e sostituite le alle parole. Avrete composto una frase nella lingua del difficilese.
Regola 2. Eliminare tutti i possibili verbi d'azione riducendoli a infiniti sostantivi. Esempio Pippo è andato a casa, diventa, si registra l'avvenuto andamento da parte di Pippo verso la sua casa. Oppure, Cossiga mi sta simpatico. Diventa, ha luogo il fenomeno della simpatia da parte mia per cossiga.
Regola 3. Distruggete tutti i pronomi. Per esempio, io diventa colui che sta tenendo il presente discorso, l'estensore di queste righe, l'autore del presente articolo.
Regola 4. L'informazione non deve essere segnalata dell'intonazione, da punti interrogativi o esclamativi ma da oscuri giri di parole. Esempio, non dire mai che fai? Ma da parte di chi viene formulando questa frase viene rivolta una interrogazione che viene ascoltando circa il verificarsi da parte sua di qualche azione.
Regola 5. Dell'ammiccamento grafico. Non scrivete gatto ma g-atto o "gatto". Siglizzazione della Qualunque.
Regola 6. Dell'intrusione cittattiva. dire sempre il gatto, e penso a Baudlaire, ha bevuto il latte. Meglio però dire il gatto, e penso a karl von ettmayer, ha bevuto il latte.
Regola 7. Esolinguistica. Si prendono alcune parole banali si traducono dipeso in qualche super lingua, latino, greco, inglese o tedesco. Il francese andato un po' giù.
Regola 8. Lasciati andare con aria Ovvio qualche inciso del tipo "il ben noto" "come oggi si sente dire" "come mi è accaduto di chiamarlo".
Regola 9. Poliposi. Ripetere ripetere ripetere. Anziché dire il gatto ha bevuto il latte nel piattino di te Il gatto ha bevuto il latte, latte che era nel piattino.