Poco curiosi verso la tecnologia dei bianchi. Sprezzante. Indifferente. Orgogliosi, fieri. Motoscafi seghe elettriche macchine fotografiche.
Chiara la differenza tra l'indiano Selvaggio e acculturato. Lo sguardo arrogante altero superbo altezzoso.
Arrivo. Ti vedi tutti intorno a fare un gran baccano. Zero parole. Solo stringhe interminabili.
Il piacere di imbrogliare.
L'umorismo dei selvaggi. Giocato sulle parole. Sulle allusioni e i doppi sensi. Far dire cose oscene allo straniero inconsapevole. Frasi beffe del nuovo arrivato.
Peli pubici. Prima cosa che si nota nelle donne.
Amore straniero e consapevole viene fatto insultare un membro. Risultato è autorizzato prendersela con lo straniero e gli altri possono divertirsi in questo modo. Il vero responsabile diventa invisibile.
Tabù del nome. Conoscere il nome di qualcuno significa possederlo. Parentele esistenziali ma nascoste. Struttura base famiglia estesa. Prigionia, divorzio, poliandria. Tutto il presente.
Il nome dei bambini è pronunciabile. All'adulto ti riferisci dicendo la mamma di tizio. Il nome del bimbo malato non è pronunciata.
Lo straniero è sospettato e sfiduciato. Quando è accettato si simula una parentela. Lo straniero è un subumano.
Anche i parenti acquisiti sono considerati di sangue.
Stereotipo. Il primitivo è egualitario e non ha status. L'unico stato sulle relativo all'età. La parentela non ha nulla a che fare con la biologia. Si tratta di messaggi marxisti tipici dell'antropologia anni 60
Antropologia anni 60 marxismo era uguale scienza. Chissà perché? Forse perché marxismo era una forma di materialismo.
Regola pratica. Più parenti più leadership.
Status legato alla genetica piuttosto che al controllo delle risorse.
Preoccupazione diffusa per lo status. Autostima.
Il selvaggio dell’Amazzonia non mostra mai alcuna curiosità per gli strumenti tecnologici al seguito dell’antropologo – motoscafo, sega elettrica, macchina fotografica. Ostenta piuttosto altera indifferenza quando non disprezzo.
