PERCHE' NON ESISTE UNA MEDICINA PER IL CANCRO?
Perché l’intelligenza artificiale non è ancora tra noi?
Fondamentalmente perché non ci interessa, altrimenti esisterebbe da almeno 20 anni.
Perché non abbiamo ancora colonizzato gli altri pianeti?
Perché non ci interessa, altrimenti lo avremmo fatto da decenni.
Perché ancora non abbiamo una medicina per il cancro?
Perché non ci interessa, altrimenti avremmo sconfitto la malattia da tempo.
Centrare anche uno solo di questi obbiettivi costituirebbe una svolta epocale, un grande progresso per l’umanità. Ma l’umanità non è interessata né alle svolte epocali, né al progresso. L’interesse dell’umanità in realtà nemmeno esiste, è un coacervo di interessi differenti che si incastrano tra loro in modo per lo più casuale.
Se pensiamo al progresso ci vengono in mente i record dello sport: un atleta allenato che getta il cuore oltre l’ostacolo nel tentativo di compiere l’impresa. Non è così!!!
Per capire le “svolte epocali” conviene vederle da vicino, pensiamo allora al rinascimento fiorentino, epitome di "fioritura" della nostra civiltà. Cosa richiese? Tante cose, tipo: 1) la scoperta di materiali artistici “giusti” al momento “giusto” (ad esempio, tempera adatta per la pittura ad olio), 2) la prosperità cittadina dovuta ai commerci, 3) la presenza di corporazioni e di una classe nobiliare interessata a competere per lo status attraverso commissioni artistiche prestigiose, 4) una relativa libertà espressiva e 5) una dotazione di geni sul posto.
Tutti elementi che emergono regolarmente un po’ ovunque ma ben raramente tutti insieme e in modo tale da potersi incontrare. Ci vuole un bel culo (oltre a qualche premessa molto ma molto indiretta). Aggiungiamoci poi il fatto che il genio è “contagioso” e laddove viene innescato tende a propagarsi.