martedì 12 febbraio 2019

CORNUCOPIA INFINITA

CORNUCOPIA INFINITA

Scorrendo la bacheca di amici scopro che “credere nella crescita economica infinita è da pazzi”.

Quando ci si spinge nella dimensione dell’infinito fare pronostici è difficile, anche se non tutti meritano di essere bollati come “pazzie”. Ma il punto qui sembra un altro, tanto è vero che poi viene detto: “il PIL non puo’ crescere all’infinito perché… la Terra è finita”.

Siccome conosco i miei polli, probabilmente chi parla così ha in mente tesi riciclate da quelle del Club di Roma aggiornate con le tematiche del global warming (che noia), qui però mi interessa altro, ovvero: puo’ un’economia capitalistica crescere all’infinito data la natura finita dei beni e della materia in generale?

In linea teorica mi sembra di sì: il PIL in fondo esprime un valore; ovvero, è proxy di una grandezza mentale, e noi possiamo pensare valori sempre più alti che tendano all’infinito. Se un certo bene per me oggi vale 100 e domani 1000 il PIL del sistema in cui sono inserito aumenta di conseguenza senza che venga spostato un atomo sul pianeta (forse giusto qualche mia cellula neuronale, il che ma mi sembra irrilevante). Il fatto quindi che la materia sia finita non inficia la crescita infinita dell'economia.

Il caso più classico è quello della pubblicità: un mero atto informativo immateriale che innalza il valore di un bene senza alterarlo fisicamente. Una borsa abbastanza banale di Dolce&Gabbana raddoppia di valore se pubblicizzata con il loro marchio! Gli ambientalisti dovrebbero essere dei fan della pubblicità: creazione di valore ad impatto ambientale nullo.