IL CIRCOLO DELLE BOTTE E L'ODISSEA DEI LIBERALI/SENSIBILI
L’ universo liberale ha al suo centro un sole che si chiama “libertà di scelta”, tutto ruota intorno ad esso.
A volte però il soggetto non è in grado di esprimere una preferenza, in questi casi il liberale tenta di inferirla in modo attendibile. Chi non ricorda il caso di Eluana?
Ora però pensiamo ad un bimbo che viene sistematicamente picchiato dai suoi per altri versi amorevoli genitori e chiediamoci se sia legittimo un simile trattamento.
All’interessato non possiamo chiedere in modo diretto poiché il suo carattere non è ben formato (risponderebbe che non è legittimo nemmeno fare i compiti). Non resta che inferire la sua “preferenza” futura, e qui molti liberali/sensibili entrano in un terreno minato.
E’ plausibile ritenere infatti – per questioni di vissuto ma soprattutto di ereditarietà caratteriale (il figlio di una coppia violenta sarà un tipo aggressivo) - che il bambino pestato valuterà tutto sommato come legittime le botte ricevute, anzi, non mancherà di somministrarle anche a suo figlio.
Ecco, in questi casi al liberale-sensibile non resta che tradire (per l’ennesima volta) i suoi principi.
Essere coerenti è dura, tanto è vero che il termine “liberal” suona ormai come un omaggio che il vizio rende alla virtù.