Le politiche contro la discriminazione degenerano inevitabilmente in “affirmative action”, non è infatti possibile applicare il comandamento: non discriminate!
Solo che l’ affirmative action ha dei costi suoi propri:
1. penalizza i soggetti migliori;
2. penalizza in particolare i soggetti migliori che appartengono alle minoranze;
3. fomenta il risentimento;
4. distrae dalla contrattualistica privata, vera soluzione del problema;
5. disincentiva l’ hard working;
6. disincentiva le assunzioni 8per evitare grane).
Come se non bastasse le minoranze non ricevono un vero aiuto, lo testimoniano bene le evidenze circa i vari gap: il loro recupero è lento e dovuto a altri fattori).