Le tasse servono a molte cose, ma hanno anche un costo: distorcono le decisioni economiche.
Chi per sua scelta vorrebbe lavorare dieci ore al giorno si rassegna a lavorarne otto una volta resosi conto che il suo salario è decurtato dalle tasse.
L’ unica tassa che non “distorce” è quella per capitazione: mille euro a testa e via. Non è molto diffusa.
Le distorsioni si moltiplicano all’ infinito quando le politiche diventano sempre più “mirate”.
Un altro costo delle tasse è la compliance: farle pagare costa, a volta addirittura più di quel che si raccoglie.
L’ ultimo costo è il più rilevante: l’ inefficienza. Le risorse spese dal burocrate sarebbero state spese con più oculatezza da chi le ha prodotte.