Avere un piano regolatore viene considerato spesso essenziale, ma non è così: molte metropoli sono sorte ordinatamente e spontaneamente senza bisogno di alcun piano regolatore.
Cio’ non signidìfica che fossero assenti delle regole, solo che si trattava di regole uguali per tutti e non decise arbitrariamente a tavolino dalla politica, anzi, meglio, dai burocrati. Un gran risparmio, soprattutto in termini di corruzione del sistema.
La compravendita di cubature e diritti a inquinare completa l’ ordine dell’ urbanistica spontanea.
L’ ordine dei piani regolatori è spesso artificioso e arido, gli esempi sono molti e molto diffusi: certe architetture moderne decise dall’ alto incarnano la vera bruttura del nostro tempo. Al contrario, certi apparenti disordini, con tutta la vitale umanità che sprigionano, danno un senso di sicurezza e di calore.