martedì 25 giugno 2019

PRETI SOTTO TIRO

Il fatto è che quando ascolti certi preti ti viene da dire: “cavolo, ma di teologia ne so più io di lui…”. Poi pensi che si tratta di un effetto ottico, di una distorsione tipica del nostro tempo, del fatto che ormai sono tutti editorialisti, del fatto che il fenomeno si ripete anche con il dottore, la maestra di tua figlia, l’amministratore di condominio, l’idraulico… eccetera. E così ti dai una calmata, respingi la tentazione della vanità e rientri nei ranghi.
Ma poi leggi roba di questo genere:
Voi credereste mai che si diventa sacerdoti senza avere fatto prima alcuna “prova pratica” di come si celebra la Santa Messa? Eppure è così! Al massimo uno o due giorni prima dell’ordinazione il direttore spirituale ti fa vedere una volta come si fa. Ma si può? Quello che è il centro della vita che ti attende è trattato come zona impenetrabile. E poi ci si meraviglia che ci siano preti che celebrano male, che abusano del loro ruolo e che dimostrano di non conoscere la liturgia! Per forza, la liturgia pratica (e ahimè, anche quella teologica) negli anni di seminario è un campo non calpestabile.