https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_16b8e9ef5e0:1443c39:4b2e0c8b
I punti dell'intervista
1 la stampa è attirata dagli eventi estemi ma non sembrano aumentati.
2 Cuva di Kuznets: l'ambiente è un bene di lusso, il miglior modo per rispettarlo consiste nell'aricchirsi.
3 The feel good factor
4 Doha arricchisce le generazioni future ben più di un accordo sul clima.
1) Sui giornali pronti a dare del “negazionista” a chiunque esprima qualche riserva sull’ortodossia climatica, la questione ambientale spunta sempre fuori in occasione di catastrofici “eventi atmosferici estremi”. Ma i dati dicono che non sono aumentati. Esistono forse anche gli “affermazionisti” sempre pronti a cavalcare l’onda emotiva?
2) Curva di Kuznets: l'ambiente è un bene di lusso, rassegnamoci, la via migliore per “comprare” ecologia consiste nell’arricchirsi... rinunciando a politiche redistributive. Ma a qualcuno la via più ragionevole non piace. Chissà perché.
3) Molto ambientalismo militante privilegia la spiritualità e l’ideologia (“feel good factor”) rispetto alla razionalità. I danni possono essere enormi. Vogliamo parlarne?
4) Vuoi davvero beneficiare le generazioni future? Chiudere l’accordo commerciale di Doha pesa più che chiudere qualsiasi accordo sul clima.