mercoledì 5 giugno 2019

Il derby dell’ideologia: Socialismo vs Capitalismo SAGGIO


Il derby dell’ideologia: Socialismo vs Capitalismo


Non ditemi che semplifico. Se parlo in modo semplice è solo perché la materia è già sufficientemente complessa, se parlo in modo naif è solo perché penso che certe affermazioni ingenue resistano anche alle obiezioni più raffinate che presentare qui sarebbe solo noioso (le trovate nel blog un po’ ovunque).
Come al solito il primo problema è quello delle definizioni. Si potrebbe semplicemente dire che il capitalismo è il sistema economico di paesi come gli Stati Uniti e il socialismo è il sistema economico di paesi come l’ex Unione Sovietica. In tal caso, concluderei che il capitalismo è qualcosa di decente, mentre il socialismo è l’inferno sulla terra. Ma fin qui sono ormai d’accordo tutti, persino i socialisti nostrani!
Passiamo allora ad una definizione alternativa: l’ideale capitalista prevede che il governo abbia un ruolo ridotto nell’economia mentre quello socialista lo metterebbe volentieri al centro di tutto. In tal caso, a me sembra, il capitalismo è fantastico e il socialismo è terribile.
Cosa c’è di così meraviglioso nell’ideale capitalista? Il fatto che sia un sistema basato sulla libertà individuale e sul libero consenso. Il consenso può essere davvero “volontario” se alcune persone hanno molto più da offrire rispetto ad altre? Assolutamente. Analogia: alcune persone sono molto più attraenti di altre, ma questo non pregiudica la validità dei fidanzamenti.
Resta un dubbio che incombe: il capitalismo è uno di quegli ideali che sembra meraviglioso, non è che però funzioni male nella vita reale?
Come possiamo affrontare una domanda così ampia? Per esempio guardando quali sono i paesi più capitalisti del mondo. Secondo le classifiche, i paesi in testa sono Hong Kong e Singapore; altri esempi includono il Regno Unito, la Svizzera, il Canada e gli Stati Uniti. Secondo gli standard mondiali e storici, tutti i paesi citati sono incredibilmente ricchi, nonché posti piacevoli in cui vivere. Questo non era vero per Hong Kong o Singapore nel 1950, ma dopo decenni di posizioni di vertice, sono diventati forse i paesi più ricchi e piacevoli della Terra. In questi paesi ci sono ancora persone relativamente povere, ma c’è pochissima povertà assoluta.
Qual è il segreto del capitalismo? Essenzialmente il fatto che i mercati liberi incanalano il desiderio umano fondamentale di migliorare se stessi, e lo fanno in modo socialmente vantaggioso. Se puoi offrire un prodotto che piace a un prezzo appetibile, ti arricchisci. Questo non porta solo a montagne di prodotti sorprendenti e a basso prezzo, porta anche a una costante innovazione, uno sforzo incessante per fare di più con meno.
Ora passiamo al socialismo: cosa c’è di così terribile nell’ideale socialista? Essenzialmente il fatto che sia basato sull’autorità governativa e quindi sulla coercizione. La democrazia è un modo decente per mitigare le stragi e la schiavitù delle dittature socialiste. Tuttavia, anche sotto il socialismo democratico, l’individuo resta alla mercé dell’opinione pubblica.
Ancora una volta, però, c’è un dubbio che incombe: non è che il socialismo è uno di quegli ideali all’apparenza terribile, ma ma che poi nella vita reale funziona meravigliosamente? Per risolvere questo dubbio, torniamo alla stessa procedura adottata prima, guardiamo ai paesi più socialisti oggi presenti sul pianeta.
Secondo classifiche più accurate, i paesi “più socialisti” del mondo sono la Corea del Nord e il Venezuela, a seguire Cuba. Nessun socialista decente potrebbe avere come ideale anche uno solo di questi stati, e certamente non sono io a insinuare che lo facciano.
Le persone spesso deridono i socialisti per insistere sul fatto che “il vero socialismo” non è mai stato provato. Non lo dirò, perché non penso che sia mai stato provato nemmeno il “vero capitalismo”. Ma se vogliamo prevedere gli effetti della versione reale di entrambi i sistemi, ha comunque senso iniziare con le approssimazioni esistenti più vicine a noi. Il verdetto mi sembra chiaro, e si sposa bene con la teoria.
Ai socialisti piace poi paragonare la loro società ideale a una famiglia. Ma nelle famiglie reali, non devi sostenere i tuoi fratelli se non vuoi. A dirla tutta, non devi nemmeno sostenere i genitori che ti hanno dato la vita (e magari un fracco di botte). Perché mai i tuoi obblighi morali verso degli estranei dovrebbero essere più forti di quelli verso i parenti più stretti?
Al socialista onesto resta comunque una consolazione che sento talvolta riecheggiare nelle parole di Papa Francesco: il sistema capitalistico puo’ essere tollerato giusto poiché fornisce una valvola di sfogo all’avidità predatoria dell’uomo, trattasi di “male minore”. Il sottointeso: domani, quando l’uomo si sarà convertito alla generosità disinteressata del Vangelo, il socialismo sarà il suo destino.
Ecco allora la mia domanda per il Papa: sua Santità, mi permetta, ma qual è il sistema politico ideale in una società composta solo da santi? Risposta (mia): ancora il capitalismo, ovviamente. In un sistema socialista non si puo’ essere capitalisti, ma in un sistema capitalista si puo’ essere buoni, generosi e perfino socialisti fino alla santità! Ecco il suo principale vantaggio.
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