mercoledì 5 settembre 2018

LA RIVOLUZIONE DIGITALE PER IL “CINOTTIMISTA”

LA RIVOLUZIONE DIGITALE PER IL “CINOTTIMISTA”
Nei giudizi su questa nostra epoca della “connessione perenne” circola molto ottimismo ingenuo ma anche molto cinismo deprimente. Personalmente, sono sia cinico che ottimista, mi definirei un "cinottimista" .
Da un lato sono cinico: l'epoca di internet ha messo in circolazione tanta di quella "merda" come mai ne avevamo vista prima. Grazie a internet, la "merda" è cresciuta ovunque e in tutti i sensi, sia in assoluto che in percentuale rispetto alla "crema".
Poi però ci ripenso e mi consolo: perché mai questa spiacevole constatazione dovrebbe in qualche modo scoraggiarmi? Non essendo interessato alla “merda” mi è del tutto indifferente al fatto che sia tano ubiqua, l'unica cosa che conta realmente per me è la quantità di "crema" ora a mia disposizione. Ebbene, nell'epoca digitale che stiamo vedendo la "crema" a cui posso accedere è cresciuta anch'essa tremendamente rispetto a ieri, da qui il mio ottimismo senza riserve.
Riassumendo: cinismo + ottimismo = "cinottimismo".
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Riccardo Mariani Facciamo un caso concreto parlando di musica. Anche se io amo la musica moderna, non riesco davvero a capire come un “passatista” possa lamentarsi della nostra epoca. Per quanto costui pensi che la musica composta nel XX e XXI secolo sia “robaccia” – affermazione decisamente esagerata – dovrebbe comunque considerarsi MOLTO FORTUNATO di vivere in un’epoca dove puo’ stare tutti i giorni e tutti i momenti in compagnia dei suoi amati Bach e Wagner! Ieri, per esempio ai tempi di Bach e Wagner, non era certo così facile.
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