giovedì 27 settembre 2018

LA SOCIETA’ DEGLI INGEGNERI

LA SOCIETA’ DEGLI INGEGNERI
Aprire le porte all’immigrazione deprime i salari domestici, questo l’argomento portato da molti per dire “basta” agli ingressi. Vero, qualcuno perderà dall'arrivo degli stranieri, ma non è detto. Il punto chiave è capire se l’immigrato sia un sostituto o un complemento del lavoratore indigeno.
Così, tanto per illustrare il meccanismo, poniamo di essere in una società dove tutti sono ingegneri. Questo significa forse che nessuno rassetta casa o prepara da mangiare? No, significa che chi rassetta casa e prepara da mangiare viene pagato almeno quanto un ingegnere. Infatti, per avere un addetto a queste incombenze umili ma necessarie occorre convincere un ingegnere a cambiare carriera, ma questo avverrà solo proponendo stipendi più appetibili rispetto a quelli che incassa ora. Un immigrato che viene da altri paesi potrebbe dedicarsi a queste incombenze accontentandosi di meno, che è comunque di più di quanto otteneva prima nel suo paese. E’ chiaro che con il suo arrivo ci guadagnano tutti: anche i lavoratori nostrani poiché vedono abbattersi un’imponente voce di costo.
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