martedì 18 settembre 2018

PARADOSSO GENDER GAP: TRE SPIEGAZIONI

PARADOSSO GENDER GAP: TRE SPIEGAZIONI
Le donne stanno raggiungendo gli uomini un po’ in tutti i campi del vivere sociale. Tuttavia, un dato preoccupa: non sembra infatti che la tendenza interessi il mondo della scienza. I dipartimenti universitari e la ricerca STIM (Scienza-Tecnologia-Ingegneria-Matematica) sono ancora saldi feudi maschili.
Attendiamo e le cose cambieranno? Non sembra proprio visto che le “brutte” notizie non sono finite, eccone un'altra: quanto più la società diventa paritaria, tanto più gli squilibri STIM si inaspriscono.
Ma che sta succedendo?
Prima spiegazione: la parità di genere è realizzata nei paesi più ricchi, ovvero nei paesi in cui la soddisfazione dei propri interessi prevale su quella dei bisogni. Forse le donne sono meno interessate dei maschi alle materia STIM.
Seconda spiegazione: le abilità maschili nelle materie STIM si collocano agli estremi della scala e poiché le società ricche possono permettersi di impiegare nelle materie STIM solo la “crema”, ecco spiegata la prevalenza del maschio.
Terza spiegazione: le femmine sono più brave in tutte le materie ma il maschio – se si concentra sulle sue performance personali – è più bravo nelle STIM che nelle altre materie, cosicché punta su quelle per il suo futuro (inutile puntare su materie dove è staccato di diverse lunghezze). La femmina – ripeto, più brava in tutto – si indirizzerà invece laddove c’è meno concorrenza, ovvero dove la sua bravura spicca particolarmente, cioè nelle materie non-STIM. E’ la legge dei vantaggi comparati (o della specializzazione): se l’Inghilterra è più brava del Portogallo sia nell’estrarre carbone che nel produrre il vino ma nella prima mansione la differenza di maestria è maggiore, allora è logico che concentri TUTTI i suoi sforzi sul carbone lasciando che il Portogallo si dedichi al vino che poi importerà da quel paese straniero. E' chiaro che quanto più una società è avanzata, tanto più si "specializza" acuendo questa dinamica.
L’articolo di cui al link sostiene la terza spiegazione
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