giovedì 6 febbraio 2020

LETTERA AD UNA RAGAZZA CHE VUOLE VIVERE IN UNA SOCIETA' RICCA

E veniamo all'angolo politicamente scorretto del giorno.
LETTERA AD UNA RAGAZZA CHE VUOLE VIVERE IN UNA SOCIETA' RICCA
Cara amica, il problema non è che non sai fare quello che fa un uomo. Il problema è che non sai fare quello che fanno sei uomini.
Quei sei uomini sono i figli che potresti avere se rinunciassi ad imitare gli uomini.

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E' un uscita che mi piace perché terribilmente scorretta, vera, originale, non insultante e libertaria,

VERA. Basta accettare che 1) una donna con ruoli apicali nel mondo del lavoro difficilmente potrà mai avere una decina di figli e che 2) la mamma è più adatta del papà a stare con i bambini molto piccoli. In questo caso la tesi si avvera. Personalmente, scommetto senza problemi sia su 1 che su 2. Ma penso sia così per la maggioranza.

TERRIBILMENTE SCORRETTA. Non ho mai visto nessuno sopravvivere sulla scena pubblica dopo aver espresso simili concetti. Io stesso mi guarderei bene dal fare uscite simili se avessi un qualche minuscolo ruolo in società, mi arrischio solo perché sono un signor nessuno.

ORIGINALE. Non conosco precedenti. Giusto il Camillo Langone che considerava una iattura le donne che studiano. Fu a suo tempo lapidato, e questo sebbene sia una specie di Sgarbi della carta stampata: sublime stilista squalificato però in partenza sui contenuti che esprime.

NON INSULTANTE. Compatibile con le pari abilità della donna in tutti i ruoli lavorativi. Perfino con una sua certa superiorità.

LIBERTARIA. Compatibile con la libertà assoluta di scelta delle donne.