lunedì 9 dicembre 2019

MINI-MANIFESTO PER UNA NUOVA DESTRA

MINI-MANIFESTO PER UNA NUOVA DESTRA

La destra di fine secolo riteneva che tassare poco i ricchi fosse essenziale per la crescita economica, i benefici sarebbero poi "ricaduti" sull'intera società con la filantropia privata pronta a tappare le falle aiutando i "poveri meritevoli" rimasti ai margini. Ma l' economia dello "sgocciolamento" verso il basso si è con il tempo screditata e gli straordinari livelli di disuguaglianza riscontrati in molti paesi dell'occidente avanzato sono sempre più difficili da difendere.
La scelta della destra è stata semplicemente quella di cambiare argomento intensificando l'animus contro immigrati e gli altri nemici esterni. Gli appelli alla Nazione si sono moltiplicati.
Ma un'alternativa c'è. Piuttosto che incaricare politici inaffidabili di risolvere dall'alto i problemi della società creando quei conflitti tipici di cui sono ghiotte le prime pagine dei giornaloni nazionali, la destra potrebbero agire per decentralizzare la spesa pubblica mettendola nelle mani degli elettori attraverso una serie di "buoni sociali" spendibili per i servizi di base. Saranno loro a indirizzare verso qualsiasi organizzazione no profit di proprio gradimento la spesa pubblica.
Una simile mossa rivitalizzerebbe la società civile e il settore no profit sfruttando l'ingegnosità degli attori privati ​​per promuovere il bene comune. Le sparate dei politici diminuirebbero poiché diminuirebbe il loro protagonismo, con conseguente riduzione della polarizzazione e della partigianeria. I cittadini che non sono d'accordo con te non saranno più "nemici civici" che minacciano di strapparti il ​​controllo del timone; saranno semplicemente concittadini che spendono diversamente da te i loro buoni sociali.
La chiave sta nell'inghiottire il rospo di una politica ridistributiva - cosa difficile per la destra -, per poi mettere i cordoni della borsa staranno saldamente nelle mani dell'elettore. Qualcosa di insopportabile per la sinistra (l'istinto verso la scuola privata parla chiaro).
Faccio solo un esempio perché fresco fresco e di grande impatto. In questi giorni il Mega-Super-Ministrone centrale ha deciso per tutti che nidi/asili saranno gratis. Il proclama suona bene ma si traduce in una manovra per colpire la famiglia tradizionale. Supportare la famiglia è importante, ma qual è la giustificazione per escludere dall'aiuto chi sceglie di avere un genitore casalingo dedito all'assistenza della prole? Nessuno. Ma una politica di sinistra lo fa a cuor leggero (e lo ha appena fatto), una politica di destra non deve assolutamente farlo. I modi per evitarlo ci sono e si raccolgono attorno al principio per cui la spesa pubblica deve passare dalle mani ignoranti del Mega-Super-Ministro centrale alle mani sapienti dell'elettore. In questo caso si tratterebbe di trasformare l'asilo gratuito in un trasferimento di denaro che ognuno poi impiega come desidera.
La nuova destra non deve consegnare agli avversari il monopolio sulla spesa pubblica limitandosi a maledirla e sforbiciarla, dovrebbe invece accettarla per poi riconsegnarla al cittadino sotto forma di buoni, voucher o trasferimenti di denaro.