martedì 3 dicembre 2019

https://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_16ecaff87e8:274b5e8:ef2b5e62

Ogni operatore finanziario sa che superare sistematicamente la performance media dei mercati è molto difficile, lo dimostrano i dati non solo degli investitori "in proprio" ma anche dei gestori professionali. Anche i fondi comuni di investimento non tengono il passo con le medie di mercato. Riconoscere questo fatto significa accettare l'ipotesi EMH (Efficient Market Hypotesis). La definizione originale è stata proprosta da Eugene Fama nel 1965, per cui il prezzo di mercato di un titolo è il miglior predittore del suo prezzo futuro.

Eppure molti definiscono EMH un "mito" che ha illuso molti investitori. Perché?

Primo, molte persone diffidano della "mano invisibile". Non pensano che i mercati siano equi e premino la virtù promuovendo il benessere sociale. In secondo luogo, ci sono critici (agenti di cambio, giornali, analisti di mercatoV...) la cui sopravvivenza dipende dal fatto che i mercati sbaglino, che con le giuste strategie si possa batterli, che con le giuste informazioni si possano fare i soldi.

Un mercato efficiente non è infallibile, spesso va "in bolla", spessissimo deraglia facendo morti e feriti. Un mercato efficiente resta comunque quello che fa meglio.Per definizione, un risultato efficiente non può essere migliorato. I burocrati del governo non solo soffrono degli stessi limiti cognitivi ed emotivi dei consumatori e degli investitori, ma sono anche motivati ​​politicamente piuttosto che interessati al buon esito degli investimenti.

E la bolla del 2004? C'è chi afferma che Robert Shiller aveva notato che l'edilizia abitativa era sotto una bolla senza precedenti. Ma Shiller non predisse un collasso aggregato nel ramo delle costruzioni, aveva semplicemente affermato l'improbabilità che l'aumento dei prezzi continuasse. Nell'edizione 2005 del suo libro -i Irrational Exuberance - scrisse che in alcune città "gli aumenti dei prezzi potrebbero iniziare a rallentare e poi a diminuire. Allo stesso tempo, è probabile che il boom prosegua in altre città". Ora, confronta questo modesto avvertimento di un economista solitario con forze esterne ai mercati che hanno spinto in direzione opposta.

Nessuno pensa che i mercati siano perfetti e EMH non dice nulla del genere. La prova che i mercati sono efficienti è che è così improbabile che si possa generare un alfa. Ma le implicazioni non sembrano ovvie. Trovare una persona che fa soldi sul mercato finanziario è facile ma torovare chi ha la ricetta per far soldi impossibile. Tanto è vero che chi si è arricchito con colpi gobbi poi se ne sta tranquillo investendo in fondi dal rendimento correlato alla media di mercato.

RISPOSTA

I mercati finanziari possono fare grandi cose: raccogliere informazioni disperse, cambiare direzione rapidamente, premiare gli operosi e gli arguti. Quello che non possono fare è impedirsi di perdere di tanto in tanto gli ormeggi. Questa realtà è il motivo per cui negli ultimi due secoli abbiamo sviluppato banche centrali e regolamenti finanziari. Eppure è una realtà quasi completamente ignorata dall'approccio efficiente del mercato alla finanza.

La grande lezione che è emersa dalla confluenza tra l'ipotesi di mercato efficiente e il modello di valutazione delle attività in conto capitale (che sostiene che titoli con una maggiore sensibilità alle fluttuazioni del mercato produrranno rendimenti più elevati) è stato che si dovrebbe detenere un portafoglio ampiamente diversificato, preferibilmente in qualche tipo di fondo indicizzato.